Gli anni passano anche per noi millenials, e lo capiamo quando un amico ci invita alla festa “i 40 anni della Creperia“. Proprio così, la Creperie di via del Turco 13 – quella che da sempre chiamiamo Creperia, con una A un po’ troppo italiana -, compie quarant’anni. A pochi passi da lei, tutto è cambiato nel frattempo; dalla piazzetta, con le distese dei bar, al vecchio cinema. Ma lei no. Le sue piastrelle gialle come il sole, i tubi, gli specchi, gli sgabelli. Una piccola ma importante certezza nel cuore del centro città, nascosta con eleganza tra le due piante all’ingresso; anche quelle lì da sempre.
Una cosa in realtà è cambiata in questi quarant’anni: da ventuno – quasi precisi – la Creperie è di Sara. Quella ragazza giovanissima dal sorriso dolce che stendeva veloce l’impasto sulle piastre, sotto l’occhio vigile della precedente proprietà, ha scommesso su questo locale per portarne avanti la storia con le sue forze. Sara, a sua volta, è cambiata davvero poco, e dimostra ancora 26 anni: forse il tempo si ferma in questo angolo di Ferrara profumato di crema e cioccolato.
“Sono capitata qui a 25 o 26 anni. Stavo cercando un lavoro in città – racconta Sara mentre scava veloce con la spatola nel barattolo della Nutella -. Aiutavo mia mamma che aveva un bar al mare e cercavo qualcosa di inerente. Sono capitata per caso all’inizio di via del Turco. Ho visto spuntare la tenda della Creperie e sono entrata a chiedere. La titolare stava proprio cercando qualcuno che potesse darle una mano, e ho iniziato subito’. I tavolini sono pieni, mentre chiacchieriamo. Da un lato un gruppo di ragazzi, dall’altro una coppia di signori: la Creperie non ha mai avuto età, in effetti. “Abbiamo clienti di terza generazione ormai – continua Sara – nonni che portano i nipotini, neo mamme che ricordo da bambine: una bellissima soddisfazione!”.
Non è un lusso per tutte le città, quello di avere una Creperia. Non un pub che fa le crêpes, una
vera e propria Creperia, di quelle che sanno la differenza tra crêpes e galettes. Diciamolo una volta per tutte: la crêpe farcita di dolcezza è la pace dei sensi, ma una galette un po’ croccantina dal ripieno salato è altrettanto appagante. Le famose crêpes salate della nostra Creperie – e possiamo vantarcene – sono una perfetta riproduzione delle galettes bretoni, con quell’aroma
inconfondibile di grano saraceno, fragranti e morbide allo stesso tempo. “L’ex titolare e la sua socia andarono proprio in Bretagna a fare qualche ricerca prima di aprire – racconta Sara -. Non so da dove venisse la ricetta, ma è sempre stata così buona e apprezzata che non l’ho mai cambiata. L’impasto è esattamente uguale a quello che mi insegnò a fare la mia ex titolare. È stata lei ad insegnarmi tutto, dalle crêpes alla chiusura di cassa!”.
E sempre lei ha capito che Sara sarebbe stata la persona giusta alla quale passare la sua attività.
“Le cose vanno fatte bene, con passione: non ha senso fare dei cambiamenti per forza, per
principio”, e con queste premesse, Sara è una garanzia: “Ho scelto di garantire le consegne a
domicilio, ancora prima del Covid, perché sono stati proprio i miei clienti a chiedermelo; e ho
aggiunto l’impatto senza glutine e lattosio, altra vera necessità. Quando mi è capitato di accennare con qualcuno che avrei voluto rinnovare un po’ il locale, però, mi sono sentita rispondere che le piastrelle gialle sarebbero dovute restare, che il tubo aspiratore fosse un segno distintivo, che ormai questo fosse il volto della nostra Creperie; ho voluto ascoltare i miei clienti e mantenere tutto com’è sempre stato”.
Le persone vanno e vengono, ma tutti, prima di andare via, vengono a salutare Sara che ricambia con un sorriso sincero. “Venite vero alla festa di venerdì? Riuscite a fare un passaggio? Iniziamo alle 21!”, nella ricetta perfetta della Creperie, uno degli ingredienti di valore è sicuramente l’accoglienza di Sara, quella di un’amica. “Spero che ci sia tanta gente venerdì, ci tengo molto. Non è solo la festa della Creperie: è la festa di chi la sostiene da quarant’anni. Non esisteremmo senza clienti! Per questo vogliamo offrire un buffet, qualcosa da bere e la musica di Poltronieri; per festeggiare in compagnia”.
Sarà la festa di chi si teneva qualche euro dalla paghetta per una crêpe pomeridiana con gli amici; di chi, uscendo da teatro, si ‘faceva una crêpe’ prima di tornare a casa; di quelle generazioni che tornano sempre; di chi legge tutti i gusti e poi prende sempre lo stesso. E
non si può mancare ad una festa così. La nostra chiacchierata prosegue mentre i volti cambiano, seduti ai tavolini esterni. Ci si gode questo caldo innaturale ancora per un poco; ma ci si dimentica quanto sia strano quando si sta bene. Ma in tutti questi anni, possiamo dirlo che la crêpe alla Nutella sia la più popolare in assoluto? “Eh sì, il primato resta alla Nutella, ma con tutte le sue varianti. Banane, riso soffiato, anche misto Nutella e crema”. Sul salato invece la gara è aperta, anche se il salmone sembra essere tra gli ingredienti preferiti. Ma gli abbinamenti più strani? Sara mi racconta di una crêpe salmone e cioccolato bianco; mangiata davvero, in loco. Dice che ha persino avuto la tentazione di provarla, perché non si sa mai, ma ancora non ce l’ha fatta. A volte sono proprio i clienti a suggerire le farciture migliori – forse non salmone e cioccolato bianco, ma bisognerebbe comunque provarla prima di giudicare.
Venerdì 3 novembre non sarà l’occasione giusta per provare gusti strani, ma per bere qualcosa in compagnia di Sara e delle persone che ha saputo affezionare. Ci vedremo qui davanti alle ore 21, dunque, e tra un boccone e l’altro, un bicchiere e l’altro, e una canzone di Poltro, ci si racconteranno i migliori aneddoti di questi quarant’anni. Comincio io: la mia mamma, grande affezionata della Creperie, ordina da sempre la stessa crêpe assieme ad un ‘infuso con le correnti calde e fredde’ – in questi termini -; e Sara, con grande pazienza e un sorriso, le mette un bicchiere di infuso in microonde per qualche secondo prima di consegnarglielo. Come non amare questo posto?
INFO
Maggiori informazioni per l’evento del 03 novembre: qui
Tutte le foto presenti nell’articolo sono prese della pagina Facebook La Creperie
1 commento
Ricordando i 40 anni della Crêperie che Sara con passione ha portato e sta portando avanti non sarebbe inopportuno menzionare anche Roberta simpatica, tagliente e cordiale dipendente che con Sara si alterna agli orari, la gestione degli ordini e dei clienti in quella fucina di delizie e buon tempo che è, mi ripeto, la Crêperie!!! W Sarà W Roberta evviva le Crêpes !