Il verde urbano si conferma il punto nodale del nuovo progetto dell’associazione Ilturco, ossia Interno Verde Mag. Un’idea che frullava già da qualche tempo nelle menti degli organizzatori dell’omonimo festival Interno Verde (tra cui Licia Vignotto, Giulia Nascimbeni, Riccardo Gemmo, che saranno affiancati da Stefania Andreotti per questo progetto editoriale sul piano della consulenza giornalistica). Il progetto è promosso dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito della formazione e dell’aggregazione delle nuove generazioni. Il desiderio è quello di creare un movimento generativo che condivida la stessa sensibilità ambientale, nonché diffondere consapevolezza e allinearsi a una necessità comune di ritrovare una connessione (un po’ persa) con la natura, domandarsi quali e in che forma possano essere i possibili ritorni nella e della natura.
Dietro l’idea del magazine c’è la necessità di attuare un’azione concreta per rispondere ad alcune esigenze riscontrate nel tempo. Il lancio è previsto ovviamente per il 21 marzo, primo giorno di primavera e per il momento, sarà solo online. Racconta Licia: “Dal 2016 abbiamo avviato a Ferrara il festival Interno Verde, con il tempo esteso altresì in altre città come Parma, Mantova, Piacenza. In questi anni, si è creata una bella community che ci segue e che si appassiona ai temi che portiamo avanti, inerenti al verde urbano/giardini privati/parchi pubblici e tutto ciò che è natura in città. Solitamente la relazione con le persone avviene durante lo svolgimento del festival ed è un peccato, in quanto la community nel tempo affezionata a Interno Verde si è sempre dimostrata attenta alle tematiche proposte. Quindi abbiamo pensato che sarebbe bello proporre dei contenuti anche durante il resto dell’anno. A tale desiderio si aggiunge la collaborazione, consolidata nel tempo, con varie università, nello specifico con il Tecnopolo di Ferrara e di Parma, oppure con la Cattolica a Piacenza, ossia istituzioni che fanno ricerca e progettano soluzioni per la sostenibilità ambientale. Con esse solitamente organizziamo presentazioni di progetti: per loro si declina come Terza missione (proposito divulgativo), mentre per noi è un bel modo per veicolare al nostro pubblico argomenti di spessore più scientifico.”
“Il magazine – prosegue Licia – ci è sembrato il linguaggio giusto per proporre contenuti sia testuali sia più visivi (fotografie e illustrazioni) e raccontare ciò che succede sul territorio estense, ma anche su quello italiano. La questione dell’ambiente e della sostenibilità è giustamente sempre più presente nel dibattito attuale, ci piacerebbe dare il nostro contributo sulla questione del verde urbano, che in fin dei conti è ciò di cui già ci occupiamo. Per quello che riguarda gli argomenti e le storie che riguardano Ferrara, verranno pubblicati anche sulle pagine di FILO Magazine, in un’apposita sezione!”
“Siamo convinti, che oggi più che mai, sia importante sentirsi bene nell’ambiente in cui si vive, cercare una forma di benessere che non passi solamente per il piano materiale, ma che includa l’habitat, l’ecosistema e cercheremo di proporre soluzioni o idee che possano contribuire a un miglioramento generale”, aggiunge Stefania.
Per passare dal livello concettuale a quello più concreto è stata lanciata una call per raccogliere firme under 35 (“giovani menti da coltivare, capaci di agire sul cambiamento”), in vari ambiti -scrittura, fotografia, illustrazione – che è stata molto partecipata (quasi 200 le candidature arrivate). Parallelamente, gli organizzatori hanno avviato una serie di corsi di comunicazione base – scrittura di articoli, gestione dei social, fotografia per il web – allo scopo di trasferire delle nozioni, anche pratiche, nonché condividere ciò che è e sarà la visione editoriale di Interno Verde Mag. Scrivere è come curare una pianta, bisogna imparare a farlo, ci spiega Stefania.
La struttura della rivista prevede lo sviluppo di quattro principali filoni: il verde urbano dei privati, ossia giardini o orti dei singoli, persone che nella loro esperienza hanno sperimentato qualcosa di nuovo e diverso; il verde urbano nell’ambito pubblico, ossia cosa fa di significativo l’amministrazione per i cittadini, in poche parole, le buone pratiche; il verde delle aziende, ossia progetti nell’ambito del verde urbano finanziate e sostenute dalle aziende private, ma anche interni alle aziende stesse; il verde urbano nell’ambito del terzo settore, ossia le associazioni.
In ambito privato, possiamo valutare l’esempio di una persona che si compra l’alveare da tenere nel suo giardino (oppure sul terrazzo) per avere miele autoprodotto, tuttavia l’aspetto fondamentale è che ciò facilita l’impollinazione; nell’ambito pubblico un bell’esempio da raccontare è il recente rifacimento del parco di Palazzo Te a Mantova: 70mila metri quadri di verde, con aule didattiche all’aperto, tavoli con prese usb e tante aree dedicato al gioco, allo studio e alla socializzazione.
Sul versante aziendale si potrebbe citare Kilometroverdeparma, un progetto che ha coinvolto varie imprese collocate lungo l’autostrada, in corrispondenza della quale sono stati piantati nuovi alberi, che oltre ad assorbire CO2 isolano anche parzialmente dal rumore. Infine, per il terzo settore, visto che siamo a Ferrara si può nominare Galeorto, ovvero l’orto della Casa Circondariale, aperto per la prima volta al pubblico nel 2018 per Interno Verde, realizzato da varie cooperative e associazioni che si impegnano insieme per dare un’opportunità educativa alle persone detenute.
Il fatto che il magazine Interno Verde nasca a Ferrara non è casuale, così come il festival stesso. Licia racconta: “Ci siamo resi conto, soprattutto lavorando in altre città, che Ferrara sia diversa da altri luoghi (rimanendo nel contesto delle città di media grandezza), chi vive qui pensa che altrove sia simile, mentre non è sempre così. Abbiamo un patrimonio verde straordinario e invidiabile: dentro e fuori dalle mura, ma pure lo stesso l’arcipelago dei giardini privati, quasi nessuna città, per lo meno della Pianura Padana, ha questo patrimonio. Il fatto che il festival sia nato e che sia cresciuto a Ferrara (come per il magazine) è significativo e ci piacerebbe che Ferrara riconoscesse sempre di più questo suo valore, anche in termini di responsabilità e di conservazione, può essere un buon esempio per gli altri. Riteniamo che sia fondamentale tenere sempre a mente che più natura abbiamo in città, meglio stiamo tutti. Una città meno cementificata è a beneficio di tutta la popolazione.”
“Attualmente siamo in una fase di semina – spiega Stefania. – Difatti, abbiamo scandito l’attuale percorso di ideazione e programmazione come se fosse un processo biologico, botanico. Pertanto, in questa prima fase (di semina) abbiamo selezionato e formato il futuro gruppo redazionale, abbiamo messo le basi per la crescita di una nuova pianta, che speriamo sia resistente e libera. Non ci resta che aspettare che germogli e vedere i suoi frutti!”
Per concludere, ricordiamo che si è appena chiusa la selezione per la seconda edizione del concorso di illustrazione di Interno Verde Design. L’esito della selezione sarà una mostra dal tema “Botanica fantastica”, che inaugurerà il 1 marzo al Palazzo del Governatore di Parma, e diventerà parte della più ampia esposizione “Impronte. Noi e le piante”.
INFO
Per saperne di più e rimanere aggiornati sulle pubblicazioni di Interno Verde Mag il sito di riferimento è https://mag.internoverde.it/