È attesa entro novembre la riapertura della sala Estense al centro di un doppio cantiere – per il restauro, l’introduzione dell’aria condizionata e l’efficientamento energetico – per complessivi 500 mila euro di investimenti, fondi Pnrr e comunali.
Attualmente sono in corso la posa della pavimentazione, con rifacimento dei battiscopa, il montaggio dell’elevatore per persone con disabilità, che consentirà l’accesso al palcoscenico. Si tratta di una nuova dotazione non precedentemente presente.
“Il risultato renderà ragione dell’attesa – dice l’assessore Maggi – perché consentirà di restituire al pubblico, prima di Natale, una nuova sala, più confortevole, efficiente sotto il profilo energetico (con risparmi fino al 30 per cento), accessibile, funzionale e valorizzata anche nella sua valenza storica, in linea con il ruolo che – dai tempi di Ercole I d’Este – ha assunto”.
Dalla prossima settimana è in programma il rimontaggio dei nuovi tendaggi, quindi, ai primi di ottobre, è atteso l’arrivo del nuovo sipario. Già completati: le tinteggiature, i nuovi servizi, il nuovo impianto luci, il restauro del palcoscenico, la nuova rampa di accesso per persone con disabilità. Per quanto riguarda i lavori impiantistici sono state installate: le unità per il trattamento dell’aria e tutta l’impiantistica di nuova installazione, a servizio della sala.
Si attende in questi giorni l’arrivo delle 288 poltrone (risalenti agli anni ‘70) completamente restaurate, al termine di un complesso lavoro che ha coinvolto falegnami, sarti, fabbri e tappezzieri della ditta specializzata Mutinelli di Padova. Ogni elemento ligneo delle sedie è stato carteggiato, sono stati ripristinati quelli metallici, le imbottiture sono state interamente rifoderate, e sono state avvolte in nuove coperture in velluto. Quindi si è proceduto alla verniciatura. Tra gli ultimi interventi che dovranno essere realizzati c’è l’installazione della nuova pompa di calore, attesa, dall’impresa fornitrice, entro ottobre.
La sala estense, cenni storici
La sala estense è passata nei secoli da ex cappella di Corte (edificata tra il 1476 e il 1480 dal duca Ercole I d’Este) a sede prestigiosa di convegni, conferenze, iniziative culturali e spettacoli. Qui Ercole I d’Este ascoltava la messa nelle note dei suoi cantori, accompagnati da un bellissimo organo, qui nel Cinquecento erano esposte le salme degli Estensi prima della sepoltura. Con la devoluzione di Ferrara allo stato pontificio (1598) la cappella fu concessa alla Confraternita dello Spirito Santo, a cui rimase fino al 1616, per poi diventare teatro pubblico. Nel 1692 lo storico fabbricato fu acquistato dal Comune e restituito al culto dall’anno successivo, intitolandolo a San Maurelio, poi chiuso nel 1796 a seguito dell’occupazione francese. Riaperto alle funzioni religiose nel 1802, fu chiuso definitivamente al culto nel 1893 e adibito a magazzino fino al 1915. Quell’anno il Comune affidò l’attuale sala estense a un imprenditore, nell’ambito del progetto di trasformazione dell’ingegner Sesto Boari che le diede in gran parte l’aspetto attuale. La nuova sala cinematografica fu inaugurata ufficialmente la sera del 17 febbraio 1917. Altri lavori furono eseguiti a partire dagli anni ‘60 e nei decenni successivi, all’esterno e all’interno.
A ripercorrerne la storia è lo storico Francesco Scafuri, in un video a cura di Carlo Magri: