Un festival per parlare di sottoculture: dagli anni Sessanta agli anni Novanta, senza dimenticare un ponte importante con il contemporaneo.
Questo è il principio su cui è nato “Subculture Festival” un evento di tre giorni, dall’uno al tre di novembre, ospitato a Factory Grisù, nato dall’idea di un gruppo di vecchi amici appassionati di musica e che nel giro di poche settimane è diventata la prima edizione di un evento subito capace di mettere in piedi un cartellone di eventi, incontri, mostre, mercatini e dj set.
Per capire come sia nato il progetto e cosa sia “Subculture” abbiamo parlato con Antonio Dondi portavoce del gruppo “Beat Boat” e storica voce degli Strike (lo avevamo intervistato qui).
Come nasce Subculture?
Il festival nasce da alcune persone prima di tutto, e vede le sue basi due anni fa, con una gita sulla Nena (il battello che attraversa il Po di Volano e i canali collegati alla città di Ferrara) dove noi, un gruppo di vecchi amici legati dall’amore per una certa musica abbiamo deciso di regalarci una escursione sull’acqua con un dj set a rotazione, utilizzando piatti e vinili. Questa esperienza ci ha dato un’energia incredibile.
Eravamo su un territorio che non appartiene a nessuno, ci siamo sentiti come le radio pirata di qualche decennio fa: (una storia ben raccontata nel film I Love Radio Rock ) ed è stata una specie di illuminazione collettiva. Abbiamo iniziato ad organizzare una serie di piccoli party a Sant’Agostino, al centro giovanile Homer Simpson. Erano eventi organizzati durante la domenica pomeriggio, univamo dj set e bar, cercando di fare uscire le persone dai binari della loro routine, chiedevamo di venire sin dall’orario del pranzo, si teneva un mercatino dei vinili e trascorrevamo una domenica assieme suonando musica. Le cose hanno funzionato abbastanza bene da iniziare a farci venire l’idea di un evento più grande.
Come arriviamo da quei primi party ai tre giorni del festival?
Attraverso eventi simili in altri luoghi abbiamo conosciuto Matteo di Hangar Birrerie, all’interno di Factory Grisù, così abbiamo avuto l’idea di preparare una tre giorni che inizialmente voleva essere un evento abbastanza intimo e locale.
L’idea primitiva era un progetto dedicata alle sottoculture giovanili, in particolare a quelle ferraresi ma poi il tutto ha iniziato ad espandersi. Abbiamo iniziato un confronto con Alessio Papa, direttore artistico di Factory Grisù, con l’idea di raccontare trent’anni di sottoculture in tre giorni.
Il programma
1 Novembre
SALA MERCATO dalle ore 10:00 “MORO'S NOT DEAD” Punk/Post-punk e contro-cultura in Italia 1977 – 1993
Esposizione di grafica, editoria, documenti e ricordi dalla I linea del fronte occidentale tratta dall'archivio Sonic Reducer di Fabrizio Barile
HANGAR ore 18:00 incontro con FABRIZIO BARILE e MARCO BIANCARDI di SonicReducer
SALA MACCHINE dalle ore 19:00 “INTERNATIONAL JET SET” controllano i piatti MAGIC K (Beat Boat Crew) + HAMMERS (Carpi)
Concerto: BEAT BOAT sturm und drang COMBO (ex Strike)
2 Novembre
SALA CONVITTO ore 11:00 proiezione del documentario “Naila and the Uprising” regia di Julia Bacha
ore 16:00 proiezione di “Northern soul” regia di Elaine Constantin (2014)
HANGAR ore 18:00 incontro con ODERSO RUBINI + presentazione del libro “The Great Complotto” - L'Antologia definitiva della straordinaria scena punk di Pordenone (Shake Edizioni)
SALA MACCHINE dalle ore 19:00 “SOUL NITE KLUB” girano i dischi FIORO (The Kids are United) + RENA (Genova)
3 Novembre
Concerto: THE BANG (Fe), miscela di beat/garage/soul/sixties
SALA CONVITTO ore 16:00 “24 Hour Party People” regia di Michael Winterbottom (2002)
HANGAR ore 18:00 incontro con STEFANO GUINDANI e LUCA BUONAGUIDI per presentare il progetto FREEDOM dedicato alle sottoculture in Italia
SALA MACCHINE dalle ore 19:00 “POPSCENE” dj's MR ART CLUSO' (Beat Boat Crew) + STEREO SILVA (Ravenna)
Visual Art & Madchester a cura di Stefano'DEDO'Panzera (I.DEPT)
Nello specifico, che cosa racconterà questo festival?
Dalla mostra “Freedom” ad esempio che è una anteprima assoluta che racconterà con fotografie ogni sottocultura (punk, mods, emo, indie e molto altro), a Oderso Rubini che presenterà il libro “The Great Complotto”, per raccontare l’incredibile esperienza della Pordenone sulla fine degli anni Settanta, una delle più importanti realtà della storia del punk italiano. Parliamo di una esperienza dove un gruppo di persone avevano coniato un movimento, una moneta e una serie di progetti artistici incredibili, che sono qui raccolti, intervistati e fotografati.
Ci saranno poi proiezioni di film, dibattiti, una mostra con volantini originali dal 1977 al 1993, dove si parlerà di come è stato creato questo archivio e di quanto sia importante mantenere queste testimonianze, che sono storia della musica underground italiana e molto altro ancora.
Pensi che sia quindi un evento legato alla nostalgia o il festival vuole comunque essere un ponte con i ragazzi più giovani?
Per noi è un tavolo di discussione tra generazioni: conoscendo i giovani posso dire che c’è dentro di loro un potenziale incredibile. Mi sento di dire che hanno avuto la sfortuna di avere noi come genitori, invece di vivere una esperienza come la mia: per me scontrarmi con la mia cultura genitoriale è stato facile, c’era sia la connessione con le radici ma anche un nuovo presente, i ragazzi oggi invece hanno genitori che non vogliono invecchiare, che si tatuano, che gli permettono di fare qualsiasi cosa: non c’è nemmeno il gusto di infrangere una regola.
Nel raccontare, invece le sottoculture vogliamo raccontare quel momenti in cui l’adolescenza diventa una cultura a sé. Le esperienze come quelle dell’Inghilterra dove i ragazzi hanno ridato nuovi significati agli oggetti, penso alle spille del punk, penso ai mods che prendevano gli abiti di sartoria italiana e ci indossavano sotto il parka dei marines americani, c’erano rivolte nello stile, persino gli skinhead, raccontati come brutti sporchi e cattivi mentre nel Regno Unito nascono come i primi che si avvicinano agli immigrati dalla Giamaica, ascoltano la loro musica, hanno gli stessi problemi sociali.
Queste sottoculture nascono da tensioni sociali, contro il mainstream. Accade però sempre che la cultura di massa inglobi e attutisca queste nuove spinte e bisogna sempre spostarsi. A noi piacerebbe che si potesse intravedere la scintilla in un giovane che pensa: invece di chiudermi in casa, voglio creare una cultura mia, non mi riconosco nella cultura di famiglia o del mio tempo. È ovviamente solo una utopia, ma è uno stimolo mentale.
Parlando poi direttamente di connessioni con i giovani, abbiamo parlato con la Blow-Up Academy che ha sede sempre a Grisù e si è messa a disposizione una giovanissima regista a cui abbiamo dato carta bianca sul racconto del festival, per creare quello che vuole. Così come sarà presente una crew di giovani writers che saranno impegnati in azioni di live painting per tutti e tre i giorni, avranno a disposizione tavole di legno e vernici, liberi di fare ciò che vorranno.
Possiamo quindi dire che l’idea è il racconto del passato, per ritrovarsi nel presente e tendere una mano verso le future generazioni.
Chiediamo alle persone di abbandonare le proprie abitudini, le solite serate in centro, le discoteche e di partecipare. È tutto gratuito e oltre al programma di eventi avremo il mercatino vintage, alcune piccole etichette discografiche, gli abiti, il cibo e dj set in diversi luoghi, per tutti i tre giorni: è un luogo di incontro.
Noi siamo contro la società dello spettacolo, quelle cose che uccidono la creatività e l’energia, ci piace dire che noi non abbiamo nessun esplosivo ma accendiamo micce, noi dove vediamo micce andiamo e anche realizzare il programma è stato semplicemente un cogliere situazioni esistenti e cucire questo vestito che è questo festival, che per la città di Ferrara è una bellissima esperienza.
MORE INFO:
Subculture Festival si svolgerà dall’1 al 3 di Novembre all’interno di Factory Grisù, in via Mario Poledrelli 21. Tutte le informazioni e i riferimenti si possono trovare nel sito ufficiale.
Oltre al programma inserito nell’articolo saranno presenti:
VINTAGE MARKET : sab.2 e dom.3 novembre dalle ore 11:00 sarà attiva la mostra mercato del vinile usato e da collezione, abiti vintage, libri e info shop. BARBER SALOON : HANGAR dom.3 novembre dalle ore 11 barba e capelli a cura di BARBIERI A MANO LIBERA TWO TONE : azione di live painting con la giovane ciurma COLLETTIVO 0532 DJ'S AROUND FESTIVAL : CHIARA LOUIE (Dark Wave), ELODUB (Boss Sound), KLAUS (Psichedelia/Garage), STEP (Beat/Rock), MARCI LEE (Jazz/Rocksteady) PALESTINE CINEMA DAYS AROUND the WORLD : SALA CONVITTO sab. 2 novembre ore 11:00 proiezione del documentario “Naila and the Uprising” regia Julia Bacha + intervento del regista, scrittore e volontario Franco Ferioli COURT MéTRAGE : realizzazione di un cortometraggio/documentario/clip del Festival a cura di PULLED PORK PRODACTION