di Cecilia Roversi
Ci sono quei luoghi che si vedono ogni giorno, per anni, ma in realtà non si conoscono quasi per nulla. Eppure sono sempre stati lì, a pochi passi da casa. Il riassunto della mia storia con il Torrione di San Giovanni è all’incirca così. Una vita vissuta a poca distanza da questo imponente bastione, sede del Jazz Club Ferrara, senza averci mai messo piede. Il Torrione, a dirla tutta, ha assistito silenzioso a tanti momenti della mia vita. Dalle rovinose cadute in bicicletta da bimba alle passeggiate sulla neve scricchiolante, passando per le prime prove di guida ai tanti momenti con gli amici.
Ed ecco che, in un freddo venerdì di inizio dicembre, ho finalmente varcato la soglia di questo posto pieno di fascino e ricco di cose da raccontare, grazie all’anteprima delle visite guidate organizzate dal Jazz Club in collaborazione con il Comune di Ferrara. Uno sguardo emozionato quello di Eleonora Sole Travagli, che ha curato l’iniziativa e che ci confida come questo progetto fosse nell’aria da qualche anno, dal boom di visite – 900 persone in due giorni – durante Monumenti Aperti 2019. Se anche voi come me conoscete poco di questo luogo suggestivo, ora è il momento di recuperare e vi raccontiamo come e quando!
Avete mai chiuso gli occhi e immaginato il Torrione nel Rinascimento, epoca di suo massimo splendore? Costruito nel 1493, era un bastione completamente intonacato e colorato, con le bocche da fuoco a fare capolino dalle merlature e pronte ad offendere il nemico. Un vero punto strategico a presidio alla Porta di San Giovanni Battista e della dogana di dazio, ingresso orientale della città. La splendida struttura a volta che oggi ci accoglie appena entrati, era funzionale proprio a reggere i notevoli carichi – tra munizioni e bombarde – dello spalto sovrastante. È curioso pensare quale sarebbe la reazione dei soldati, che qui combattevano, nel vedere un luogo che ora risuona di musica e risate, così intimo ed accogliente.
Salita la stretta scala a chiocciola lo stupore fa da padrone: in pochi gradini si passa da uno spazio piccolo e raccolto ad uno ampio ed arioso, con una copertura ad ombrello di origine seicentesca. Durante il tour guidato che viene proposto, qui continua con un interessante documentario il viaggio attraverso i secoli e le tante vite del Torrione. Da fondamentale struttura difensiva a deposito di armi, sino ad un lento degrado che nell’800 lo portò ad essere abbandonato prima e a diventare canile comunale poi. Poi ancora, magazzino e sede dei bitumatori del Comune.
Ma se la storia antica del Torrione è di certo più nota, quella più recente è stata per me – e forse lo sarà anche per voi – una vera scoperta. Negli anni ’70 questo spazio rivide la luce grazie al collettivo femminista “Il Torrione”, primo nel suo genere in città. Un gruppo che raccolse donne dall’intelletto vivace, che con volontà ed olio di gomito resero il Torrione uno spazio accogliente per mostre, incontri e dibattiti. Scorgere il luccichio negli occhi di Mary Ellen Doughty e Gabriella Fabbri, due delle fondatrici intervistate nel documentario, fa percepire appieno l’incredibile ricchezza intellettuale che contraddistinse il primo vero atto di rinascita di questo luogo storico.
Il Torrione fu infine oggetto di una scrupolosa e doverosa opera di restauro nel 1991, nell’ambito dell’imponente “Progetto Mura”. Dal 1999 è la casa del Jazz Club Ferrara, che porta avanti il suo progetto di diffusione della cultura musicale afro-americana con un ricco programma di concerti e jam session con alcuni dei musicisti più noti del panorama internazionale. Da pochi anni è anche casa dei giovani talenti del Conservatorio Frescobaldi, di cui è succursale per alcuni insegnamenti jazz.
Se non avete mai trascorso una serata al Jazz Club (male!) o semplicemente siete curiosi di scoprirlo sotto una veste diversa da quella che già conoscete, non vi resta che approfittare delle prime visite guidate, anche per gustare il documentario che ne ripercorre la storia con immagini inedite come quelle che abbiamo riportato qui sopra.
Giovedì 8 dicembre partenza alle ore 14 e 15, venerdì 9 dicembre alle ore 11 e 12. Massimo 30 persone per turno, durata di circa 40 minuti, 3 euro a persona.
Un motivo in più per partecipare è che l’intero ricavato andrà a sostegno dell’attività dell’Associazione Jazz Club Ferrara. Il nostro consiglio è di non aspettare! Ricordate le 900 presenze del 2019? Ecco, qui i posti sono solo 120!
Potete prenotare scrivendo a solejazzclubferrara@gmail.com o per maggiori informazioni è possibile chiamare il 339 6116217.