Avete presente i cosiddetti “eroi quotidiani”? Dietro a Oltre le Nuvole ci sono proprio loro, i cosiddetti Everyday Heroes. Vivono il loro volontariato talmente come una missione che quasi non si rendono conto dell’aiuto straordinario che forniscono. Perché li definisco così? Perché Oltre le Nuvole è un’associazione nata nel marzo 2019 per sviluppare progetti finalizzati al miglioramento dello stato psico-fisico di bambini disabili e adulti in stato di bisogno.
Alla guida di Oltre le Nuvole c’è Tiziano Menabò, attraverso cui ho conosciuto questa splendida realtà di Ferrara. Ho avuto il piacere di chiacchierare con lui e, anche se non ho potuto vedere il suo volto, dalle parole all’altro capo del telefono sono trasparite la passione per quello che fa, la sfida quotidiana nel raggiungere obiettivi spesso impensabili e tutta l’emozione che ne deriva.
Oggi desidero che anche voi conosciate questa nuova Onlus, perché è proprio grazie ad associazioni simili che determinate persone trovano supporto e sostegno.
Da dove è nato il nome “Oltre le Nuvole” e qual è il suo significato?
Non è stato facile trovare il nome, forse il lavoro più difficile nel fondare una realtà di volontariato. Cercavamo un nome positivo che potesse essere ricordato. Si dice che “oltre le nuvole… c’è sempre il sole” per far capire che dopo un momento difficile arrivano tempi migliori. È un po’ quello che vorremmo essere noi per i bambini che incrociamo lungo il nostro cammino. Nella loro vita ci sono tante nuvole (le difficoltà) e noi vorremmo essere anche solo un raggio di quel sole.
Oltre le Nuvole vive grazie ai volontari (che per la maggior parte provengono da precedenti esperienze nel campo) che hanno le dovute preparazioni e i requisiti ministeriali di legge per poter operare con bambini, ragazzi “speciali” con difficoltà psico-fisiche.
Quali sono i valori portanti dell’associazione?
La responsabilità di iniziare un progetto sociale e perseguirlo con tutte le forze con ogni componente della squadra: il bene ultimo DEVE essere il bambino. Tra i nostri valori fondamentali c’è poi lo spirito di collaborazione e di sostegno per il gruppo. Noi non siamo “tipi da selfie”; preferiamo farci conoscere attraverso le azioni.
E proprio attraverso le azioni si sono fatti conoscere anche quando la pandemia ha messo il mondo in stand-by.
Durante il Covid non siamo stati fermi. Mentre alcuni progetti sono stati messi in pausa, ci siamo attivati su altri fronti, quelli legati alle necessità del momento. Abbiamo raccolto fondi per distribuire mascherine particolari per bambini e operatori del reparto di neuropsichiatria infantile di Ferrara; queste sono dotate di una finestrella in pvc che permette di vedere il labiale, un aspetto essenziale nel settore in cui operiamo. Oltre alle mascherine e DPI per il reparto di ostetricia per permettere al personale e mamme di partorire in sicurezza Covid, grazie a una collaborazione con Energy Group, abbiamo costruito internamente schermi facciali, poi distribuiti ai nuclei sanitari di molte zone d’Italia.
A questi due progetti si è aggiunta la raccolta fondi per l’acquisto di una macchina a taglio laser che incide e taglia prevalentemente plexiglas e legno di spessori importanti. Generalmente acquistiamo materiale grezzo o riciclato, disegniamo progetti al computer, poi realizziamo oggetti di diversa natura con l’obiettivo di raccogliere fondi. Oltre ai giocattoli, grazie a questa macchina costruiamo anche ausili per bambini con disabilità, per migliorare la vita quotidiana di ogni singolo assistito. Ad esempio, abbiamo adattato delle carrozzine per andare incontro a determinate esigenze e ora stiamo iniziando a progettare giochi specifici per le varie patologie, sempre su commissione dell’equipe di professionisti di riferimento. Ecco, è così che ci siamo reinventati durante il Covid.
[Tramite questa pagina è possibile conoscere alcuni degli oggetti il cui ricavato andrà a finanziare i progetti di Oltre le Nuvole www.facebook.com/conlemaniperilcuore]
A Oltre le Nuvole le idee non mancano, così come la voglia di fare tutto il possibile per aiutare chi ha più bisogno. In cantiere ci sono infatti il progetto Falcor, con cui porteranno in volo i bimbi speciali – come a loro piace chiamarli con affetto – grazie a un drone e a un casco virtuale. Con il solo movimento del capo potranno comandare la telecamera a bordo del drone per vivere un’esperienza immersiva che darà loro la sensazione di volare. Dietro a questo progetto ci sono diverse collaborazioni di valore: con un istruttore pilota di volo remoto certificato dall’ENAC (Ente Nazionale Aviazione Civile), l’Aeroclub Ferrara e l’Accademia del Drone, che forma piloti UAS.
Grazie alla collaborazione con il COA di Poggio Renatico c’è inoltre l’idea di avviare Open Your Mind, un progetto che utilizza l’alta tecnologia, un caschetto capace di leggere le emissioni delle onde cerebrali su 14 punti di rilevamento e trasferire i dati in grafici tramite programmi specifici. Questo ausilio potrà essere impiegato per progetti mirati, come la riabilitazione fisica o l’autoapprendimentot di tecniche specifiche, ma anche durante le sessioni di Pet Therapy (Progetto Argo), attualmente il cuore pulsante di Oltre le Nuvole.
Di cosa si occupa la Pet Therapy nello specifico?
È un percorso assistenziale che nasce per accompagnare bambini “speciali” verso un miglioramento della loro condizione fisica, psichica e del loro benessere. Il gruppo operativo è formato da professionisti preparati come richiesto dalle linee guida ministeriali.
Da quante persone, tra volontari e professionisti, è composto il team di Oltre le Nuvole?
Tra noi ci sono Francesca, Teresa, Federica, Chiara, Michela, tutte con la qualifica di coadiutore del cane, e alcune anche veterinarie esperte in comportamento e IAA (Interventi Assistiti con gli Animali). E poi tra i volontari abbiamo Martina, Lidia, Simona, Elena, Patrizia e Isabella. A oggi siamo in 13: un piccolo gruppo che guarda nella stessa direzione.
Oltre alle qualifiche e specializzazioni di questo settore, un eventuale nuovo collaboratore quali requisiti particolari deve possedere?
Abbiamo delle regole molto ferree a livello umano: servono cuore e pelo sullo stomaco per fare questo Volontariato, che forse è meglio chiamare “missione”. E poi determinazione, tanta determinazione. Pensa che abbiamo due ragazze di Reggio Emilia e una di La Spezia che vengono qui solo per fare la sessione in giornata! Se non lo si prova, non si può capire cosa comporta un simile impegno: ci sono casi che ti strappano il cuore.
Io che mi emoziono solo a sentir parlare Tiziano, non posso davvero immaginare cosa provano davanti a certe sfide, né l’emozione quando raggiungono un determinato traguardo.
Ma il team non è composto solo da essere umani…
La squadra è al completo solo con i nostri “angeli con la coda”: Ariel, Heidi, Lola e Barni e Lupin. Presto un altro piccolo eroe di nome Gigi entrerà nella squadra e con i suoi soli 6 mesi diventerà la nostra mascotte e solo dopo aver compiuto il percorso e i 2 anni di vita potrà far parte della squadra operativa! La sua storia ha toccato molti cuori, sai? Abbiamo preso un cagnolino che era stato abbandonato, ma gli hanno riscontrato una patologia cardiaca. È un cane mansueto, simpatico, ideale per la nostra Pet Therapy, ma servivano più di 2mila euro per l’operazione. Abbiamo creato un gruppo su Facebook e devo dire che Ferrara ha risposto in maniera sorprendente: grazie alle donazioni, questo piccolo grande eroe è stato operato e ora sta finalmente bene!
Credo sia proprio questo lo spirito di Oltre le Nuvole: l’unione verso un aiuto collettivo.
Come si svolge una sessione di Pet Therapy?
Noi abbiamo dato la nostra disponibilità alla neuropsichiatria infantile di Ferrara (con la quale manteniamo una regolare convezione di progetto). Con loro si crea un’equipe di lavoro: per parlare di Pet Therapy ci devono essere, prima di tutto, delle figure precise, ovvero operatrici Pet e un operatore sanitario che sia anche preparato per la Pet. Loro selezionano i casi da affrontare che vengono studiati dall’equipe: si individua lo stato psico-fisico di partenza e si stabilisce dove si vuole arrivare. Poi cominciano le sessioni, finché non si raggiunge l’obiettivo prefissato.
C’è un aspetto preciso che Tiziano ha voluto sottolineare: mi ha detto che per loro i cani sono creature, non strumenti, per questo dopo le sedute devono essere lasciati liberi di fare quello che vogliono in pieno relax.
Con i cani avete attivi anche altri progetti?
Organizziamo degli interventi all’interno delle scuole elementari. Lo scopo è conoscitivo: spieghiamo ai bambini chi è il cane e come lo si gestisce, anche per prevenire eventuali incidenti domestici. Ad esempio, una delle primissime regole è non toccare il cane mentre mangia. Sono percorsi di 3-4 giorni che si concludono con laboratori durante i quali portiamo con noi uno dei nostri amici a quattro zampe affinché i bambini possano conoscerlo.
C’è un traguardo in particolare che vi riempie di soddisfazione?
La nostra gioia più grande deriva dai passi in avanti compiuti dai bambini che seguiamo. L’aspetto gratificante è che si ottengono risultati importanti in tempi relativamente brevi: vedere un bambino, con difficoltà di un certo livello, che inizia a camminare perché vuole seguire il cane è un traguardo incredibile. È commovente.
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Per conoscere meglio la splendida realtà di Oltre le Nuvole:
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