È una estate piena di suggestioni a livello musicale, a Ferrara e dintorni (hai letto la nostra guida vero?) e in questo labirinto di proposte è difficile scegliere. Soprattutto è difficile scegliere dove investire il proprio tempo e i propri soldi, in un’epoca dominata da biglietti sempre più costosi, anche a causa del crollo del mercato fisico della musica. Gli artisti vivono di live, in sostanza, e non c’è niente di male in questo.
Ma poi ci sono sere diverse, come la prima di Ferrara sotto le Stelle fuori dalla città, per una sera speciale nella cornice di piazza Garibaldi ad Argenta. Ecco cinque motivi per cui, in questo martedì sera, consigliamo di prendere l’auto e scoprire questo artista ormai nemmeno più emergente.
1. Intanto è gratis.
E come si diceva nella premessa: se è vero il caro biglietti, è altrettanto vero che ogni tanto capita la possibilità di scoprire un artista in maniera completamente gratuita. L’occasione è quella della Giornata Internazionale del Rifugiato, con un concerto promosso da CIDAS in collaborazione con il Comune di Argenta. Per cui, cediamo per una volta alla banale voglia di vedere e rivedere solamente artisti noti e di spessore e cediamo alla libera curiosità di aprire orecchie e cervello ad una proposta diversa, no? In più, per la prima volta lo storico festival di Ferrara Sotto le Stelle esce dalla città.
2. Giovanni Truppi scrive canzoni, e pure bene.
Attivo da una decina abbondante d’anni, originario di Napoli e poi trasferitosi a Roma, Giovanni Truppi arriva quest’anno al quinto disco con “Infinite possibilità per essere finiti” che è quasi un concept album di autoanalisi, sulla fragilità della vita di tutti i giorni nelle scelte, nel modo di guardare alla realtà e alla propria condizione. Il tutto senza dimenticare una grande facilità di scrittura: il singolo di lancio “La felicità” si canticchia leggera come una piccola hit estiva, quando nasconde tutto il senso del passare del tempo, mentre tutto accade, mentre tutto passa.
3. Magari non lo ricordi, ma lo scorso anno era a Sanremo.
“E anche se a volte litighiamo solo per la paura di metterci a letto
“tuo padre, mia madre, lucia”
Lo so che per quello che vogliamo fare noi un per cento è amore
E tutto il resto è stringere i denti”
Per noi che cerchiamo di scrivere di musica in maniera più profonda di un banale ragionamento “vendite/follower/successo” non è necessariamente un valore, ma tanto per lanciare una pietra in direzione dell’unico spettacolo trasversale che unisce il paese, Giovanni Truppi lo scorso anno era tra gli artisti in gara a Sanremo. Con un brano molto suo, molto intenso, che parla d’amore ma che si divincola dalla forma canzone di tanto in tanto scivolando nel parlato come nella citazione segnalata poco sopra e ci fa scoprire qualcosa: che non è necessario cantare a squarciagola per farci battere forte il cuore.
4. Truppi ha la rara capacità di farti sorridere, mentre ti ferisce dentro.
Sarà un caso, ma è da pochi giorni uscita la seconda serie di Zerocalcare per Netflix “Questo mondo non mi renderà cattivo” e vivendo negli stessi giorni l’ascolto dell’ultimo disco di Giovanni Truppi e la serie, viene difficile non pensare a certe affinità.
In primis la voglia di sperimentare con il linguaggio (per il fumettista) e la forma canzone (per il cantante) ma anche e soprattutto per la capacità, rara ed estrema in entrambi, di raccontare la realtà quotidiana facendo prima sorridere e poi, spesso, facendosi vergognare di averlo fatto.
5. È pop, accessibile, di qualità.
Quando si esce un attimo dalla selva di artisti da classifica, da singoli, da balletti, da canticchiare, appare sempre nello sguardo di chi ascolta il leggero sdegno, il sottile incurvamento sul labbro, con un sottotesto grande come una casa: “se non mi piace entro sessanta secondi, non mi piace e non lo ascolto”. Perché fatichiamo ad aprire la mente, lo sguardo, le orecchie, perché preferiamo per natura seguire la coda della nostra nostalgia, del passato e della sicurezza della celebrità: se sono famosi, se sono grandi, se suonano nei palazzetti, se fanno sold out. Invece ci sono momenti perfetti per godere di altri artisti: Giovanni Truppi, ad esempio, ha probabilmente pubblicato da poco il suo miglior disco, uno di quelli che saranno a fine anno nelle classifiche (delle redazioni, non di vendite) degli album italiani, è nel pieno della maturità e non è per niente ostico. Magari, si, ti prende a schiaffi ma tu non te ne accorgi, perché ti stai agitando sottopalco, in una sera estiva e ti stai divertendo.
“E ora capisco di più perché i grandi
Sono così arrabbiati con i ragazzi
Tanto che non gli dicono mai com’è che va veramente
Che il trucco c’è ed è non essere in giro quand’è l’uscita di scuola
Basta soltanto questo
Perché soltanto così puoi pensare che intanto il tempo non passa
Anche se passa lo stesso”
INFO:
Giovanni Truppi, Piazza Garibaldi, Argenta
Martedì 20 giugno, ingresso gratuito.
Sito web di Ferrara Sotto le Stelle
P.S.
Motivo n. 6: la copertina del disco è stata concepita dall’artista Aldo Giannotti e realizzata liberamente dal pubblico al Mambo di Bologna, durante una serie di giornate dove era possibile creare l’artwork in maniera collettiva. Un bellissimo progetto, con un bellissimo risultato.
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