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4 Maggio 2023 ore 17:00
ERA DI MAGGIO: gli autori si raccontano
GIOVEDI 4 MAGGIO ORE 17.00
Claudio Cavalli presenta Ragnatele, Gruppo Albatros Il Filo
Lo scrittore, autore televisivo e teatrale e direttore artistico di importanti manifestazioni e avventure culturali, sarà il 4 Maggio presso la Biblioteca Bassani per presentare il suo romanzo “Ragnatele” un thriller dalle molteplici sfaccettature.
Una buona domanda va molto più lontano di una buona risposta” Manlio Peretti, dopo aver rubato sei capi femminili di alta moda, li restituisce e si autodenuncia. A processo, sostiene che l’azione è stata indotta da un disturbo da cui è affetto, la Sindrome di Stendhal, ovvero una patologica attrazione per il bello. L’uomo viene tuttavia condannato, e poco dopo scompare. Il fatto, già di per sé curioso, è contornato da circostanze poco chiare che spingono Willer, scomodo giornalista di inchieste, a investigare. Nel suo territorio, la malavita organizzata ha solide radici ma, mentre la popolazione, le istituzioni e la stampa tendono a sminuirne l’influenza, la magistratura intenta centinaia di processi ed emette altrettante condanne. Willer segue la sua innata curiosità e scopre malaffari, collegamenti col mondo della finanza e della politica, corruzione. Ostacolato nei suoi tentativi di informare, coltiva il desiderio di rendere pubblici i fatti di cui è venuto a conoscenza, ma non vuole agire da eroe solitario. Si rivolge quindi ad amici e conoscenti con cui condivide lo stesso desiderio. L’eclettico gruppo elaborerà e metterà in atto un piano di rivolta democratica studiato con intelligenza, piacere artistico, abilità, ironia
Letture a cura di Teresa Fregola
GIOVEDI 11 MAGGIO ORE 17.00
Ricordando Gian Pietro Testa: Marco Mari presenta “Il linciaggio”, Festina Lente edizioni
A pochi mesi dalla scomparsa di Gian Pietro Testa la Biblioteca Bassani organizza un incontro per celebrarne la figura e le opere attraverso il ricordo di chi l’ha conosciuto e alcune letture tratte da un suo romanzo, “Il linciaggio”, che, partendo da un fatto di cronaca realmente accaduto nelle campagne ferraresi, è testimonianza autentica di come la scrittura di Gian Pietro Testa, anche nelle opere di spiccata natura letteraria, sia connotata da forte impegno civile.
Gian Pietro Testa, ferrarese di Ferrara, è stato uno dei più grandi giornalisti contemporanei, uno di quelli (pochi) che hanno saputo conservare la schiena diritta, anteponendo sempre il rispetto di se stesso alle opportunità di carriera. Un uomo che a un certo punto della sua vita ha deciso di tornare nella sua città. Inviato speciale de “Il Giorno”, poi de “L’Unità” e poi molto altro ancora, ha attraversato da protagonista il periodo più buio della nostra storia recente: gli anni di piombo, quando scrivere di terrorismo poteva costarti la vita. Primo giornalista ad entrare nella Banca Nazionale dell’Agricoltura a Milano, dopo l’esplosione della bomba che causò diciassette morti. Autore di una magistrale inchiesta sulla strage di Peteano che fece luce su autori e mandanti dell’attentato. Fu anche uno dei primi a giungere alla stazione di Bologna il 2 agosto 1980» (da “La città del però”, postilla al prefatore)
Nell’incontro interventi di Sergio Gessi, giornalista e Marco Mari (Festina Lente Edizioni), Andrea Poli (scrittore), letture di Teresa Fregola tratte dal romanzo “Il linciaggio
GIOVEDI 25 MAGGIO ORE 17.00
Chiara Forlani presenta Il campo delle ossa: le indagini del foresto n.2, NUA edizioni
Da un lontano passato emerge la storia dimenticata di un convento situato alle porte della città di Ferrara e delle giovani vite che vi hanno trovato conforto: una vicenda terribilmente umana, di miseria e pazzia, di colpe non confessate e di assoluzioni forse non dovute. Un gran numero di ossa di bambini emerge in un campo dove sono in corso degli scavi, nei pressi dello zuccherificio di Pontelagoscuro. Ancora una volta, Attilio Malvezzi detto il foresto viene coinvolto nelle indagini: il suo amico maresciallo lo fa assumere come operaio stagionale per dargli un lavoro e la possibilità di fare ricerche sul campo. È il 1951 e in una torrida estate il foresto dovrà fare luce su una storia che metterà a dura prova la sua capacità di decidere tra il bene e il male. Sullo sfondo, ancora una volta, l’irresistibile fascino di un’isola posta nel mezzo del Po, dove la natura selvaggia regna incontrastata.
Dialoga con l’autrice Giovanni Pecorari (Pro Loco di Pontelagoscuro)
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