“Spensieratezza” – Mostra di Sandra Gianesini

Partire da un’immagine, sia che la si veda con gli occhi o con la mente sia che la si cerchi nel mare delle nostre esperienze passate o presenti. Trovare un punto dal quale partire, non solo per raccontarsi ma anche per ritrovarsi, per riflettere.

Partire da un punto, da una situazione, da un ricordo, da un augurio, da una speranza per (ri)costruire noi stessi e ciò che ci circonda.

Ci riesce bene nella sua ultima collezione Sandra Gianesini, nata in Svizzera nel 1978. Nel 2000 si trasferisce a Roma, dove perfeziona le tecniche di pittura ad olio, acquerello e pastello, a studio e, soprattutto, en plein air.

“Spensieratezza”, un titolo che è, in sé stesso, un invito a perdersi. Un elogio alla leggerezza. Ritornare bambini. Riconoscersi e incontrarsi nella purezza dei gesti. Il gioco come momento di confronto, unione, ricerca, presenza dell’altro, condivisione. La danza come metafora di libertà. Ma anche un modo per riscoprirsi adulti con i capelli al vento in enormi campi di grano. Spazi aperti, quiete e indeterminatezza. L’equilibrio di un’interiorità agitata contrapposta ad un placido mondo esterno, uno sguardo che si affaccia al reale attraverso punti di fuga.

L’identità della sua pittura passa attraverso i ricordi ma entra dentro i luoghi. I luoghi come punti di massima espressione della cultura e dell’arte. Ci descrive stati d’animo e percorsi, lasciandoci in atmosfere sognanti e magiche di diversi scorci della sua città.

Ispirata da Caravaggio e Vermeer per la luce. Si emoziona con Hopper e i paesaggi americani. Il disegno è per Sandra una finestra sul mondo. La stessa finestra dalla quale da bambina osservava le luci e si faceva catturare dalle ombre. Lei e la sua matita nera dentro il foglio bianco della curiosità.

Fatta di sensazioni e vento, la sua Arte nasce dall’emozione scomposta dal contatto diretto con il posto. A supportarla nella sua ricerca, la fotografia. Un dialogo perfetto quello tra fotografia e pittura, uno scambio che restituisce a Sandra il percorso da seguire tra ciò che ha visto, quello che ha provato e il ricordo attraverso l’immagine.

La sua esperienza con la pittura è una torre di Babele. Fatica a trovare una direzione per il suo stile ma ha imparato a prendere tanto da tutte le persone con cui ha collaborato negli anni. Ama la natura, i viaggi e i paesaggi. Le piace molto l’architettura. Lo scorso anno in occasione del centenario del quartiere la Garbatella, ha lavorato ad una serie di dipinti e disegni che ritraggono diversi scorci della città.

“Voglio trasmettere bellezza e speranza, in ogni opera, che sia un albero, un’architettura, una figura o un panorama.”

Con il suo tocco delicato, armonico dentro il disegno, in forme che quasi sembra di poter toccare, Sandra racconta con gentilezza i giardini interiori presenti in ognuno di noi.

Di grande impatto emotivo, le sue opere danno una dimensione al suo modo di stare al mondo, disegnando questa posizione attraverso la costruzione di un linguaggio, di una grammatica che arriva forte nel contenuto dei suoi messaggi.

Una pittura che indaga e interroga, libera l’immaginazione e lascia che anche i pensieri più profondi possano respirare. Analizza e incontra parti di sé rendendole fruibili e in piena empatia con chi ne coglie l’essenza. Una catarsi autentica nella sua trasformazione.

La Gianesini condivide visioni e memorie, la sua arte avvicina e conduce, denota spazi dentro i quali non è difficile sentirsi a casa.