A Ferrara si racconta molto come negli ultimi anni vi sia un ritorno dei set cinematografici in città: una rinnovata spinta promozionale per tornare quella Ferrara soggetto vivente di grandi film del passato, a partire da “La lunga notte del 43” che ne racconta una delle ore più buie.
Essere un set è importante per il territorio, ma essere incubatore di nuove realtà può essere un traino ancora più forte, perché permette di fare lavorare registi, attori, sceneggiatori, maestranze, e dare impulso economico e imprenditoriale alla città. Così, per fortunata coincidenza, dopo avere raccontato Lyda Patitucci, regista ferrarese appena arrivata al primo lungometraggio ci spostiamo su un progetto attivo da qualche anno, ancora più giovane: DestinationFilm.
Cofondato da Alessandro Rocca e Martina Mele, il progetto nasce in provincia di Ferrara nel comune di Fiscaglia, e si snoda lungo diversi rami, dal videoclip allo spot e soprattutto ai corti. Diverse opere, come “Agosto in pelliccia” stanno ottenendo importanti risultati e sono il simbolo di chi ha voglia di crescere.
Per capire la storia di DestinationFilm, abbiamo parlato con Alessandro Rocca.
“DestinationFilm è stata fondata nel 2018 da me e Martina Mele ed è una associazione con cui cerchiamo di portare avanti i nostri progetti in ambito cinematografico, da poco con una parte di produzione teatrale in parallelo, curata da Roberta Pazi all’interno del Laboratorio Aperto Ferrara – spiega Alessandro -. Lavoriamo con diversi enti e la collaborazione più importante è quella con il Comune di Fiscaglia, che fin da quando siamo nati ci ha sempre sostenuto in ogni progetto con un costante sostegno economico, necessario a supportare i progetti sempre più ambiziosi che abbiamo messo in campo.
Allo stesso tempo, a livello territoriale ci interessa molto coinvolgere persone giovani: io sono cresciuto a Fiscaglia, è un paesino molto povero in termini di attività culturali legate al cinema e il fatto di avere questa associazione e l’opportunità di coinvolgere persone mi fa molto piacere.”
Guardando indietro a questi cinque anni, sicuramente il cortometraggio più di spicco realizzato da DestinationFilm è Agosto in pelliccia, uscito nel 2022 e attualmente in promozione. È stato selezionato per il Popcorn Film Festival, festival del corto a Porto Santo Stefano, solo l’ultima di diverse soddisfazioni tra cui il premio per la Miglior Regia a Visioni Italiane (un Festival degli esordi dedicato ai corti), fino alla selezione al festival In the palace in Bulgaria, che è stato un passo importante per entrare nel circuito di quei festival qualificati che fanno accedere, in caso di vittoria, alle successive selezioni per gli Oscar. E ancora: premio come Migliore Corto Queer e Premio del pubblico al River Film Festival di Padova.
Come organizzate ruoli e produzione per i singoli lavori?
“Siamo abbastanza indipendenti all’interno dell’associazione: sia io che Martina facciamo un cinema molto autoriale, ci scriviamo le sceneggiature e poi facciamo la regia personalmente, tutto il processo creativo è molto personale. Per esempio Martina ha girato in primavera un cortometraggio sull’emancipazione femminile, mentre SANSDIEU sarà il mio prossimo corto ora in fase di postproduzione e si inserirà nuovamente nella categoria queer. Il nostro ruolo all’interno dell’associazione è quello di lavorare a idea e regia, per poi cercare collaboratori per il progetto.”
Osservando i vostri lavori si nota come siate molto eterogenei: avete lavorato a videoclip su commissione e cortometraggi esplorando i vari ruoli di produzione, scenografia e fotografia spesso scambiandovi di posto.
“Oltre ai cortometraggi lavoriamo come film-makers e realizziamo videoclip musicali: ora stiamo lavorando, Martina come scenografa e io come direttore della fotografia, per un videoclip piuttosto importante per una produzione musicale con Borotalco tv. A breve collaboreremo con Carlo Zannetti, musicista molto particolare che ci ha commissionato un cortometraggio, in questo caso con la regia di Roberta Pazi, dove parleremo di musica e di una fobia un pò sconosciuta, la nikefobia, cioè la paura di vincere. Un progetto che sarà interamente girato a Ferrara e che valorizzerà molto il territorio, utilizzato per molti set in esterna nei suoi luoghi più iconici. Per il futuro ci stiamo spostando verso progetti che guardano anche allo spot pubblicitario, in particolare al mondo della moda.”
Il… destino di DestinationFilm non punta quindi strettamente verso i lungometraggi, ma ad esplorare ad ampio spettro tutto quello che è il mondo video.
“Esatto: a livello di ruoli io sono molto appassionato a quelli di regista e direttore della fotografia, Martina è più legata a regia e sceneggiatura, in qualche modo ci interscambiamo, cerchiamo di metterci al servizio della creatività con strumenti diversi.”
Come nascono i vostri lavori a livello di scrittura?
“In un primo momento facevo video perché mi piace raccontare storie, ora è una necessità. Mi accorgo che da Agosto in pelliccia in poi, compreso il prossimo SANSDIEU, il cinema è una sorta di confessionale dove io vivo i miei segreti e lui in cambio mi dà la possibilità di esprimerli in una maniera che altre forme d’arte non mi consentono. Allo stesso tempo a livello personale è un lavoro abbastanza masochista, sono storie personali, che scavano in fondo… non so quanto le soddisfazioni che arrivano possano in qualche modo ripagare quella sofferenza interiore. Alla fine in qualche modo sono e siamo molto attratti da questo scavare. Generalmente quando una storia ti viene da dentro lo senti proprio, mentre succede che quando il regista sta lavorando su commissione risulta tutto un pò più freddo.”
Il futuro è fare di DestinationFilm un vero e proprio lavoro a tempo pieno?
“Sicuramente è molto difficile emergere e crescere. Nelle grandi città ci sono meno ostacoli, ma nei paesi più piccoli le mentalità sono più ristrette, ci sono molte chiusure e una sorta di freno. E succedono cose strane: fai un corto, hai un riverbero abbastanza ampio nel circuito, viene visto, recensito, mostrato nei festival. Ci sono i premi e le candidature: nonostante questo a livello locale c’è una sensazione di diffidenza e non me la so spiegare. Il posto in cui lavori a volte non ti porta soddisfazioni o supporto come ti aspetti, nonostante ci siano eccezioni, come il già citato Comune di Fiscaglia o Arci Ferrara che ha sostenuto il crowdfounding per questo ultimo cortometraggio. L’obiettivo finale sarebbe quello di trasformare l’associazione in casa di produzione per partecipare a bandi più grandi.
Ora siamo impegnati con la postproduzione di SANSDIEU, secondo di una trilogia che approfondisce il conflitto a due, parallelamente Martina sta scrivendo un mockumentary (un falso documentario ndr). Poi, per quanto mi riguarda sarà il momento di passare al primo lungometraggio.
MORE INFO
Pagina Facebook di DestinationFilm