Il progetto di Riqualificazione dello storico Giardino di Palazzo Schifanoia è stato presentato alla stampa giovedì 1 luglio 2021 nella sede della residenza municipale. L’Inizio dei lavori è previsto per ottobre 2021. Le forme introdotte si propongono di comporre un margine lungo il confine nord del giardino, il tratto più sensibile e disperso, contraltare del palazzo e marcata interruzione dell’assetto originario, disposto lungo la linea dalla quale, nel 1597, avevano inizio i riquadri erbosi, arricchendolo di episodi quali due pergole, siepi, alberi di frutti antichi allevati a spalliera e alberi di frutti antichi, disposti in filari associati a siepi, che permettono una composizione rivolta a specie vegetali e pratiche di coltivazione attinte dalla tradizione rinascimentale del fare i giardini.
Le pergole di metallo, sulle quali crescono rose rampicanti, si compongono di due ali poste simmetricamente rispetto all’entrata d’onore al giardino: il braccio a destra che introduce ad uno spazio raccolto, una passeggiata cadenzata da alberi di frutti antichi allevati a spalliera e alberi delle stesse specie accostati a siepi, che accompagnano il fronte del palazzo disegnando per esso una quinta su cui affacciarsi e il braccio a sinistra che conduce all’edificio della ristorazione con un passaggio erboso lungo il quale alberi di frutti antichi sono anch’essi allevati a spalliera a ridosso di una sottile struttura di metallo pensata a mascheramento dell’edificio di servizio accanto.
Lo studio dei disegni riportati nelle carte antiche ha verificato una perdita di senso rispetto al più immediato e certo più rispettoso approccio alla progettazione di un tale giardino, vale a dire quello che avrebbe voluto attingere alle forme della tradizione iconografica dei giardini rinascimentali per ricomporne la presenza. Questa strada non è parsa percorribile in quanto lo spazio odierno manca delle misure e delle proporzioni che diano senso al far nuovamente accadere l’esperienza formale del giardino antico così come è stato rintracciato in quel luogo e perché questo modo di procedere risuona non rispondente all’urgenza attuale rappresentata dal ricomporre un’esistente fascia indistinta e frammentata in un’unità capace di accompagnare il fronte del palazzo, unico asse di riferimento e vera guida possibile nella ricomposizione di tale unità.
Si può tenere insieme tutto questo senza diventare didascalici nei confronti di un’origine, traendo dal patrimonio della tradizione del giardino rinascimentale forme le cui misure e proporzioni attingono alle misure e alle proporzioni di ciò che in quel luogo ancora esiste.