Il BANCO DEL MUTUO SOCCORSO celebra i 50 anni di attività con l’uscita del loro concept album più ambizioso sin dal debutto. “Orlando: Le Forme dell’Amore” è uscito lo scorso 23 settembre 2022 per Inside Out Music dopo il lancio del singolo “Cadere o Volare”.
Così la band presenta l’album: “Il 3 maggio del 1972 veniva dalla Ricordi Dischi, a Milano, l’album eponimo “Banco del mutuo soccorso”, su Long Playing vinilico, che sarà poi chiamato semplicemente il “Salvadanaio” per la forma della sua copertina. Il primo brano dell’album si chiamava “IN VOLO” e, nei suoi versi recitati da Francesco Di Giacomo e Vittorio Nocenzi, veniva evocato il personaggio di Astolfo e il suo Ippogrifo, il cavallo volante, due figure centrali tra i personaggi del capolavoro di Ludovico Ariosto “L’Orlando furioso”, il poema capolavoro del Rinascimento italiano.”
Quindi quest’anno 2022, il 3 maggio, sono 50 anni dalla sua pubblicazione, ricorre cioè l’inizio della storia del Banco del mutuo soccorso.
“Non ci sono mai piaciuti troppo gli anniversari celebrati con flute e champagne, ma ci piace celebrare con il lavoro concreto i momenti davvero importanti: ecco perché ci è sembrata subito bellissima la possibilità di mettere sulla nostra torta del cinquantennale non una semplice candelina, ma una vera e propria ciliegina speciale: un nuovo album inedito del Banco ispirato e dedicato proprio all’Orlando furioso. E’ un po’ come far ritorno su quello spazio da dove spiccammo il nostro volo tanti anni fa, con la voglia di far così ripartire questa storia fatta di musica, di idee, di diversità, di visioni e di sogni. Vorremmo farla rivivere ancora con lo stesso desiderio di stupore, di meraviglie da cantare, di storie da intravvedere in quell’“Oltre”, in quel “nonostante” che sono la nostra vera vita, fatta dell’utopia delle idee, delle speranze, delle sorprese e delle meraviglie che, nonostante tutto, la vita prosegue ad offrirci, se solo stiamo attenti a coglierle fra le luci e le ombre dei nostri giorni.”
Vittorio Nocenzi, fondatore e tastierista del gruppo racconta sul sito del Banco l’idea iniziale del disco:
“Tutto è cominciato con mio figlio Michelangelo che una mattina venne da me e mi disse: – Papà che ne pensi se scrivete un nuovo album, tu e Francesco, ispirato all’Orlando furioso dell’Ariosto? Sarebbe come ritornare nello stesso luogo da dove siete partiti ormai tanti anni fa … senti, ho scritto questo brano che potrebbe essere la dichiarazione d’amore di Orlando ad Angelica, e lei che invece lo respinge …
Orlando, il più prode dei paladini dell’imperatore, ha appena rinunciato a correre in aiuto dei suoi commilitoni attaccati dal nemico che li sta sterminando per salvare Angelica, la donna che ama, presa dai selvaggi che stanno per ucciderla…
E lei invece lo respinge, perché si è innamorata di un saraceno, Medoro, uno dei nemici, un modesto soldato semplice ignoto e senza valore, preferito al più forte dei Paladini dell’imperatore!
Un amore rifiutato, certo, ma dietro questa storia dell’innamorato respinto c’è molto di più: una grande guerra fra occidente ed oriente, fra cristiani e saraceni, mussulmani …
E poi tante altre storie d’amore, questo sentimento anzi viene declinato in tutti i modi possibili, che l’essere umano è riuscito a cogliere e fare propri …
Oltre all’AMORE RESPINTO”, quello appunto di Orlando ed Angelica, c’è l’AMORE INATTESO, quello che vede Medoro oggetto dell’amore di Angelica: lui così insignificante amato appassionatamente dalla donna più bella del mondo!
C’è l’AMORE FRATERNO, quello di Astolfo che decide di rischiare la propria vita per salvare quella dell’amico Orlando impazzito per amore: Astolfo che decide di andare fin sulla luna per recuperare il senno di Orlando e di riportarglielo sulla terra per guarirlo dalla sua pazzia!
E qui non possiamo non dire che meraviglia di immagine è l’invenzione ariostesca che trasforma la luna da simbolo romantico per antonomasia a “discarica” dei sogni ai quali gli umani hanno rinunciato, degli ideali abbandonati … La luna, dove i senni di molti uomini vanno a finire, diventa una grande discarica di rifiuti, di scarti, di rinunce umane …
C’è poi il RIFIUTO DELL’AMORE, raccontato dalla guerra stessa che è, per antonomasia, il trionfo dell’odio e la cancellazione proprio dell’amore…
C’è l’AMORE POSSESSIVO della maga Alcina per Astolfo il quale, volendo andar via, viene chiuso dalla maga in un tronco d’albero cavo e qui tenuto prigioniero, considerato quindi non fonte dell’amore ma un vero e proprio possesso, quando l’amato si trasforma in “proprietà”, qualcosa che è solo “nostro” ed a cui non lasciamo più altri significati … Oppure, ancora, l’AMORE PROIBITO, quello di Ruggero saraceno e Bradamante cristiana, amore impossibile, ostacolato fino alla fine dal Mago Atlante! (Ruggero e Bradamante sono i Giulietta e Romeo di Ariosto). Invenzioni fatate come il cavallo volante e l’anello che rende invisibili (500 anni prima che J.R.R. Tolkien scrivesse la “Compagnia dell’anello” …!!!). Maghe e Maghetti e tanto ancora!”