Senza le api e gli insetti impollinatori la metà della biodiversità presente oggi in natura non esisterebbe. Quante volte ci è capitato di sentire questa frase? È un tema molto complesso, che però non affronteremo oggi, anche se comunque parliamo di api, o meglio di apicoltori, i quali si occupano di “accudire” questi insetti. Quante persone conosci con questa passione? Ebbene, solo a Ferrara esistono quasi 80 appassionati che nel tempo libero allevano api. Oggi vi raccontiamo la storia dell’Associazione Apicoltori Estensi, dalle parole del Presidente Nicola Tosi, che abbiamo incontrato.
Classe 1984, architetto, poi un master in Ingegneria, Nicola ha lavorato per un po’ nell’ambito ma nel 2016 ha aperto la sua azienda agricola e ci si è appassionato, complice l’insegnamento del nonno agricoltore e l’aiuto di suo padre da poco in pensione: “Da quando abbiamo preso in mano l’azienda è rinato, ha trovato un nuovo stimolo. È stata una scelta importante che ha condizionato la vita della mia famiglia, nel bene e nel male. La passione per l’apicoltura però nasce da ragazzino: invece di andare a staccare le pere, andavo a dare una mano all’apicoltore, così ho iniziato ad imparare i primi rudimenti. Negli anni è diventato un piccolo hobby, poi, quando ho aperto la mia azienda agricola la curva si è impennata e mi sono dedicato totalmente all’apicoltura. La conoscenza ce l’avevo già, quindi si trattava semplicemente di comprare i materiali.”
Partiamo dall’inizio, quando e come nasce l’Associazione?
Siamo nati nel 2020 con il solo scopo di diffondere l’apicoltura come materia e per sensibilizzare riguardo a questo tema. Tutto parte dall’idea dei 5 soci fondatori: io, Nicola Tosi, Elisa Sandoli, Alberto Malagutti, Irene Malaguti e Fabrizio Leonardi. Alla fine del 2023 in consiglio si sono poi aggiunti Edwart Kulli, Andrea Zimelli e Luigi Toschi. La nascita dell’Associazione Apicoltori Estensi è arrivata dopo un percorso di tre, quattro anni tra chiacchiere e incontri con varie associazioni, poi nel 2019 abbiamo fatto sul serio. Non esisteva un’associazione a Ferrara su questo tema da circa venticinque anni, quella che c’era si era fusa con Ravenna, che però è dedicata molto più ai professionisti. I professionisti non hanno bisogno di un’associazione, ma di vendere il miele che producono. Quello che mancava era un’associazione nel territorio che si occupasse di assistere gli apicoltori hobbisti, perché tra di noi solo in tre lo facciamo per lavoro. Ovviamente all’inizio siamo stati sfortunati perché nel 2020 è arrivata la pandemia, organizzavamo incontri online, ma eravamo pochi. Abbiamo cominciato a lavorare sul serio solo nel 2022, quando le restrizioni sono finite.
Quali motivazioni vi hanno spinto?
Confronto professionale prima di tutto. Le api si influenzano molto le une con le altre volando sui fiori e attaccandosi malattie. Un controllo territoriale e la collaborazione fra apicoltori diventa fondamentale per aiutarle. Per fare questo c’era bisogno di un riferimento per tutti, qualcosa di superiore al passaparola, che potesse unire i fili. In più, ci faceva piacere organizzare corsi e serate per trasmettere la nostra passione. Siamo partiti semplicemente come Associazione di collaborazione tra professionisti, poi hanno incominciato ad interessarsi tanti non professionisti ed ecco che è nata l’Associazione Apicoltori Estensi.
Da quel momento come vi siete fatti conoscere?
Abbiamo partecipato con un banchetto al Buskers Festival, abbiamo organizzato laboratori con i bambini e regalato campioncini del miele dei soci. Abbiamo anche partecipato insieme a Coop al Ferrara Food Festival, in occasione dei 30 anni del Centro Commerciale “Il Castello”. Infine, abbiamo collaborato ad un progetto con le mele Pink Lady, per cui ci siamo occupati di valorizzare il ruolo dell’ape nell’impollinazione delle mele. Non ci proponiamo mai e ci concentriamo di più sui nostri soci, ma non ci tiriamo indietro se arrivano proposte.
Quanti sono e chi sono i vostri soci? Perché un appassionato dovrebbe iscriversi?
Abbiamo circa 80 soci, quasi tutti abitanti in provincia di Ferrara, che fanno i lavori più disparati: geometra, agricoltore, impiegato, insegnante… Diventare socio assicura innanzitutto l’assistenza tecnica, perché tante persone si affacciano al mondo dell’apicoltura senza conoscere nulla e noi possiamo offrire un corso base. Quest’anno è partito a novembre e si terrà fino ad aprile. Il corso è soprattutto pratico, grazie all’apiario didattico che gestiamo in collaborazione con l’Istituto Tecnico Vergani-Navarra a Malborghetto. In questo apiario teniamo i corsi per i nostri soci e all’occorrenza organizziamo anche corsi per gli alunni dell’Istituto Navarra, ma non solo. Teniamo laboratori anche per i ragazzi delle scuole primarie e secondarie, sempre su richiesta ovviamente.
Laboratori che tenete voi personalmente.
Di solito siamo noi soci fondatori ad occuparcene, in base alle nostre disponibilità. Luigi è il più grande fra di noi, ed essendo in pensione e molto bravo con i bambini, quando ci sono classi della scuola primaria mandiamo lui, invece magari con i ragazzi del Navarra vado io. Alla parte attiva della promozione e formazione cerchiamo di dedicarci noi sette ma siamo aperti anche all’aiuto dei soci se qualcuno dovesse proporsi.
Quali altri scopi ha l’associazione oltre alla formazione?
Ad esempio aiutiamo i soci nell’acquisto degli “attrezzi del mestiere” formando gruppi d’acquisto collettivi cercando di ridurre il prezzo. Oltre a ciò abbiamo accordi con diverse aziende per cui i nostri soci possono godere di scontistiche riservate. Abbiamo convenzioni con i laboratori di ricerca che si occupano di analisi sensoriali, o di analisi chimiche sul miele per tener sotto controllo la qualità del prodotto di ogni nostro socio. In primavera, il sabato e la domenica mattina organizziamo lezioni presso l’apiario didattico, oppure conferenze: a seconda delle necessità dei nostri soci vengono proposte tematiche e cerchiamo il relatore più affidabile e preparato per parlarne. A volte sono in presenza presso la nostra sede, al Fienile di Baura: siamo ospiti della Casa Famiglia per ragazzi disabili gestita dalla Cooperativa Sociale Integrazione Lavoro. Cerchiamo di aiutarci a vicenda, loro ci mettono sempre a disposizione i loro spazi e noi organizziamo spesso cene con i soci presso il loro ristorante.
Come si sostiene l’associazione?
Abbiamo deciso di non chiedere finanziamenti a nessuno a parte la tessera associativa annuale di 30€, una cifra che nell’arco di un anno risulta davvero irrisoria, in modo che una persona interessata all’apicoltura, ma che non è apicoltore, possa avvicinarsi facilmente alla nostra realtà. Anche il corso base, e tutti i servizi che offriamo, sono completamente gratuiti. Collaboriamo anche con i Comuni e con i Vigili del Fuoco, soprattutto in primavera, quando ci chiamano per il servizio di recupero sciami. In quel caso, ad esempio, chiediamo un’offerta libera, solo per riconoscere l’aiuto del nostro socio.
Progetti futuri?
Ci piacerebbe farci conoscere non soltanto agli apicoltori, ma anche a persone che hanno a cuore la salvaguardia dell’ambiente. Personalmente mi piacerebbe realizzare nei prossimi anni la fiera dell’apicoltura a Ferrara, dedicata ai consumatori, ma soprattutto agli apicoltori, mettendo quindi al centro la cultura del miele.