Lo vedete all’orizzonte? Ecco, quella lucina che diventa sempre più intensa. Si quella. Non è un treno in corsa, è il Natale!
Amanti delle cascatelle di lucine, appassionati dell’addobbo, fan dell’accessorio eccessivamente natalizio, è il vostro momento. Non nascondetevi dietro a quei visi un po’ scocciati da hipster: rivelatevi per ciò che siete appendendo le vostre stellone di led, i vostri (inquietantissimi) Babbi Natali scalatori di scalette. Mostrateci un po’ di stile natalizio trash come piace a noi.
Siamo finalmente illuminati da ben 100km di led a basso consumo che potrebbero comodamente arrivare fino a Barberino del Mugello, e invece restano tutti qui, aggrovigliandosi a festa, gioiosi sulle nostre teste piegate all’insù.
Ormai è tutto acceso, compreso l’alberone centrale che, come sapete, fedeli lettori, ci appassiona. Per questo 2022 abbiamo a che fare con un abete di specie Discolo. Forse ricorderete il temerario abete 2013 – ne parlavamo qui – che si era tutto bello impigliato nei fili della luce? Ecco, stessa natura pericolosamente ribelle, i 14 metri dell’albero 2022 pendevano su un’abitazione di via Bologna. Tutti più sereni nel sapere il protagonista del Natale ferrarese in centro, dritto sul piedistallo.
Una Ferrara, dunque, che non si risparmia davanti al primo dicembre senza restrizioni da emergenza sanitaria. La voglia di normalità, di festeggiare finalmente con amici e parenti, è il motore del nuovo spirito natalizio; ed ecco spuntare il villaggio magico di Parco Coletta, lo scintillio delle luci a zig-zag sui viali, la Festa del Regalo e… e LORO, i piccoli aiutanti dell’albero Discolo di Natale.
L’anno scorso, pensando a questo 2022 avevamo predetto la presenza di un albero per quartiere, o per borough come li chiamano a NYC (che si trova giusto due posizioni sopra a Ferrara secondo il Natalometro) – e invece ci troviamo fermi e appagati a quota 5 (più bonus alberi addobbati presso il Winter Park e sorpresissima in Piazza Ariostea).
Ma come fare per non perdersi d’animo in questa caccia al tesoro verde abete? Come porgere omaggio ai 5 moschettieri durante la classica vasca della domenica, tra regali e ventate di calore innaturale che ci ammalano all’ingresso dei negozi del centro? Ci pensiamo noi a proporvi un bel giochino un po’ tenero che vi porterà anche alla riscoperta della vostra bellissima città.
Ecco quindi la nostra ‘Simpatica caccia ai tesori natalizi ferraresi (siano essi alberi, luci, cibi, varie ed eventuali)’. Titolo lungo ma efficace.
Siamo pronti? L’appuntamento è sempre davanti al Duomo. Se siete in bici, bravi, siete veri locals; se siete in macchina dividetevi pure tra il Parcheggio Centro Storico, aperto 24 ore su 24, gratuito solo i festivi, (però non spoileratevi l’albero in Travaglio che altrimenti ci rovinate tutto) e il Parcheggio Multipiano Borgoricco. Come saprete, il Parcheggio San Guglielmo è un lusso per i primi che arrivano. Dai rispettivi parcheggi, vi invitiamo a raggiungere Piazza Trento Trieste dove vi attende il Discolone, maestoso nella sua fittissima coltre di luci. Almeno 10km di quei famosi 100 sono riassunti tra gli aghi dell’alberone centrale. Non bastassero le lucciole, le palline d’oro mi riflettono ancora una volta la luce dorata dei filari. Da guardare con un buon paio di occhiali da sole e il cuore pieno di gioia.
Vi aspettiamo, se volete dare un’occhiata alle casette della Festa del Regalo sul Listone; lo sappiamo che tanto una sciarpina, due guanti, ma anche un torrone o un bombardino ve li state per comprare. Bravi. Andiamo verso l’Acquedotto? Si parte attraversando Piazza Municipale.
Intanto che procediamo per via Garibaldi vogliamo invitarvi a guardare un poco per aria. Si, perché si cammina sempre a testa bassa quando si passeggia per la propria città, perdendo piccoli particolari di sospesa bellezza. Come il Palazzo Bentivoglio al civico 90, l’avete mai osservato bene nella sua decorata maestosità?
Pochi passi e attraversiamo Corso Isonzo per imboccare via Cassoli. Qualche minuto per restare a bocca aperta davanti al giardino addobbato più bello della città, (ne parlava Listone Mag QUI) ed eccoci all’incrocio con corso Vittorio Veneto. Alla vostra sinistra, l’Acquedotto Monumentale di Ferrara. Diamo qui il benvenuto all’aiutante numero uno: un forzuto abetello proveniente dal Comune di Mezzana, in Trentino. Ehm, in cerca di personalità. Ma davanti all’imponenza dell’Acquedotto è tutto comprensibile. Provateci voi a fare i grossi.
Ad ogni modo, la tappa all’Acquedotto, per i ferraresi doc, chiama ‘gelato’: se foste davvero temerari ci piacerebbe vedervi già con il primo cono in mano.
Siete già stanchi di camminare? Dai che si intravede la ruota panoramica! Potete tagliare salendo lungo corso Vittorio Veneto, attraversare i giardinetti e tuffarvi sulla sinistra verso il tripudio di luci e colori del Winter Park di Parco Coletta. Siamo sicuri che non fosse necessaria una caccia al tesoro per trovare questo speciale allestimento festivo: è ben visibile da Altedo a Occhiobello. Se poi lo cercaste di notte, un fascio di luce che neanche La Rocca ai tempi d’oro (sono anziana? Per i lettori più giovani era una ‘discoteca egocentrica con segnalazione luminosa alla Batman’).
Accolti da un pacchettone regalone luminoso ci tuffiamo nell’offerta ricreativa natalizia, dotata di pista per pattinaggio sul ghiaccio, del nostro personalissimo Rockfeller Center. Si scherza – si sa -, ma è davvero molto bello vedere il Parco Coletta vivere di stagione in stagione la sua nuova natura.
Qui, non sappiamo spiegarcelo, ma solitamente va consumato un Moretto: presente quelle cupolette di cioccolata con dentro l’albume montato assieme a tonnellate di zucchero? Cibo tipico da Luna Park, dicono. E noi – promesso – studieremo qualcosa in più sulla fenomenale mono-porzione per fornirvi la spiegazione oggettiva dell’apparentemente arbitrario legame. Si accettano consigli, dritte e leggende sul Moretto.
I vostri piccoletti si sono affezionati e non vogliono scollarsi dalle giostrine? Vi capiamo cari fedeli lettori con piccini a carico, restate pure qui. La squadra non vi dimenticherà e vi dedicherà la vittoria. Che gli altri, invece, ci seguano gentilmente dopo l’ennesimo selfie nel pacchettone; torniamo verso il centro riprendendo viale Cavour.
Pochi ma buoni, ci dirigiamo verso Piazza Ariostea.
Non dimenticate di alzare la testa: vogliamo goderci ogni passo di questa escursione natalizia fuori dal tempo. Villa Melchiorri, sulla nostra sinistra, l’avete mai guardata bene? Con il suo finestrone tondo, come una bocca spalancata. E Palazzo Panfilio, all’incrocio con corso Isonzo? Un gioiello déco nascosto per bene, come se fosse così timido da non volersi mostrare.
A passo lento e rilassato, godetevi i dettagli del Palazzo delle Poste, dell’Ex Borsa, della chiesetta di San Carlo. Che città incantevole, tra stili così diversi. Imbocchiamo dunque via Palestro, sempre più vicini alla sorpresa.
Un bagliore nella sera.
Cosa rischiara la nostra via, dunque? Facile: 16 importanti metri di stella cometa, per 8 in altezza, dalla curva ovest della piazza più famosa di Ferrara. Anche qui, forse non sarebbe stato troppo difficile ‘scoprire’ la stellona senza la nostra caccia al tesoro. Ad ogni modo, la star del Natale ferrarese vince a mani basse il Premio Qualità Natalizia del 2022; bastano due bimbetti che giocano felici e illuminati dal mega astro, o una famiglia che si abbraccia sorridente, ed è subito pubblicità del Bauli o della CocaCola.
La caccia al tesoro non finisce qui. Riprendiamo in mano la nostra mappa immaginaria per capire come muoverci da qui in poi… Piazza Travaglio, ok. Ma, su questa mappa, li vedete anche voi due puntini fuori mano? Due tappe lontane dal nostro percorso? Come Chef Finetti, anche un piccolo aiutante del Natale ha preferito mantenersi alla larga dal caos del centro sistemandosi comodamente tra i palazzi chiari delle Corti di Medoro. Sembra proprio che queste Corti stiano rubando i riflettori alla Piazza, eh? Ci si credono un po’ troppo autonome. Manca solo che ci apra un Mc Donald’s e siamo fregati. Comunque niente da fare amici lettori, per quanto si sia esperti camminatori, raggiungere il nuovo quartiere in questione a piedi ci sembra un po’ azzardato. Per chi fosse così testardo da voler terminare la caccia al tesoro laggiù, consigliamo un monopattino.
Invece, non è sufficiente nemmeno il modernissimo veicolo lungo e stretto, dall’altro dei suoi 6km orari, per spingersi in tempo utile fino all’ultimo pioniere delle feste ferraresi che ci impreziosisce la piazza dell’ex Acquedotto di Porotto.
Datevi per vinti, agguerriti partecipanti. Ci bastasse dunque un ultimo sospiro davanti al gigantesco custode di Piazza Travaglio, incastonato al fianco di Porta Paola, sempre in visita dal Trentino.
Si scherza, ribadiamo, perché ormai la nostra simpatica storia natalizia è diventata tradizionale. La cura con la quale la nostra città viene trasformata ogni anno dal calore delle feste è esemplare. Tutti vengono accontentati perché, lo sappiamo bene, tutti in fondo amano le lucine. Ci fa piacere farvi sorridere un poco mentre camminerete tra le vie del centro, finalmente in compagnia di amici e parenti. Questo è un Natale un po’ speciale dopo i due passati: il fantasma dei Natali futuri sorride beato partecipando alla Tombola del Regalo Brutto 2023. Tutto torna alla normalità, sembra. Sta un po’ a noi non permettere che la normalità venga data per scontata, come i dettagli sospesi delle vie del centro.
Prendiamoci il tempo, dunque, per dare valore alla condivisione, a quelle lucine che scaldano il cuore, alla gentilezza e alla voglia di essere causa di un sorriso sulla bocca di qualcuno. Buone feste a tutti voi anche per questo 2022.