Le giornate si allungano, il sole inizia a scaldare, si sentono i primi cinguettii delle rondini e dei passerotti, il profumo di fiori ed erba è intenso. La voglia di uscire è sempre più forte: ci lasciamo alle spalle non solo mesi di freddo grigiore invernale, ma anche due anni di pandemia che ci hanno costretti in casa anche con la bella stagione primaverile.
Liberati da tutto questo, siamo finalmente pronti per tornare a respirare a pieni polmoni: possiamo ricominciare a organizzare anche una semplice gita all’aria aperta, una cosa che fino al marzo 2020 era la normalità, ma che poi è diventata sempre più un lusso, se non a volte una trasgressione.
Gestisco un piccolo gruppo su Facebook, nel quale condivido storie, esperienze, eventi e idee per trascorrere momenti piacevoli nel territorio comacchiese e spesso navigo alla ricerca di “piccole chicche” da proporre: amo trasmettere e far conoscere all’esterno questi luoghi a me tanto cari. Questa è una di quelle chicche, perché vi racconterò come trascorre una piacevole giornata esplorando i territori del Parco del Delta del Po.
Per quanto sia abituata ad alzare gli occhi al cielo verso le sette di sera, quando anatre e fenicotteri passano sopra casa mia per tornare nelle valli, l’idea che questo non sia per tutti cosa quotidiana mi fa davvero capire quanto sia fortunata a godere di queste piccole cose.
Le parole d’ordine sono relax, lentezza, pace, tranquillità, natura, cultura e buona cucina. È così che vengono presentate le escursioni proposte e organizzate da Po Delta Tourism, un consorzio di imprenditori turistici dislocati nel Parco del Delta del Po. Questo periodo è perfetto per godere di tutte le bellezze naturali racchiuse all’interno del Parco: i pacchetti di proposte Po Delta Tourism sono divisi in macrocategorie, a seconda di come si vuole vivere l’esperienza, di come si vuole organizzare la propria giornata e di quale mezzo di trasporto si preferisce.
Per gli amanti della navigazione ci sono diverse escursioni: si può partire da Porto Garibaldi a bordo delle motonavi alla scoperta delle Valli di Comacchio e dei luoghi in cui vivono le anguille, e poi spingersi verso la costa nord, toccando i territori di Goro con il suo meraviglioso Faro, l’Isola dell’Amore e le sue spiagge incontaminate. Oppure si può partecipare in prima persona a una battuta di pesca allo sgombro, pranzando a bordo con i piatti tipici marinari.
Siete avventurosi? Potete noleggiare una barca a vela con lo skipper e con un po’ di fortuna potrete vedere anche tartarughe e delfini! Più tranquilli, ma alternativi? Allora scegliete un giro in canoa nelle Valli al tramonto, colori unici e spettacolari!
Siete romantici, ma Venezia è troppo lontana? Nessun problema, abbiamo la versione petite. Un giro sulla tipica imbarcazione comacchiese, la batana, lungo i canali alla scoperta di Comacchio e delle sue meraviglie viste da una prospettiva diversa, è quello che vi serve!
Per gli amanti delle due ruote non mancano di certo le proposte (qui ne avevamo raccolte alcune): ci sono infatti diversi itinerari cicloturistici che attraversano le Valli e il resto del territorio, arrivando fino alla riserva naturale Bosco della Mesola, detto “Boscone”, e al Castello di Mesola.
In queste escursioni portatevi macchina fotografica e binocolo per vedere da vicino, ma senza disturbare, la fauna locale: nelle Valli incontrerete, solo per citarne alcuni, fenicotteri, anatre, aironi, cormorani e gabbiani, mentre nella riserva naturale del Boscone troverete daini, cervi, tassi, falchi e altre specie.
Non siete fan di barche e biciclette? Va bene, non c’è problema! A Lido delle Nazioni, presso l’allevamento Spiaggia Romea, ci sono i cavalli bianchi della Camargue pronti per esser sellati e partire per lunghe passeggiate immersi nella natura.
Ma Delta del Po è anche cultura! Lido Spina, oltre ad avere spiagge infinite, una vasta pineta fruibile e un lago (questa non la sapevate eh?), ospita anche il Museo di arte contemporanea Remo Brindisi, che raccoglie al suo interno diverse opere dello stesso pittore e documenta molte delle principali correnti artistiche del Novecento a livello internazionale, con un particolare accento sulla Milano degli anni ’50-’70.
Comacchio, culla degli antichi insediamenti etruschi di Spina, nel 2017 è riuscita ad aprire il Museo del Delta Antico nella cornice del vecchio Ospedale degli Infermi, al suo interno troverete le testimonianze dell’antico Delta del Po, che per secoli ha costituito uno snodo di commerci e di civiltà, importante punto di giunzione tra il mondo adriatico, quello mediterraneo e l’Europa continentale.
Rimanendo in questa cittadina, è possibile visitare la Manifattura dei Marinati, un luogo simbolo per Comacchio che racchiude cultura e tradizione. Il perché è molto semplice: in questo antico stabile sono ancora presenti e funzionanti i fuochi dove si cuociono da sempre le anguille pescate tra ottobre e novembre e che vengono poi marinate, assieme ad altri pesci tipici della zona, che trovate nelle famosissime scatole di latta gialle e rosse.
Come raggiungerla? Con una passeggiata lungo il Loggiato dei Cappuccini sotto la supervisione di Pierina, la gattina tricolore che vive nella colonia felina di cui è l’unica abitante, rigorosamente ben nutrita e riverita dalle volontarie e da chiunque passi di lì.
Infine, perdendosi tra le viuzze ciottolate, salendo e scendendo svariati ponti, si incontrano diverse chiese come la Chiesa del Rosario, il Santuario di Santa Maria in Aula Regia, il Duomo – Concattedrale di San Cassiano Martire. Sì, perché dovete sapere che Comacchio, dopo gli Estensi, passò sotto allo Stato Pontificio, che lasciò il segno nello stile e nelle opere, come i famosissimi Trepponti, voluti da Cardinale Pallotta e da cui prendono originariamente il nome – il ponte è conosciuto infatti come Ponte Pallotta. Impossibile da non salire e immortalare se si passa di qua.
Spostandosi un po’ e arrivando a Codigoro, un altro complesso di grande pregio e che merita di esser visitato è sicuramente quello dell’Abbazia di Pomposa, che ospitò Guido Monaco di Pomposa, l’inventore delle note musicali, rinnovando totalmente l’approccio pedagogico alla musica.
Qui potrete visitare l’Abbazia con i suoi mosaici, salire il Campanile per godere di una vista mozzafiato, e finire per rilassarvi nell’immenso parco con laghetto e sculture di legno, dove sono soliti passeggiare i monaci che ancora abitano e vivono nell’Abbazia.
Infine, da non perdere, c’è il Castello Estense di Mesola, costruito per volere del Duca Alfonso II che desiderava lasciare un segno importante sul territorio ferrarese, costruendo una residenza di corte estremamente sfarzosa.
Vi ho proposto tantissimi posti meravigliosi ma non ho citato la Salina di Comacchio e vi state chiedendo che fine abbia fatto? La Salina è stata rimessa a nuovo nel 2015 per accogliere turisti e far ripartire la produzione del sale, ma è isolata da settembre 2021 a causa del crollo del ponte d’accesso principale, quindi per il momento rimane ufficialmente chiusa. La speranza è che venga riaperta la pubblico il prima possibile, data la grande importanza per il territorio e la bellezza che racchiude.
Il Delta del Po è tutto questo, ma sa essere anche di più: dipende da come viene vissuto e con che occhi viene guardato. Mi piacciono molto gli eventi più movimentati – Comacchio e i suoi lidi hanno da sempre saputo offrire anche musica e puro divertimento – ma le escursioni nei luoghi più familiari sono quelli che alla fine mi lasciano più appagata, facendomi apprezzare e rinforzare le mie radici.