Quando abiti in uno dei sette lidi comacchiesi, che tutti insieme fanno poco più di ventimila anime, talmente caotico in estate che la popolazione decuplica e a metà settembre diminuisce come per magia, la domanda che ti senti fare più spesso da chi finisce le ferie e ritorna in città è: ma in inverno come vivi al mare? Tutto chiude, non c’è niente da fare li, non ti pesa questa situazione?
La mia risposta è no, non mi pesa, anzi, mi rigenera.
Non vengo vista di buon occhio ad essere così secca e decisa, ma non lo dico in malafede: l’afflusso turistico è sempre un bene, noi marittimi il turista lo teniamo in considerazione positivamente, ma siamo umani e dopo tanto correre abbiamo bisogno anche noi di tirare il freno. Si, perché chi abita al mare 365 giorni l’anno sa che c’è LA stagione – per noi è una sola e non quattro – e poi c’è il mare d’inverno.
La “stagione” è quel periodo dell’anno che inizia a metà marzo quando aprono le attività estive, scendono i turisti ad aprire le seconde case, i (pochi) hotel si rimettono in moto, così come i camping e i bagni in spiaggia, che tirano fuori i primi lettini per i temerari che dopo la mangiata di pesce vanno a stendersi al sole.
Poi arriva il caldo che aumenta di pari passo con le presenze, le spiagge lavorano a pieno ritmo, l’acqua a volte è bella e a volte no, ci sono i ristoranti, le feste, il viale di Lido Estensi pieno di gente, i bomboloni caldi mangiati di notte perché qui si frigge senza sosta, la musica all’alba e i concerti in spiaggia, le gite in Salina, le uscite in barca, il tandem, il gelato artigianale, la piadina mangiata seduti sul cordolo del molo a Porto Garibaldi, la passeggiata fino al faro, i daini in pineta e le camminate sul pontile a Lido Volano, gli aperitivi lunghi negli stabilimenti balneari a Lido Spina e tanto altro.
Tutto questo, senza sosta, fino al 15 settembre, quando bambini e ragazzi tornano a scuola e i lidi iniziano man mano a spingere il tasto OFF.
Il mare è così, non ha mezze misure e non ha quattro stagioni: ne ha due, qui o è ESTATE o è INVERNO.
Quindi in inverno cosa fa uno che abita al mare tutto l’anno?
In inverno noi marittimi andiamo in spiaggia a sentire il vento gelido che taglia la faccia e fa venire il naso rosso, andiamo a raccogliere i bastoni e proviamo a fare le sculture come quelle di Enrico Menegatti a Lido Volano, che sono una figata, ma poi non ci riusciamo e usiamo i legni per scrivere sulla sabbia bagnata.
Raccogliamo le conchiglie assieme ai bambini, così torniamo piccoli anche noi, poi un po’ le portiamo a casa e le laviamo, le stendiamo fuori in giardino o sul balcone con l’intento di farci qualcosa, ma ce le dimentichiamo, fino alla passeggiata dopo, dove ne raccoglieremo altre, perché non ce n’è una uguale all’altra e sicuramente quella lì con quella sfumatura ci manca nella nostra collezione infinita.
Andiamo sulle dune artificiali che i proprietari degli stabilimenti balneari fanno per proteggere i bagni dalle mareggiate, perché il mare sa essere anche molto violento a volte e ci sediamo a fare due chiacchere mentre scrutiamo l’orizzonte, guardando i signori che vanno a raccogliere i cannolicchi con i ferri e gli stivali, quando c’è bassa marea.
Alla mattina, andiamo a prendere il pesce fresco direttamente sul molo dalle barche che rientrano dalla battuta di pesca, poi subito a casa a sistemarlo, che la sera ci si riunisce e facciamo la grigliata buona in famiglia.
Poi ci rintaniamo nelle nostre case a guardare un film al caldo, perché i bar e i locali che non fanno ristorazione alle 19.00 massimo chiudono, ma a noi va bene anche così.
In inverno noi marittimi ci perdiamo per la pineta di Lido Spina o di Lido Volano, ci spingiamo nei sentieri, tutti bardati, perché c’è freddo e vento, il mare spesso è in burrasca, ma a noi piace, perché è l’aria di mare, quella buona che apre i polmoni e fa respirare bene, anche se dopo ci mangiamo una scatola di aspirina.
Capita la giornata che abbiamo voglia di andare a fare un giro da qualche parte allora prendiamo su e andiamo, ma poi torniamo al nostro mare e alla nebbia, che un po’ ci avvolge come una coperta e ci fa sentire a casa.
Anche fare un giro in macchina per i lidi è un modo per trascorrere la giornata, per andare a vedere cosa c’è di nuovo e raccontarsi tra amici com’è andata la stagione, se si è trovato altro da fare. Oppure se si organizza una serata da qualche parte, a casa di uno piuttosto che dell’altro, si pensa a dove andare in vacanza. Perché noi marittimi in ferie ci andiamo a ottobre e novembre, quando al mare si ferma tutto, tranne chi lavora sui pescherecci, loro ci vanno ad agosto, come quelli di città, perché in quel periodo c’è il fermo pesca, mentre in inverno c’è il pesce buono, come i gamberi e le canocchie.
Il detto che il mare in inverno è morto non è assolutamente vero, siamo solo più sparsi, ma ci siamo, lavoriamo e teniamo in piedi l’economia, di aria non ci campa nessuno purtroppo, ma forse rimane questa impressione perché c’è tanto spazio in proporzione agli abitanti.
Alcuni chiudono un mese o due, poi verso dicembre riaprono, che c’è la tirata fino a Natale con Capodanno e l’Epifania, in un batter d’occhio poi arriva febbraio che serve per dare una sistemata alle attività e riaprire a marzo per cominciare di nuovo il tran tran.
I ristoranti ci sono, i negozi anche, i servizi, le feste, il cinema… abbiamo tutto, anche se un po’ rallentato, come l’inverno, che assopisce anche gli animi più irruenti.
E io che lavoro in città, ma abito al mare, non la prendo la casa in centro per esser più comoda e non fare la superstrada tutti i giorni. Perché io sono marittima e per me il mare è casa.
5 commenti
Complimenti , e’ stato un piacere leggere le sue senzazioni ed esperienze .
L ‘estate scorsa abbiamo soggiornato al Lido degli Estensi 4 mesi, bellissima esperienza. Spero di poter ripetere il prossimo anno.
Cordialmente.
Graziella
Brava Giulia, nel tuo elaborato si percepisce un grande amore per il Mare, quello vero, non solo quello pur bello che ci godiamo d’estate, ed un grande amore per i Lidi, belli anche in febbraio (ho da poco la casetta a Spina). E soprattutto un grande amore per le piccole cose semplici e vere, qualità non sempre rintracciabile in un giovane. Se proprio devo farti un appunto, hai tralasciato una piccola cosa bella che talvolta si fa d’inverno da quelle parti…un giretto nelle valli, più tranquille ed assonnate del mare. Continua così!!!!!
Bellissimo Giulia.
In tanti mi chiedono “ ma come fate d’inverno?”
Io rispondo che è come vivere in un piccolo paese ma sparso.
Non manca niente soprattutto la pace!
Brava bellissimo articolo
Bel racconto. Io sogno di vivere davanti a al mare e forse un giorno ci riusciró…
Quest’estate forse verremo una settimana da quelle parti. Leggo che sono bei posti.
Con i bimbi qual’è il lido che mi consigli?
Ciao Cristian, con i bimbi ti direi Porto Garibaldi, Lido Scacchi o Lido Pomposa. Hanno spiagge ampie, ma non lunghissime come potresti trovare a Lido Estensi o Lido Spina, sono ben servite da tutti i servizi bar e giochi nei vari stabilimenti balneari e anche al di fuori della zona spiaggia trovi bene o male tutto quello che potrebbe servire a dei bimbi in vacanza (farmacia, guardia medica, supermercati, edicole etc..).
Vi aspetto al mare!