Tra le poche certezze italiche dell’estate ritroviamo sicuramente le sagre. Un fine settimana, a volte cicli di weekend, temi generali (spesso un alimento al centro) che sono comunque piccole scuse per riunire le comunità, in particolare i piccoli paesi o le frazioni.
Anche oggi vi raccontiamo di una sagra, anche oggi siamo in una frazione che supera di poco le cinquecento anime (Viconovo) ma c’è una differenza: il tema principale di questo nuovo evento è il podcast.
Ci spiega tutto Nicolò Valandro, già autore del podcast “C’è vita nel grande nulla agricolo?” (di cui avevamo raccontato le gesta in un articolo un paio di anni fa) che con il supporto di Arci Ferrara è l’organizzatore della prima edizione di questo festival.
Ci racconti come nasce il festival?
L’idea nasce già un anno e mezzo fa, pensandoci bene. Nasce essenzialmente dal fatto che io sono un autore di podcast e tra le varie feste, festival, talk e giornate di incontro mi sembrava che mancasse un appuntamento più popolare, dedicato non tanto all’interrogarsi sui podcast quando a portarli in mezzo al pubblico. Un evento dedicato al podcast dal vivo, insomma.
Un evento che sia una festa, uno scoprire cose nuove, condividere un senso di comunità tra chi i podcast li fa e chi li ascolta. E siccome ogni podcast crea una sua piccola community che è come un piccolo villaggio mi piaceva l’idea che si potesse portare una cosa come la “sagra” in questa dimensione. La sagra è quel momento dove nei paesi ci si anima, c’è vita, ci si ritrova e questa sagra del podcast vuole essere il luogo dove chi conosce i podcast li viene a sentire dal vivo e chi non li conosce viene a scoprirli. Un momento libero di condivisione, una due giorni (con in più l’anteprima del venerdì sera) piena di eventi e di cose da scoprire, senza dimenticare la parte dello show dal vivo, che è centrale.
Penso che il live podcast sia importante, anche per esperienze personali è un momento che ho sempre visto come potente. E quindi ho immaginato quanto possa essere bello avere questo momento in cui sette, otto, dieci podcast si riuniscono dal vivo.
Sei il direttore artistico, giusto? Come sei arrivato alla scelta di chi chiamare?
Sono il direttore artistico, ho collaborato con Arci Ferrara per la parte di progettazione e con Federica Carioli per la parte grafica. La lineup l’avevo in mente già un anno e mezzo fa: i nomi erano già definiti, volevo creare un evento con atmosfere un pò surreali.
La parte interessante del programma è che pur essendo dedicato ai podcast estende il suo programma a diversi eventi: già la prima serata si apre con la Banda di Cona (la cui storia abbiamo raccontato qui), così come a fine serata c’è l’Oltretombola, un formato già portato in giro per i circoli di Ferrara, una specie di tombola con una sorta di smorfia in formato audio molto divertente. Il tutto per poi chiudere con una specie di mini concerto dal vivo che si chiama Balera Perduta.
Per quanto riguarda la domenica, è prevista una particolare escursione sull’imbarcazione Nena, dove faremo un live podcast dal vivo sul battello andando a recuperare il racconto delle tradizioni, dalle nostre locali a quelle del Sud America. Ci sarà poi un workshop, una sorta di bricolage, partendo un pò da alcune nozioni di progettazione grafica si andranno a creare delle cover alternative per podcast già conosciuti o anche nuovi. È un programma diversificato, mi interessava costruire un percorso di eventi che diano un pò quella sensazione di paese, di giocare un pò con l’immaginario tipico delle sagre, con il baracchino che fa da mangiare, tutte cose che in effetti ci saranno.
Per assurdo non abbiamo ancora parlato del cuore della sagra, ovvero i podcast. Cosa ci consigli?
Partiamo dal sabato: Bouquet of Madness è forse uno dei podcast dal vivo più seguiti, hanno un pò battezzato la scena italiana del live podcast. Sempre il sabato c’è Direful Tales, un podcast narrativo dalla costruzione quasi lirica che porta i temi della giornata ad essere in un certo senso vicina al mondo crime ma tutti con una voce originale e che si andranno a combinare nel live set di mezzanotte.
Poi sono particolarmente felice della presenza di Jonathan Zenti, che possiamo considerare il padrino della produzione audio in Italia e che presenta “Totale”, uno dei migliori podcast del 2024 senza dubbi, in uno spettacolo dal vivo insieme a Omj podcast.
L’altro appuntamento che consiglio a tutti è forse la proposta più sconosciuta tra quelle che abbiamo portato, ma che considero un podcast incredibile, forse uno dei miei preferiti del 2024, ovvero “Case da ricchi”.
Case da ricchi è una fiction, un radiodramma, creato sulla falsariga dei reality americani, una specie di Real Time che però ha una piega talmente surreale che considero un capolavoro della comicità e avremo ben sei elementi a portare sul palco la follia di questo progetto.
Aggiungiamo, perché annunciati poco dopo la nostra intervista a Nicolò, la presenza di Francesca Zanni, autrice di “Rumore”, impattante ricostruzione del caso Aldrovandi (ne avevamo parlato qui) insieme a Andrea De Cesco, che dirige la Chora Academy e scrive “Questioni d’orecchio”, seguitissima newsletter che parla di podcast e audiolibri.
Questo fine settimana, insomma, c’è qualcosa di nuovo, poco fuori Ferrara. Chi ha voglia di scoprire dal vivo storie surreali, podcast in battello e molte altre storie?
INFO
Il festival di svolgerà nel tendone della Pro Loco di Viconovo, in via Bertolda 11.
Il sito con la possibilità di iscriversi ad alcuni eventi tramite Eventbrite
La pagina Instagram dell’evento