Oggi stavo facendo colazione. E fin qua nulla di speciale. Il fatto è che di solito prendo a malapena un caffè, mentre oggi mi sono imposta addirittura una fetta di pane tostato con marmellata di mirtilli. Se diventerà un’abitudine non lo so, ma intanto sono felice di questo primo passo verso una (più) corretta alimentazione: e non è un caso che cominci a farlo proprio dopo aver conversato con il professor Edgardo Canducci – docente di Alimentazione e Nutrizione Umana presso Unife e Presidente della sezione ferrarese della LILT (Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori) – in occasione della Camminata Nastro Rosa di questo ottobre.
L’evento, giunto alla sua ottava edizione, è nato per sensibilizzare durante il mese della prevenzione per il tumore al seno. La Camminata è quindi dedicata alle donne ma è assolutamente aperta a tutti e vuole informare su una malattia che colpisce un numero sempre maggiore di persone, anche giovani. Il prof. Canducci, durante la nostra chiacchierata, ha sottolineato più volte l’importanza della prevenzione e dei sani stili di vita, evidenziando come questa camminata di 8 km sia un’occasione per promuovere questi valori. Inizialmente la Camminata Nastro Rosa si svolgeva in piazza, ma negli anni ha visto una crescente partecipazione e ora si tiene lungo il percorso delle mura di Ferrara, partendo dalla Porta degli Angeli (che conosciamo tutti come Casa del Boia).
Durante il mese rosa, la LILT offre alle sue socie la possibilità di effettuare uno screening anche se appartengono a una fascia d’età inferiore rispetto a quella indicata dall’ASL (che nella nostra regione si occupa delle donne tra i 45 e 74 anni), per non entrare in conflitto con le attività già in essere, bensì supportarle. “Questo perché – spiega Canducci – nonostante l’incidenza sia inferiore al calare dell’età, sappiamo quanto sia importante una diagnosi precoce. Anche se devo dire che, in particolare in Emilia e non solo a Ferrara, le donne sono generalmente più propense a sottoporsi a controlli medici rispetto agli uomini”.
Ora che mi sto avvicinando – non specificherò quanto – all’età giusta per lo screening, ripenso a quanto mi sembrasse un problema lontano fino a poco tempo fa. Mi chiedo cosa mi avrebbe aiutato a prenderne maggior consapevolezza e in particolare cosa possa funzionare oggi con le giovani donne. Il prof. Canducci mi racconta di come la LILT di Ferrara abbia messo in campo diverse iniziative nelle scuole per promuovere la prevenzione primaria, riscontrando un’attenzione sempre molto alta. Queste attività non si rivolgono naturalmente solo alle ragazze, ma anche ai ragazzi, che possono trasmettere i messaggi di prevenzione alle loro famiglie, amiche e partner. E anche le manifestazioni come la Camminata Nastro Rosa sono momenti importanti per inviare messaggi ai giovani. “Non vogliamo annoiare – precisa – ma uno spunto viene dato, perché uno degli obiettivi principali della LILT è appunto la prevenzione dei tumori, che si basa su quattro aspetti fondamentali (non in quest’ordine): una corretta alimentazione, la riduzione del fumo (compresa la sigaretta elettronica, sulla quale ancora i dati per la ricerca sono insufficienti), la moderazione nel consumo di bevande alcoliche, in particolare di superalcolici, e l’attività fisica.”
Approfittando della sua esperienza di nutrizionista, ho chiesto al professor Canducci consigli specifici sulla prevenzione in ambito alimentare, dato che, pur non mangiando carne ormai da diversi anni, le mie abitudini non sono poi così sane; soprattutto a colazione. Nonostante le nuove scoperte, come il digiuno intermittente, “il modello mediterraneo è stato ritenuto per il settimo anno di fila – mi spiega il professore – il migliore dagli esperti di tutto il mondo”. Uno stile di alimentazione che dovremmo conoscere bene e che, pur essendo originario di un’area molto vasta che va dal sud della Francia al nord dell’Africa, contiene delle caratteristiche comuni: pochi alimenti di origine animale (2 o 3 volte alla settimana sono sufficienti), larga prevalenza di frutta e verdura di stagione, attenzione ai carboidrati semplici e un consumo minimo di zucchero. Un piccolo consiglio direttamente dal prof. Canducci: “posso aggiungere che il dolce è preferibile a colazione perché è proprio appena alzati che il nostro serbatoio è vuoto, come indicato ad esempio dallo sbadiglio. La glicemia è bassa, quindi se mangiamo qualcosa di dolce e facilmente digeribile, come marmellata o miele con fette biscottate o pane tostato, questo è il miglior modo per consentire al nostro organismo di avere la giusta spinta per affrontare la giornata.”
L’appuntamento è allora per domenica 13 ottobre, presso la Porta degli Angeli (o Casa del Boia), con ritrovo alle ore 8.30 e partenza alle 9.30. La quota di iscrizione in loco è una donazione minima di 5 euro e l’intero ricavato andrà ai progetti di prevenzione LILT. Ci sarà un gadget per ogni iscritta e iscritto e si svolgerà anche in caso di pioggia. Una mattinata insieme, un po’ di attività fisica ma solo dopo una bella colazione, mi raccomando.
Maggiori informazioni
Per maggiori informazioni su LILT sezione di Ferrara, puoi consultare il sito provinciale o la sezione ferrarese del sito nazionale. L’associazione fornisce anche alcuni materiali informativi LILT sulla prevenzione, e un vademecum sugli stili di vita. Se vuoi dare un occhiata alla campagna LILT for Women – Nastro Rosa 2024, la trovi qui.