Domenica, 4 Maggio 2025
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La nuova incredibile Chiesa di San Giacomo Apostolo di via Arginone

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Il 16 ottobre alle ore 15 una Messa inaugurerà ufficialmente il complesso parrocchiale e la chiesa di San Giacomo Apostolo a Ferrara, progettato dallo studio di architettura Benedetta Tagliabue – Miralles Tagliabue EMBT, con sede a Barcellona e con opere artistiche di Enzo Cucchi.

L’opera è il risultato di un concorso a invito organizzato nel 2011 dalla Conferenza Episcopale Italiana (CEI) per la progettazione di tre complessi parrocchiali per il Nord, Centro e Sud Italia. Si tratta dell’ultima delle tre chiese ad essere completata e rappresenta un importante traguardo per la città di Ferrara, per il grande valore simbolico e l’impatto sull’identità del territorio e dei suoi abitanti.

Foto di Paolo Fassoli – courtesy Benedetta Tagliabue – EMBT

“Un’umile capanna, fatta di canne e cemento grezzo. Così appare a prima vista la chiesa di San Giacomo. Uno spazio circolare e avvolgente con una forma archetipica e spirituale che ispira il raccoglimento ma è nel contempo piena di luce.”
L’architetta Benedetta Tagliabue descrive così l’edificio appena terminato.

Foto di Paolo Fassoli – courtesy Benedetta Tagliabue – EMBT

Costruito in uno spazio storico, nei pressi di una piccola canonica preesistente, il complesso di San Giacomo cattura l’attenzione già dall’esterno. L’edificio di culto si presenta scultoreo, con una volumetria e caratteri formali eccezionali, archetipi del ruolo sacro a cui è destinato. Al tempo stesso risulta amichevole e familiare, grazie all’uso in facciata del mattone, tipico elemento delle architetture di Ferrara, e alla sagoma del tetto organica e ondulata, ispirata alla natura anche nel materiale scelto, il legno, che conferisce una sensazione di leggerezza e benessere.

La grande piazza antistante la chiesa, integrata nella natura e aperta alla città, si presenta come un’estensione naturale del sagrato.

Foto di Paolo Fassoli – courtesy Benedetta Tagliabue – EMBT

Lo spazio all’interno della chiesa è articolato, accogliente e inaspettatamente singolare per l’estetica, le forme ed i materiali utilizzati, un contrasto fondamentale per suscitare nei visitatori e nei fedeli un approccio vivo e dialogante con l’esperienza religiosa.
Il cuore della chiesa si caratterizza per un’imponente copertura voltata in legno che allude alle navate romaniche e gotiche e che si sviluppa a raggiera intorno ad un anello di luce che circonda un baldacchino sospeso, sorretto da una grande croce realizzata con travi antiche, recuperate dalla ristrutturazione del Municipio cittadino.


L’altare viene così inondato dalla luce naturale. Il battistero, con elementi recuperati in pietra, è collocato sotto alla volta più alta e maestosa. Una nicchia dedicata alla devozione mariana, un altare dedicato a San Giacomo e una cappella feriale, completano l’edificio propriamente di culto. Il risultato è uno spazio luminoso e fortemente suggestivo, intimo e collettivo allo stesso tempo, capace di accrescere il senso d’unione nella funzione religiosa e insieme preservare la sfera devozionale più intima in spazi dedicati.

Questo intervento è una scommessa della città su di uno spazio aggregativo chiave per promuovere la socializzazione e l’interazione dei fedeli e dei cittadini. La piazza è infatti collegata, oltre che alla chiesa, ad una serie di aule annesse, anch’esse parte del progetto, che offriranno servizi educativi, associativi e ricreativi alla comunità e che si propongono come nuovi spazi polifunzionali per la vicina scuola, con la quale il complesso parrocchiale dialoga anche formalmente grazie a una volumetria attenta al rapporto con l’intorno costruito.

Benedetta Tagliabue e il suo team, insieme al liturgista Roberto Tagliaferri e all’artista Enzo Cucchi, che ha realizzato l’iconografia presente nella nuova chiesa con un linguaggio totalmente innovativo, hanno dato vita ad un progetto al tempo stesso originale e coerente, frutto di un dialogo virtuoso tra committenza e progettista ed espressione di un’architettura di qualità che si fa interprete delle esigenze funzionali e di vita della comunità contemporanea, civile oltre che religiosa.

Foto di Paolo Fassoli – courtesy Benedetta Tagliabue – EMBT

Lo studio diretto dall’architetta Benedetta Tagliabue da tempo lavora sui temi dell’architettura legata al benessere e alla cura, tanto fisica quanto spirituale. Iniziato con il progetto del Padiglione di Meditazione a Unazuki in Giappone nel 1993, questo filone di lavoro e ricerca è proseguito con il progetto del centro Kalida- Sant Pau a Barcelona e trova ora massima espressione nel complesso ecclesiastico di San Giacomo, mentre è in fase di realizzazione il Tempio Buddista a Tenerife.