“Non te lo posso spiegare. Lo devi provare”. Queste le parole di Stefano Cariani quando gli ho chiesto di raccontarmi come si svolge una lezione di Zero Gravity. E così ho fatto. Ho seguito il suo consiglio e mi sono recata in Via Erasmo da Rotterdam 15/B per la mia prima esperienza senza gravità.
A piedi nudi sono salita sul tatami, ho preso confidenza con gli strumenti del mestiere e, soprattutto, con il mio corpo. Stefano e la sua collega Layla Tartari mi hanno guidata, spronata, sostenuta fisicamente, ma anche mentalmente quando davanti al primo esercizio completamente senza gravità ero convinta di non farcela. Mi sono servite forza e concentrazione, equilibrio e determinazione per arrivare alla fine della lezione, finalmente consapevole di ogni muscolo del mio corpo. Alla fine della lezione le mie spalle erano più aperte, la mia schiena più dritta, i miei piedi aderenti al terreno.
Durante la lezione, Stefano, titolare della palestra, mi ha raccontato molti particolari curiosi, come il fatto che Zero Gravity usa il primo sistema con metodo di allenamento brevettato N.Ar.T. (Neurologic Aerial Training) di allenamento funzionale che, come ho potuto provare sulla mia pelle, si svolge in parte in appoggio al suolo, in parte in completa sospensione.
Si tratta di una disciplina che agisce sia a livello fisico, perché tutti i muscoli lavorano in sinergia e il corpo ritrova così il proprio naturale equilibrio, sia a livello neurologico, dal momento che aiuta a ridurre lo stress, eliminare la paura e superare i propri limiti. Tra carrucole, cavi, maniglie, staffe e un apposito imbraco, il riallineamento posturale ti porta gradualmente a un reset neuromotorio.
Dopo la lezione mi sono fermata a fare quattro chiacchiere con Stefano e le sue tante qualifiche: Istruttore Certificato N.A.R.T, Istruttore Allenamento Funzionale, Personal Wellness Coach, Trainer Revoring e Sport & Life Mental Coach, ha aperto Zero Gravity nel 2017 e ora è pronto ad ampliare la sua attività.
Qual è la mission di Zero Gravity?
Prima di dirtelo ti racconto come mi sono avvicinato a questa realtà. In un certo senso il percorso di Zero Gravity ricalca in parte quello di Damiano Trinca, l’inventore di questa disciplina. Nel 2017, a seguito di un incidente che ho fatto in moto, mi sono giocato il crociato collaterale e menisco del ginocchio destro. Dalle visite ortopediche erano emersi pareri contrastanti. Io cercavo un metodo di allenamento che rinforzasse il ginocchio senza per forza sottopormi a un intervento chirurgico o alla riabilitazione in acqua. Grazie a Zero Gravity, che ti permette di scaricare fino al 75% del tuo peso corporeo, ho ripreso la piena funzionalità del mio ginocchio, senza dover rinunciare alle mie passioni: motocicletta e alpinismo.
Da un’esigenza fisica è nata la mia terza passione. Grazie anche al mio background nel coaching (Stefano ha seguito formatori come Anthony Robbins e Roberto Re, ndr), ho dato vita a un percorso che, attraverso l’allenamento funzionale, aiuta le persone a cambiare la propria vita. Ci sono tanti individui là fuori con una scarsa autostima e altrettanti che hanno smesso di credere nei proprio sogni, così ho deciso di lavorare su un concetto che richiama Disney World scegliendo il nome “Zero Gravity Experience”: le persone che vengono qui non vivono un allenamento tradizionale “stile palestra”, ma una vera e propria esperienza. Qui le persone devono credere di riuscire a farcela: passo dopo passo e con il supporto del coach e del trainer di sala, raggiungono i propri obiettivi. Come diceva sempre Anthony Robbins, “Come fai una cosa nella vita le fai tutte”. Se inizi a vedere i risultati e a trasformare il tuo corpo, automaticamente si modificherà anche la tua mente, mentre il mondo in cui vivi inizia ad assumere un aspetto migliore. Ecco, la mission di Zero Gravity è la rivoluzione della persona che inizia a costruire il miglior stile di vita possibile per se stessa.
Si tratta di un’attività adatta a tutti o servono caratteristiche fisiche particolari per poter praticare questa disciplina?
L’attività è adatta a tutti, qui abbiamo anche due bimbe di 8 e 12 anni figlie di nostri clienti, quindi non c’è un’età di base né un limite, ma attualmente il nostro target va dai 18 anni in su ed è prevalentemente femminile. Abbiamo anche un imprenditore di 85 anni che va in gravità! Un aspetto che ci rende ancora più orgogliosi di quello che facciamo è che abbiamo una copertura nazionale: studenti di Imola, Padova, Roma e una ragazza argentina di Milano che una volta alla settimana viene qui in treno solo per fare un’ora di Zero Gravity Experience.
Stefano mi spiega che la parola “experience” ha un peso molto importante: lui, il suo team e le persone che seguono nei corsi non utilizzano questo strumento solo per allenarsi, ma per scavare molto più a fondo, per recuperare fiducia in sé e nelle proprie capacità al fine di migliorare la propria qualità di vita.
Com’è nata l’idea di aprire la palestra?
Un giorno, mentre ero in palestra con un personal trainer che mi seguiva ogni giorno, un mio amico mi guardò e mi disse: “Stè, posso dirti una cosa? Sono sei mesi che ti segue questa persona, ma sei ancora grasso. Non è che hai voglia di metterti in forma, per davvero?” Le sue parole mi spiazzarono. Lui conosceva un personal coach di Padova che, a detta sua, poteva cambiarmi la vita. Mi lasciai convincere: da 98 chili passai a pesarne 67, con 42 chili di massa muscolare. Non avevo mai avuto una tale forma fisica (ho fatto l’alberghiero e sono stato chef, il che significa che trascorrevo le mie giornate sempre a contatto con il cibo). La sfida con me stesso è iniziata in quel momento. Ho licenziato il personal trainer che mi seguiva e ho intrapreso un percorso formativo, teorico e pratico. I risultati si vedevano, me lo facevano capire gli amici con un semplice “Stè, sei davvero in forma!”.
È nato tutto per gioco… prima abbiamo iniziato ad allenarci insieme, poi nel 2014 abbiamo aperto il primo piccolo centro di allenamento funzionale. Dopo pochi mesi lo abbiamo chiuso per aprire l’attuale sede, oltre a due importanti realtà a Imola e Ravenna. Nel 2017 abbiamo integrato l’attività di Zero Gravity, ma nel 2020 il Covid ha messo un freno al nostro entusiasmo. Abbiamo perso Imola e Ravenna e abbiamo deciso di scommettere nuovamente puntando tutto sull’ampliamento della sede attuale per focalizzarci ulteriormente su Zero Gravity.
La storia di Stefano è quella di una persona che, prima di trovare la strada giusta, si è allenato duramente per anni senza mai avere la soddisfazione del cambiamento. Oggi finalmente Stefano è un ragazzo che con il sorriso negli occhi mi dice “sto bene, se mi guardo allo specchio mi piaccio e, cosa più importante di ogni altra, sto aiutando altre persone a realizzare il mio stesso sogno”.
Quali sono i valori che accomunano gli istruttori di Zero Gravity Experience?
Siamo un team brillante, una squadra fantastica ai miei occhi. È bellissimo lavorare fianco a fianco con persone che condividono il tuo sogno, che abbracciano la tua stessa voglia di cambiamento ed evoluzione. I valori che coltiviamo e che cerchiamo ogni giorno di trasmettere a chi ci sceglie sono l’indipendenza, la libertà, la crescita, la voglia di mettersi in gioco e in discussione costantemente, ma anche l’etica, la responsabilità e il prendersi cura del prossimo, costi quel che costi. E poi c’è l’amore, perché è da lì che tutto prende forma.
E proprio da questo amore e in un’ottica inclusiva frutto della gratitudine che nutre per il suo team, Stefano ha voluto che facessi le stesse domande agli altri istruttori. Dalle loro risposte, spesso sovrapponibili alle sue, ho notato il forte legame che li unisce e li orienta tutti verso gli stessi obiettivi. Ho scoperto inoltre altri interessanti dettagli, sia pratici che etici e morali. Silvia, ad esempio, mi ha detto che “in questi tempi, in cui impazzano palestre h24 e corsi online, noi crediamo fermamente nell’importanza della massima cura e attenzione al singolo individuo”.
Mattia invece ha aggiunto un altro valore fondamentale alla lista: “Le persone. Davanti a noi abbiamo più individui, con bisogni diversi e quindi necessità differenti che, grazie alla nostra guida in totale sicurezza, riescono a realizzare i loro sogni dimenticati nel cassetto”.
Zero Gravity è un mix di allenamento in sospensione, funzionale e posturale che si svolge in un’atmosfera costantemente positiva ed energica; è una disciplina che, spronando l’individuo, rimette letteralmente in moto il corpo e, soprattutto, la mente. Perché come mi ha ricordato tante volte Stefano, prima durante l’allenamento in cui mi ha seguita, poi in occasione della nostra intervista, “così come siamo noi a crearci dei limiti, siamo noi a poterli superare”. Servono solo tanta determinazione, la voglia di mettersi in gioco, la capacità di credere in se stessi e una buona dose di amor proprio. Al resto pensa Zero Gravity, il team di quattro grandi professionisti che si dedicano a te per gioire dei tuoi stessi traguardi.
MORE INFO:
Zero Gravity
Via Erasmo da Rotterdam, 15/B – 44122 Ferrara
https://www.zerogravityferrara.it
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