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Teatro Comunale di Ferrara
6 Maggio 2022 - 8 Maggio 2022
FRATTO _ X di Flavia Mastrella e Antonio Rezza
Tra provocazione e ironia, i Leoni d’oro alla carriera per la prima volta a Ferrara. Antonio Rezza e Flavia Mastrella saranno al Teatro Comunale “Claudio Abbado” con lo spettacolo cult Fratto _ X. In scena dal 6 all’8 maggio, lo spettacolo chiude la stagione di prosa 2021/22
Si può parlare con qualcuno che ti dà la voce? Si può rispondere con la stessa voce di chi fa la domanda? Da queste questioni paradossali, dall’io diviso, arriva a Ferrara l’imperdibile Fratto_X, lo spettacolo cult di Antonio Rezza e Flavia Mastrella con Antonio Rezza e Ivan Bellavista. Con Fratto_X si chiude la stagione di prosa 2021/22. Sarà in programma il 6 e il 7 maggio alle ore 20.30 e l’8 maggio alle ore 16 al Teatro Comunale di Ferrara. Info e prenotazioni su www.teatrocomunaleferrara.it, su VivaTicket e in biglietteria. In programma anche l’incontro con la compagnia, sabato 7 maggio alle ore 12 (ingresso gratuito) al Ridotto del Teatro.
Insieme sulle scene da oltre trent’anni, Antonio Rezza, straordinario performer-autore, e Flavia Mastrella, artista visionaria e autrice, sono tra gli artisti più apprezzati nel panorama teatrale contemporaneo. Hanno realizzato 13 opere teatrali, film e trasmissioni televisive ottenendo i principali riconoscimenti del teatro. Nel 2018 hanno vinto il Leone d’oro alla carriera, assegnato dalla Biennale di Venezia. Con i loro spettacoli hanno girato il mondo: dall’Italia a Parigi, passando per Madrid, Mosca e New York.
Fratto _ X è uno dei loro spettacoli più celebri, provocatorio e anticonvenzionale come chi l’ha concepito. In scena ci sono due entità. Discorrono sull’esistenza. Antonio Rezza si trasforma e si moltiplica nell’habitat creato dalla coautrice Flavia Mastrella. Tra suggestivi drappeggi e oggetti di scena che sono sculture, si susseguono i numerosi personaggi e le tante personalità di Rezza in un dialogo esilarante, allo stesso tempo lucido e sfrontato.
Provocazione e ironia sono gli elementi portanti del teatro firmato da Antonio Rezza e Flavia Mastrella, coppia unica nel teatro e nel mondo dello spettacolo italiano. In Fratto_X (del 2012), il corpo e lo spazio dialogano costantemente. Il paradosso, nel testo, è denso e ininterrotto. La narrazione è tanto peculiare quanto sopra le righe. L’intento è scuotere lo spettatore, con una forza espressiva senza pari. Il risultato è esilarante e memorabile. Parti di corpo spuntano attraverso squarci nella stoffa, situazioni e stati d’animo emergono dal perenne movimento fisico e verbale, che riempie e modella lo spazio.
Antonio Rezza dà forma e voce a frazioni di individui che si ricompongono in due personaggi, Rocco e Rita, in cui uno fa il verso non dell’altro, ma dell’uno. “A imitare se stessi c’è sempre da imparare – dicono Antonio Rezza e Flavia Mastrella -, ma nel gioco chi imita se stesso è la cancrena dell’orecchio di chi ascolta. E marcisce l’ambizione. La voce di uno fa parlare l’altro che muove la bocca per sentito dire. E si lamenta del suo poco parlare con la voce che lo fa parlare. Litiga con la voce che lo tiene al mondo”. Fino ad arrivare alla sintesi: “Siamo un fratto che uccide, si muore per eccessiva semplificazione”.
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Fratto _ X
di Flavia Mastrella Antonio Rezza
con Antonio Rezza
e con Ivan Bellavista
(mai) scritto da Antonio Rezza
habitat di Flavia Mastrella
assistente alla creazione Massimo Camilli
luci Mattia Vigo / luci e tecnica Daria Grispino
organizzazione generale Marta Gagliardi, Stefania Saltarelli
una produzione RezzaMastrella La Fabbrica dell’Attore Teatro Vascello
La storia
Il telecomandato gira in cerchio: la spensieratezza non ha luogo. Entra la ferraglia con la pelle appesa. E con la voce forte. Si gira e se ne va. Urla da lontano parole piene d’eco. Torna e se ne va. L’eco ammutolisce. Un taxi perduto è un lamento mancato, disperazione in cerchio con autocritica fasulla, vittimismo di regime, modestia tiranna e tirannia del consueto. Tutto ciò che si assomiglia va al potere. E a imitar se stessi c’è sempre da imparare. Ma chi imita se stesso è la cancrena nell’orecchio di chi ascolta. E marcisce l’ambizione. L’ansia non è uno stato d’animo ma un errore posturale. Forma e demenza non viaggiano mai sole. Tra le dune di un deserto, uccelli migratori volano felici sulla testa di due uomini sereni, lievemente turbati dall’arroganza del potente di turno, essere antropomorfo con le braccia malformate dal compromesso elettorale. La cultura è fatta a pezzi da chi ama sceneggiare. E poi la voce di uno fa parlare l’altro che muove la bocca per sentito dire. E si lamenta del suo poco parlare con la voce che lo fa parlare. Litiga con la voce che lo tiene al mondo. Applausi a chi ha ben poco da inchinare. Rarefatta dalla santità, Rita da Cascia oltraggia la provenienza, si ama non per sentimento ma per residenza: siamo sotto un fratto che uccide, si muore per eccessiva semplificazione. Il lottatore di sumo desume che dedurre è un eccesso. Sindoni a confronto con cartoni animati redentori. Guerrieri di ritorno da niente e specchi carnefici a mettere parole in bocca allo specchiato.
Flavia Mastrella e Antonio Rezza
“Qualcuno poteva forse pensare che, col trascorrere degli anni, il fenomeno Antonio Rezza-Flavia Mastrella fosse destinato a trovare un po’ di pace, se non il senso della ragione; e invece questa ragione ha sviluppato i suoi artigli fino a raggiungere la follia pura, ma elaborando il pensiero con un’acutezza così forsennatamente logica da fare a pezzi la sedicente realtà, assunta e cavalcata con criteri rigorosamente matematici”.
Franco Quadri
Antonio Rezza e Flavia Mastrella Leoni d’oro alla carriera
Antonio Rezza e Flavia Mastrella, ovvero RezzaMastrella, un combinato artistico inimitabile nel panorama teatrale contemporaneo, sono i Leoni d’oro alla carriera per il Teatro 2018. Lo ha stabilito il Consiglio di Amministrazione della Biennale di Venezia, presieduto da Paolo Baratta, facendo propria la proposta del Direttore del Settore Teatro Antonio Latella. Calcano le scene dall’87 Antonio Rezza e Flavia Mastrella, l’uno performer-autore e l’altra artista-autrice, sempre firmando a quattro mani l’ideazione e il progetto artistico degli spettacoli, che hanno raggiunto un pubblico di fan ampio e soprattutto trasversale. Antonio Rezza è “l’artista che fonde totalmente, in un solo corpo, le due distinzioni di attore e performer, distinzioni che grazie a lui perdono ogni barriera, creando una modalità dello stare in scena unica, per estro e pura, folle e lucida genialità. Flavia Mastrella è l’artista che crea habitat e spazi scenici che sono forme d’arte che a sua volta Rezza abita e devasta con la sua strepitosa adesione; spazi che abita e al tempo stesso scardina, spazi che diventano oggetti che ispirano vicende e prendono vita grazia alla forza performativa del corpo e della voce di Rezza. Da questo connubio sono nati spettacoli assolutamente innovativi dal punto di vista del linguaggio teatrale” (dalla motivazione di Antonio Latella).
Breve biografia
Flavia Mastrella e Antonio Rezza si occupano di comunicazione involontaria. Hanno realizzato tredici opere teatrali, cinque film lungometraggi, una serie sterminata di corto e medio metraggi. Flavia Mastrella si occupa inoltre di scultura e fotografia, Antonio Rezza di letteratura. Tra il 1996 e il 2020 collaborano con Tele+ e con Rai 3. Hanno ricevuto il Premio Alinovi per l’arte interdisciplinare, il Premio Hystrio, il Premio Ubu, il Premio Napoli, l’attestato di Unicità nella Cultura a Montecitorio, il Premio Ermete Novelli e nel 2018 viene loro assegnato dalla Biennale Teatro di Venezia Il Leone d’oro alla carriera. Nel 2019 La Milanesiana li premia con la Rosa d’oro. Le loro opere sono state presentate a Parigi, Madrid, Mosca, Shanghai e New York.
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