Flavia Franceschini
Amo incondizionatamente la mia città, nelle sue vette di bellezza e nelle sue povertà, nella sua misura perfetta per essere abbracciata con dolcezza, nel suo seguire il tempo e le stagioni senza fatica. Non finiscono di darmi i brividi la luce sul quadrivio, il mistero dei decani, la voce delle monache, le tracce dei suoi cantori. Mi piace l’apertura delle sue strade verso la campagna, così vicina, sollievo perfetto alla claustrofobia… Amo chi l’ha scelta e chi non l’abbandona per vivere. Mi entusiasma raccogliere frammenti di ricordi, preziosi e fragili, perché ci sopravvivano.