Noi qualcosa l’avevamo visto, ma non avevamo capito bene: era forse maggio quando spuntava l’annuncio di un data di Pierpaolo Capovilla (la voce de Il Teatro degli Orrori, ora da un pò di anni autore solista e in uscita in queste settimane con un nuovo disco) inserita all’interno di Fe-stival Days.
Un nuovo ulteriore festival in questa affollata estate ferrarese di musica e spettacoli? Se sì, organizzata da chi? Le nostre domande erano un po’ in anticipo sui tempi, perché ci sarebbero voluti ancora un paio di mesi per svelare un progetto che è, a tutti gli effetti, una nuova creatura: Fe-stival Days è infatti una due giorni, 19 e 20 agosto, organizzata dal MEI, il Meeting delle Etichette Indipendenti che dalla fine degli anni Novanta è fulcro aggregativo in Italia dei circuiti musicali non mainstream e che ha scelto Ferrara per una nuova idea.
Per capire l’origine di questo festival abbiamo parlato direttamente con Giordano Sangiorgi, organizzatore del MEI e di Fe-stival, che si svolgerà in viale Alfonso D’Este, nel piazzale dello studio di registrazione Sonika.
Partiamo dall’inizio: come nasce l’idea di Fe-stival e che tipo di progetto vuole essere?
L’idea nasce lo scorso anno, partendo dal fatto che ritengo Ferrara una delle città in Emilia Romagna più importanti ed effervescenti della nuova scena indipendente italiana, dove per “nuova scena indipendente” intendiamo quella alternativa ai suoni mainstream. Indipendente quindi sia in termini di produzione che di sonorità. Di questo a Ferrara c’è una grandissima storia che va dai nomi che conosciamo tutti, come Vasco Brondi e Giorgio Canali, fino a tutti coloro che hanno come punto di riferimento il Natural Head Quarter (importante sala di registrazione a Corlo, nda) e poi alla lunga storia della città, dagli Strike a tanti altri nomi nati nella zona di Ferrara.
Partendo da questo scenario ho fatto una proposta al Comune di Ferrara, spiegando che come MEI ci sarebbe piaciuto legarci al territorio della città e a questi elementi di qualità già presenti. Posso dire che la proposta è stata accolta con grande piacere dal sindaco Alan Fabbri e dall’assessore alla cultura Marco Gulinelli riempiendo tra l’altro, volutamente, un periodo in cui in città non ci sono iniziative e contribuendo così a colmare un vuoto nel palinsesto delle proposte estive, che quest’anno è veramente pieno di proposte musicali . Lo ampliamo con uno sguardo alle proposte indipendenti valorizzando tutti gli artisti che hanno risposto alla nostra chiamata.
È la prima volta che come MEI, ad esclusione delle note giornate, organizzate una due giorni in un’altra città?
Ci sono già diverse esperienze di questi vent’anni di MEI: abbiamo fatto diversi anni fa una tre giorni a Roma, oppure nella zona del lago di Como, in zona Cernobbio, dove abbiamo creato un progetto con la direzione artistica di Davide Van De Sfroos, un progetto per traghettare esperienze sconosciute ad avere maggiore visibilità. Un’altra iniziativa è stata a Bari, nel 2011, dove siamo stati fondatori e di supporto per i primi tre anni del Medimex, oggi uno dei festival estivi più importanti in Italia. È nel nostro format durante l’anno cercare di dare supporto alla scena alternativa al mainstream e ai talent, così che possa crescere e svilupparsi con questo e altri progetti alternativi. Un’altra esperienza targata MEI si ritrova, da almeno una decina di anni, nell’incrocio tra nuova musica indipendente e nuovo liscio: diversi progetti che hanno fatto scaturire ad esempio una realtà come gli Extraliscio, che sono approdati a Sanremo nel 2021.
L’idea di Fe-stival è di un appuntamento estemporaneo o c’è il pensiero di creare un progetto continuativo?
Diciamo che Ferrara secondo noi è un terreno fertile per poter poi ripetere ogni anno il progetto. Come tutte le cose c’è un anno di sperimentazione, su cui bisognerà fare delle valutazioni, ma l’idea c’è.
Nel programma ci sono due nomi tutelari della musica indipendente italiana, Cristina Donà e Pierpaolo Capovilla, ma il fulcro del festival sta nella scoperta degli artisti indipendenti per quanto capiamo, con due lunghe giornate di musica. È questa la visione?
Si, la mission di Fe-stival è la scoperta del mondo delle etichette e della scena locale indipendente della città e allargando, a livello di Emilia Romagna: dare un palco a quegli artisti che sono emersi in questo periodo in regione, ovviamente senza la possibilità di poterlo dare a tutti, ma ad una grossa quota certamente. In più ci sarà la presenza di proposte emerse da Ferrara stessa attraverso un contest ad hoc che è stato realizzato nei mesi scorsi.
INFO: Fe-stival Days si svolgerà il 19 e il 20 agosto: l’apertura dei cancelli è prevista per le 17, con inizio concerti alle 18, nel piazzale di Sonika, all’interno del centro culturale Slavich, in viale Alfonso I d’Este 13, a Ferrara.