Mondo complesso quello del libro in Italia: non siamo mai stati un popolo di lettori e nonostante alcuni segni positivi dopo il Covid, il 2024 non è stato un buon anno, anche (si pensa) in seguito alla diminuzione dell’incentivo per i neodiciottenni, una delle fasce di lettori più forti.
Diversamente da altre città, a Ferrara non c’è una tradizione lunga di un festival che parli di letteratura (eventi diffusissimi sul nostro territorio) ed è quindi particolarmente interessante il percorso che si sta intraprendendo a partire dal 2022 all’interno di Factory Grisù, con la recentissima nascita di una vera e propria associazione dedicata alla promozione di eventi letterari: dalle presentazioni ad un concorso, fino all’idea di eventi che possano portare ad una futura scuola di scrittura.
Ne abbiamo parlato con Paolo Panzacchi, direttore artistico del progetto, in occasione dell’imminente incontro pubblico che presenterà il calendario del 2025.
“L’organizzazione all’interno di Factory Grisù nasce nell’estate del 2022 quando con un’idea di Alessandro Canella si sono tenute quattro presentazioni letterarie nel giardino creativo della struttura. Io stesso ho moderato uno di questi eventi e mi sono chiesto: come mai in contesti come Mantova, Rovigo, Pordenone, Lugo, ci sono grandi e longevi festival letterari, ma non a Ferrara? Perché non proviamo a costruire un percorso? Da allora abbiamo iniziare ad ampliare la proposta. L’anno successivo avevo avuto contatti con Gian Marco Griffi, che stava iniziando la spinta promozionale per “Ferrovie del Messico”, ancora lontano dal diventare il caso letterario che è poi stato, immaginando di costruire un piccolo festival intorno a questo libro.”
Paolo ci racconta di averci visto giusto: quel libro ha poi conquistato notorietà grazie al passaparola proprio nei giorni in cui a Grisù c’è stata la prima edizione de “Il Festival delle Parole” nell’aprile del 2023, una due giorni con diversi ospiti presenti, una piccola ma interessante cornice di pubblico per dare il via a questo progetto.
“Nell’estate del 2023 gli incontri sono diventati sei – spiega ancora Paolo – da Michela Tanfoglio che ha raccontato Picasso alla possibilità di una vetrina per Stefano Bonazzi, il primo vincitore del nostro premio letterario, inaugurato proprio lo scorso anno. Nel 2024 abbiamo aumentato il numero di eventi: quattro giorni di festival più uno di anteprima per un totale di circa duemila presenze, quasi dieci in volte in più della prima edizione. Questo ci ha fatto capire che un pubblico esiste e il dato particolare è che la maggior parte non viene da Ferrara città, ma del territorio circostante, dalla provincia o, per inseguire autori importanti, anche da molto più lontano. E questo è successo con ospiti come Giulia Neri, illustratrice di livello internazionale, Bernando Zannoni, vincitore del Campiello e il cantante Omar Pedrini.”
L’estate del 2024 è stata in effetti piena di eventi per Grisù: nove in tutto con cinque laboratori e un’ultima parte in autunno con due eventi speciali. Il primo, la presentazione del libro di Wu Ming 1 in collaborazione con La Resistenza, anche per dare un segnale di sostegno vista la difficile situazione in cui si trova, che è stato un successo enorme di pubblico. Il secondo in collaborazione con la Bottega di Narrazione, chiamato il Tritacarne, che ha permesso a quindici autori (poi diciotto, viste le numerose richieste) la possibilità di sottoporre il proprio inedito a uno dei più grandi talent scout letterario italiani, ovvero Giulio Mozzi.
Un percorso di crescita che ha portato alla fondazione di una associazione, 451 APS, una costola del Consorzio Factory Grisù, che si occuperà di tutti gli eventi culturali e letterari.
“A questo punto siamo all’interno di un percorso che per noi è immaginato come 2023-2028 – racconta Paolo – alla fine del quale fare il punto della situazione. Ci sarà una nuova edizione del premio per inediti Grisù 451 festival delle parole, ci saranno nuovi eventi in presenza e stiamo lanciando il nostro primo book club: 451 Alma book club. Riguardo a quest’ultimo ci siamo detti: perché non proviamo a lanciare un club del libro, in un posto un pò inconsueto come un negozio di fiori, in questo caso “I Fiori di Alma”? (FILO Magazine ne aveva scritto qui, nel 2022)
Faremo i primi test con tre libri particolari: il 29 gennaio primo appuntamento con Francesca De Simone, il 19 marzo Silvia Grossi che presenta L’isola di Elsa, e il 28 maggio Eleonora Daniel (responsabile editoriale di Accento editore) che presenterà il suo esordio letterario, “La polvere che respiri era una casa”.
Paolo racconta come uno dei punti cardine del progetto rimanga quello della ricerca e dei nomi nuovi pronti ad esplodere, con una attenzione particolare agli esordi.
“Se dobbiamo fare un festival per chiamare i soliti nomi, non c’è nessuna difficoltà particolare. In sostanza è questione di avere i soldi. Se invece hai un budget ridotto, ma anche avendolo maggiore, dal nostro punto di vista è comunque più interessante andare a cercare dove nessuno guarda. Già nei nostri primi due anni abbiamo avuto con noi tanti esordienti, e penso anche all’esperienza di quest’anno con gli studenti di Accento Edizioni per il progetto collettivo per gli Under 25 che ha portato a dare visibilità a due autrici, di cui una ha vinto il Campiello giovani e l’altra potrebbe pubblicare con Einaudi l’anno prossimo. In questo senso il lavoro con coordinamento con Giulio Mozzi di Bottega di narrazione, è proprio nell’ottica di cercare voci nuove, per farle apprezzare ad un pubblico possibilmente sempre più eterogeneo. La stessa Fiammetta Palpati è venuta da noi quasi da sconosciuta: adesso nominarla vuol dire avere un grande nome in calendario, questo è lavoro di scouting, che è anche la parte più divertente.”
Ogni passo è dunque parte di un percorso che vuole capire tra qualche anno che cosa si è costruito, sognando di affiancare agli incontri maggiori occasioni dove si possa imparare a scrivere, dove poter apprendere come entrare a fare parte di quel magico mondo di chi è in grado di regalarci qualche ora di emozioni con le proprie storie.
In fondo, come diceva Anna Frank:
Posso scrollarmi di dosso tutto mentre scrivo; i miei dolori scompaiono, il mio coraggio rinasce.
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Il sito ufficiale di Grisù 451