Prosegue la collaborazione tra Comune e Comunità suggellata dal Protocollo di intesa per la valorizzazione del Ghetto Ebraico, siglata a dicembre. Prende infatti corpo anche il progetto per la posa delle pietre di inciampo, annunciata dal sindaco Alan Fabbri in occasione del Giorno della memoria.
Questa mattina la giunta ha dato il via libera alla ‘delibera madre’ che attiva la richiesta delle targhe d’ottone grandi come un cubetto di porfido con incisi i dati principali della persona scomparsa a causa dell’Olocausto, all’artista tedesco che ne fu ideatore, Gunter Demnig, da incorporare nel selciato stradale di Ferrara, davanti alle ultime abitazioni delle vittime di deportazioni e uccisioni.
A tal fine la comunità ebraica di Ferrara, raccogliendo le schede compilate dagli stessi familiari, ha inviato al Comune un elenco dei nominativi, e dei relativi indirizzi, di 26 cittadini che furono vittime dell’Olocausto e della persecuzione nazista e una, cosiddetta, ‘mappa delle pose’, con i punti interessati dalle installazioni previste, anche in aree private. Dal Comune sono in corso anche contatti con la Fondazione Fossoli.
L’anno prossimo infatti ricorreranno gli 80 anni dall’eccidio di Cibeno, compiuto dalle SS il 12 luglio 1944 presso il poligono di tiro di Cibeno, frazione – oggi quartiere – di Carpi, che costò la vita a 67 persone già recluse nel Campo di Fossoli. Due di queste – Gino Montini e Corrado Tassinati – erano ferraresi. Sarà il Comune a sostenere le spese delle pietre di inciampo e, tramite il settore “Opere pubbliche e patrimonio”, a occuparsi tecnicamente delle procedure per l’installazione, una volta ricevuta risposta dall’artista Demnig.
“Quella delle pietre di inciampo è una delle tante iniziative inserite nel contesto delle progettualità previste nel protocollo, siglato il 18 dicembre 2022, con la comunità ebraica per la valorizzazione e la promozione del Ghetto ebraico di Ferrara – spiega il sindaco Fabbri -. Diamo così corso a una richiesta che ci era giunta anche dagli studenti, grandi protagonisti delle iniziative annualmente organizzate per la Giornata della memoria. Ringrazio la comunità, le famiglie e chi sta cooperando per obiettivi comuni, che intendono fare di Ferrara, anche in forza della sua grande tradizione ebraica, una città protagonista della memoria. La delibera inoltre – sottolinea il sindaco – attiva un percorso in continuo divenire e che sarà ripetuto annualmente, con eventuali altre domande per la posa di pietre di inciampo in caso di successive richieste o integrazioni”.
“Ferrara era una delle città dove ancora non si era proceduto alla posa delle pietre – spiega il presidente della comunità ebraica Fortunato Arbib -. La comunità, d’intesa col Comune, ha quindi ritenuto di procedere in questo senso per il riconoscimento delle vittime ferraresi, iscritte e non iscritte alla comunità di Ferrara. Un riconoscimento esteso anche alle rispettive famiglie che hanno subìto il dramma di uccisioni nel corso di una terribile tragedia come è stata l’Olocausto”.