Orchestra, musicisti e solisti: sono tante le personalità coinvolte nel “Concerto Grosso” per Luis Bacalov in programma per venerdì 15 luglio al Teatro Comunale di Ferrara. L’Orchestra Città di Ferrara (Konzertmeister Antonio Aiello) e Ànema, ensemble composto Marcello Corvino, primo violino solista, Laura Sarti, secondo violino solista, Pasquale Morgante, pianoforte e tastiere, Biagio Labanca, chitarre e arrangiamenti, Fabio Tricomi, oud e mandolino, Massimo de Stephanis, basso e arrangiamenti e Maurizio Brancone, batteria. Con le voci soliste di Rachele Amore, Erika Corradi, Giuseppe Ferro e Cecilia Ottaviani porteranno in scena uno spettacolo ideato e fortemente desiderato dai registi Carlos Branca e Rosanna Pavarini: un omaggio al grande cinema e alle musiche del compositore italo argentino Luis Enrique Bacalov, vincitore del premio Oscar nel ’96 per la colonna sonora del film “Il postino” di Michael Radford con Massimo Troisi e Maria Grazia Cucinotta.
È proprio l’attrice siciliana il trait d’union della serata che mescola cinema e teatro e durante la quale – afferma la co-regista Rosanna Pavarini – si farà un excursus della storia del cinema italiano, dagli anni ’60, agli anni ’80 e così via fino ai giorni nostri. Rosanna e Carlos, grandi amici del compositore argentino, ci raccontano come nel 2015 proposero al Maestro Bacalov (scomparso nel 2017) uno spettacolo che ripercorresse le più celebri colonne sonore da lui composte. Il maestro acconsentì ed insieme scelsero quali musiche mettere in scaletta.
Creare la successione dei brani è stato davvero difficoltoso, dovendo scegliere tra circa duecento incredibili composizioni di colonne sonore del Maestro – spiegano ancora Carlos e Rosanna – Bacalov era una persona eclettica dall’enorme conoscenza musicale. Abbiamo scelto tra le più celebri, quelle che hanno lasciato il segno nella storia della musica e del cinema: le musiche dei film Django (1966, Corbucci), Milano Calibro 9 (1972, Fernando Di Leo), La città delle Donne (1980, Federico Fellini) per citarne alcune.
“Sarà un excursus nella storia della musica e del cinema italiano – afferma la co-regista Pavanini – verranno eseguite colonne sonore e trasmessi spezzoni di scene cult, partendo dagli esordi negli anni ’60 quando Bacalov curò la colonna sonora del film “Il Vangelo secondo Matteo” di Pier Paolo Pasolini, passando per il famoso “Concerto Grosso”, colonna sonora del film “La vittima designata” di Maurizio Lucidi, per arrivare al celeberrimo “Il Postino” di Michael Radford e “Kill Bill vol.2” di Quentin Tarantino.”
Sarà proprio il regista Carlos Branca la voce narrante della serata, colui che, attraverso racconti ed aneddoti, ci farà rivivere l’esperienza di una vita trascorsa al fianco di un grande maestro che, come ci racconta lui stesso, “aveva il grande dono dell’ascolto. Ascoltava registi, artisti, ma non solo: per lui era importante il giudizio anche di coloro che la musica non l’avevano studiata, poiché avevano un punto di vista differente. Per Enriquez (così si faceva chiamare Bacalov) erano fonte d’ispirazione.”
Dal pop alla musica colta, dalle opere liriche alle colonne sonore: Bacalov era decisamente un uomo da Oscar. Nato in Argentina dove all’età di cinque anni intraprende gli studi in pianoforte, dopo essersi trasferito prima in Colombia e successivamente in Spagna e Francia, approda all’età di 26 anni in Italia dove sin da subito si afferma come brillante arrangiatore, lavorando per diverse case discografiche. Qui incontra diversi artisti come Claudio Villa (del quale è stato anche pianista accompagnatore in concerto) e Milva.
La sua formazione accademica aggiunta alla sua personalità versatile gli consente di spaziare dalla musica leggera (collaborando con artisti del calibro di Gianni Morandi, i Ricchi e Poveri, Mia Martini, Baglioni ed altri), alle opere liriche ed alle colonne sonore.
Come ben sappiamo sono circa duecento le colonne sonore scritte da Luis Bacalov, che collabora, durante la sua carriera, con registi di calibro internazionale e lavorando fianco a fianco del grande Ennio Morricone per oltre trent’anni.
Ma non solo: celebre è la sua Misa Tango, una delle poche composizioni del ‘900 ad utilizzare i ritmi del tango e della milonga per la musica sacra, eseguita con coro e grande orchestra. A caratterizzare questa partitura è l’utilizzo del suono struggente e vibrante del bandoneon argentino, a sottolineare il suo amore e la sua conoscenza per la tradizione sudamericana.
La sua irrefrenabile curiosità e conoscenza della musica gli permettono di mescolare diversi stili adattando la musica colta ad ogni epoca alla quale si affaccia: per questo motivo viene riconosciuto anche come uno dei protagonisti del Rock Progressivo.
Concerto Grosso, colonna sonora de “La vittima designata” (1971, regia di M. Lucidi) un film poliziesco girato a Venezia e reso famoso per l’ esecuzione del gruppo musicale New Trolls, ne è la massima espressione ed amplifica la fama del compositore soprattutto tra i giovani: Bacalov sceglie Vivaldi e lo mescola al Rock compiendo un capolavoro. A tal proposito Carlos e Rossana Pavanini ricordano che Bacalov spesso citava una frase attribuita a Picasso: “I geni copiano, i mediocri imitano.”
Alla fine degli anni ’70, a seguito della morte di Nino Rota, viene ingaggiato per scrivere la colonna sonora del film “La città delle donne”, il cui incarico era inizialmente affidato proprio a Rota. Si dice che Fellini non fosse pienamente convinto dei primi lavori di Bacalov, ma quest’ultimo trovò allora ispirazione dallo stesso Nino Rota, come se gli fosse apparso in sogno, iniziando a “rotaggiare”, cioè a comporre come se Rota lo avesse preso per mano.
La carriera del maestro viene poi notevolmente influenzata dalla vittoria del Premio Oscar per la colonna sonora del già citato film “Il Postino”.
INFO E BIGLIETTI:
Concerto grosso per Luis Bacalov
15 luglio 2022, Teatro Comunale di Ferrara