Appena varco la soglia della boutique I fiori di Alma, aperto da poco all’angolo tra via della Luna e piazza della Repubblica, vengo rapita da un meraviglioso fiore: un esemplare di Protea rosa che sembra soffice come il velluto. Chiara Baraldi mi accoglie nel suo negozio, che preferisce definire salotto. L’ho interrotta mentre stava sistemando alcune piante, con il grembiule addosso e le mani sporche di terra. Dopo essermi guardata intorno per respirare l’atmosfera del luogo, mi sono seduta sul suo morbido divano verde scuro.
Partiamo dal nome che hai dato al tuo negozio: cosa racchiude “I fiori di Alma”?
Ho voluto richiamare “Alma”, la boutique che io e la mia socia abbiamo in via Palestro 17. Alma è l’anima che si respira qui dentro, fatta di passione e della ricerca di qualcosa che non è immediato, né convenzionale. Qui desidero trasmettere le mie emozioni. Entrambi i negozi mi rappresentano, ma è qui che posso esprimere liberamente la mia creatività.
Non è di certo convenzionale quel morbidissimo panettone in muschio stabilizzato che vedo su una mensola, uno dei centrotavola natalizi che Chiara sta ultimando, un’idea originalissima per un articolo che dura anni.
Da quanto tempo fai questo mestiere?
Non sono nata fiorista, ma sono da sempre a contatto con i fiori che in casa mia non mancano mai. Dopo anni da impiegata sono andata a lavorare in una bottega perché dovevo e volevo provare a intraprendere la strada dei fiori. Dopo cinque anni a Modena, dove ho aperto il mio primo negozio, sono tornata a Ferrara. Qui ho creato Alma, una boutique di abbigliamento in cui ho provato a inserire anche la vendita di fiori, ma la mia clientela li percepiva come parte dell’allestimento del negozio. Questa boutique in via della Luna è il luogo perfetto per i miei fiori: ho diviso l’ambiente in due spazi, uno dedicato agli ospiti, più accogliente ed espositivo, l’altro, più rustico, adibito a laboratorio creativo.
Per separare le due zone Chiara ha scelto pannelli in legno dipinti di nero e decorati con un’elegante carta da parati costellata di sottili archi dorati. Una scelta decisamente azzeccata per far risaltare il caleidoscopio di colori delle piante e dei fiori che abitano l’ambiente.
Che tipo di preparazione deve avere un fiorista?
Personalmente dopo l’esperienza in bottega ho fatto un corso presso una scuola internazionale di fiori, fondamentale per imparare la parte tecnica del mestiere. Ho appreso le regole per poi stravolgerle con il mio stile. Quando arriva un cliente in negozio, spesso mostro un book fotografico che ho creato per stimolare l’immaginazione di chi si rivolge a me. Il mio è sicuramente un lavoro di tecnica, ma è indiscutibilmente estetico. Ascolto le richieste dei clienti poi aggiungo il mio estro per proporre sempre qualcosa di diverso.
Da dove provengono le ispirazioni con cui crei le tue composizioni floreali?
Prendo spunto da qualsiasi tipo di immagine, dai giornali, ma prima di tutto dalla natura. Molti dei rametti che vedi qui dentro li raccolgo durante le passeggiate insieme al mio compagno e ai nostri quattro bambini. Ogni volta che mi ritrovo in un boschetto osservo come la natura stessa accosta fiori e piante. È questa l’anima di cui parlo.
Mentre Chiara si racconta colgo sempre più dettagli del negozio e noto la sua passione per il verde che, come mi dirà in seguito, è il suo colore preferito. Sono infatti della stessa tonalità del divano su cui sono seduta, anche il bancone all’ingresso e i mobili sulla destra e sul retro, proprio come il suo smalto sulle unghie, di un verde pieno, come la natura protagonista del negozio.
Entrando ho visto una bicicletta in vetrina… è parte dell’arredamento?
No, è una delle bici restaurate dal mio compagno. Condividiamo la passione per il recupero. Vedi quella sedia in legno? L’ho trovata in discarica e me ne sono innamorata! Insieme realizziamo anche articoli con legno e vetro di recupero e collaboriamo con diversi artigiani locali.
Alberto Gambale, maestro vetraio, ha realizzato per noi una linea di vasi che sembrano vere e proprie sculture. Grazie a Elisa, che su Instagram trovi come Luna Bianca, qui puoi trovare candele di soia ricche di essenze diverse. Stiamo per avviare una collaborazione anche con la libreria La Pazienza di via de Romei: loro ci daranno una serie di libri a tema e io spero di riuscire a organizzare un workshop da loro. Un’altra performance che desidero mettere in scena è con Andrea Amaducci, autore di bellissimi quadri. L’idea è di ospitarlo qui e lasciarlo libero di personalizzare i vasi che Alberto Gambale realizza per noi. Sono queste le collaborazioni che ricerchiamo, caratterizzate da un preciso tipo di “sentire”: il recupero, la natura, l’estro.
La clientela ferrarese come ha accolto “I Fiori di Alma”?
Il negozio è aperto da soli due mesi e sono già molto soddisfatta. La gente torna, si complimenta e apprezza la mia scelta non convenzionale di fiori.
Chiara mescola spesso fiori freschi e fiori secchi che lascia essiccare nella parte posteriore del negozio, il laboratorio dove molte delle sue idee e creazioni prendono vita.
Mescolo i fiori freschi e secchi anche nei bouquet e nei bracciali delle spose. Infatti, oltre a vendere al singolo, mi occupo di allestimenti per matrimoni, shooting fotografici, eventi e compleanni.
“I Fiori di Alma” è un salotto, uno spazio aperto alla gente e alle idee. Chi si affida a Chiara non è alla ricerca di gelsomini o ciclamini, ma fiori originali e sconosciuti, vere opere d’arte come la splendida Protea rosa che mi ha ammaliata a un primo sguardo.
INFO:
I fiori di Alma, su Facebook
2 commenti
Mi complimento con te Silvia sei una grandeee!! E bellissimo il negozio di fiori andrò sicuramente a vederlo anche perché io amo i fiori e le piante!
Grazie di cuore Fiammetta!! Sono sicura che nel negozio di Chiara troverai qualche splendido fiore a cui non saprai resistere 🙂