Palazzo Naselli-Crispi è considerata una delle dimore storiche più belle di Ferrara. Meno noto rispetto ad altri palazzi della città estense, è dal 1922 sede del Consorzio della Grande Bonificazione, oggi Consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara, che nel 2021, dopo i lavori di restauro post-sisma, ha deciso di aprirlo ai visitatori esterni. Un palazzo dunque tutto da scoprire, a pochi passi dal Castello Estense: un raro esempio di dimora d’ispirazione romana nel cuore di Ferrara, primo esempio di architettura civile del Cinquecento. Il Palazzo, interamente costruito in cotto, con mattoni solcati orizzontalmente per metà in modo da figurare molto più sottili, è stato progettato da Girolamo da Carpi, architetto e pittore allievo di Garofalo, che ha potuto esprimere liberamente il proprio estro e le proprie idee architettoniche, decisamente innovative per l’epoca.
Naselli-Crispi vale una visita: oltre alle bellezze dell’architettura e delle decorazioni degli interni, custodisce la preziosa mostra del Catasto Carafa, che espone mappe storiche originali del XVIII Secolo considerate veri e propri gioielli del patrimonio archivistico di questo territorio.
Realizzato su committenza di Giuliano Naselli, protonorario apostolico e canonico della Cattedrale di Ferrara, il cantiere di Palazzo Naselli partì nel 1533 e venne ultimato presumibilmente nel 1537. L’intenzione del progettista Girolamo da Carpi era quella di creare un palazzo di rappresentanza: il contesto di pregio e l’evidente sfoggio di forme di matrice romana ricreano la magnificenza delle residenze cardinalizie.
Nel 1569 il palazzo venne acquistato per 100 scudi d’oro da Giovanni Maria Crispi, che lo amplierà comprando una casa confinante con l’edificio. Dal 1588 fino agli inizi del ‘900 il Palazzo ebbe diversi proprietari fino al 1915, quando la Banca del Credito Romagnolo acquistò l’intera proprietà, per ristrutturarla e trasferirvi gli uffici della società. Dopo secoli di ripartizioni, il complesso risultava suddiviso in ben 68 vani!
Il 19 marzo del 1920, a causa dei problemi nell’adattamento della costruzione antica, il Credito Romagnolo decise di vendere il Palazzo al Consorzio Idraulico della Grande Bonificazione Ferrarese. Il 15 febbraio 1922 venne stipulato l’atto di vendita: per 190.000 lire il Palazzo divenne patrimonio del Consorzio della Grande Bonificazione, che avviò importanti lavori di ristrutturazione per farne la sede dei propri uffici, terminati tre anni più tardi, nel 1925: in questa occasione venne purtroppo demolita l’originaria scala a due rampe voltata a botte, sostituita con uno scalone nella parte opposta alla loggia. Il secondo grande intervento di ristrutturazione è avvenuto dal 1985 al 1987 e ha interessato prevalentemente la facciata, il cortile e l’atrio di ingresso.
In seguito al sisma del 2012, Palazzo Naselli-Crispi ha subito importanti danni. Dall’agosto 2018 fino all’estate 2020 è stato così realizzato un consistente e diffuso intervento di recupero e restauro, costato poco più di tre milioni di euro e finanziato in parte dal Commissario Delegato alla Ricostruzione e in parte da fondi assicurativi e propri del Consorzio: un intervento complesso ed articolato di consolidamenti strutturali e restauri conservativi, che ha restituito alla Città un Palazzo magnifico e, per molti, ancora tutto da scoprire.
Il cortile interno di Palazzo Naselli-Crispi è unico nel suo genere a Ferrara: di forma rettangolare, presenta cinque arcate nei lati lunghi e tre nei lati corti, disposte su due ordini sovrapposti. L’ispirazione al Teatro Marcello di Roma è lampante. L’aspetto più intrigante di questo piccolo cortile interno è che le esigue dimensioni sono alla vista incredibilmente dilatate da una sapienza illusionistica e da una ricchezza di motivi architettonici del tutto inconsuete per Ferrara. Girolamo da Carpi aveva una conoscenza approfondita di Bramante, Raffaello e Antonio da Sangallo il Giovane: tali influenze sono state determinanti nella progettazione di questo spazio, ulteriormente arricchito, su richiesta della committenza, da motti filosofici latini riportati sugli ornati tabellari e sulle cornici della facciata e del cortile.
La torretta di Palazzo Naselli-Crispi è uno dei luoghi più suggestivi per ammirare Ferrara dall’alto: accessibile grazie ad una scala a chiocciola in ghisa, dalla sua sommità si ha una percezione visiva della città dai quattro punti cardinali. Altrettanto suggestiva risulta la vista della torretta dalle torri del Castello Estense, in particolare di notte: grazie all’illuminazione architettonica, pare una lanterna che segnala alla Città la presenza dello splendido Palazzo Naselli Crispi di cui è appendice e coronamento.
La torretta, il cui volume emerge dal primo piano del corpo di fabbrica per un’altezza di circa 12 metri su quattro piani, ha una tradizionale struttura in muratura di mattoni. Il tetto è a quattro falde, alla sommità del quale si attesta una lanterna-abbaino che consente l’uscita all’esterno, e presenta due capriate con orditura di travi lignee, travetti, tavolato di legno. Se non temete le vertigini, la vista dalla torretta è davvero imperdibile.
Nell’atrio d’ingresso di Palazzo Naselli-Crispi, nel bellissimo androne voltato a botte, si conserva ancora oggi l’unico affresco originario cinquecentesco, un tondo affrescato raffigurante una Madonna con bambino. L’affresco è di Girolamo da Carpi ed è stato eseguito con modi che risentono fortemente dell’influenza di Correggio, uno dei suoi riferimenti prediletti degli anni giovanili trascorsi a Bologna.
La Sala del Consiglio è tra gli ambienti più suggestivi e solenni del corpo nobile di Palazzo Naselli-Crispi, luogo dove ancora oggi si tengono le riunioni del Consiglio di Amministrazione del Consorzio, organo statutario dalle funzioni fondamentali che si rinnova ogni quinquennio, rappresentativo dei consorziati. Durante gli ultimi interventi di ristrutturazione, proprio in questo corpo del Palazzo, a seguito della rimozione del pavimento di legno esistente per permettere il consolidamento delle volte in muratura lesionate dal sisma, sono state rinvenute ceramiche di diversa fattura, probabilmente scarti di una qualche fornace locale, utilizzate come alleggerimento dei rinfianchi delle volte. Le ceramiche più significative sono state selezionate in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio e restaurate al fine di esporle all’interno del Palazzo, in una mostra permanente.
Francesco Carafa (1722-1818) è stato un cardinale di nobile famiglia napoletana, legato Pontificio. Si narra che una volta arrivato a Ferrara fece molto per la città, sia dal punto di vista urbano sia dal punto di vista economico finanziario. Su disposizione di Papa Pio VI, nel 1779 il cardinale Francesco Carafa ordinò una nuova e aggiornata estimazione di tutti i terreni sottoposti alla congregazione. La mostra ospitata presso Palazzo Naselli-Crispi espone alcune mappe storiche custodite dal Consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara. Si tratta di mappe preziose, non solo per la storicità delle carte, ma soprattutto per la minuzia e la precisione di ogni dettaglio. Le mappe raccolte in registri delle diverse Guardie idrauliche costituiscono una fondamentale testimonianza dell’assetto idraulico e agrario del territorio ferrarese nella tarda età moderna: il loro fascino risiede anche nella valenza artistica dei numerosi fogli, rifiniti ad acquerello e impreziositi da raffinati disegni a china. Il Consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara ha reso consultabile online l’intera raccolta all’indirizzo www.archivistoricibonificaferrara.it
Le aperture straordinarie di Palazzo Naselli-Crispi continueranno anche nei prossimi mesi il sabato: 9 ottobre, 6 novembre e 4 dicembre 2021. Le visite guidate durano 45 minuti e sono organizzate dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 17. Per partecipare è necessaria la prenotazione sul sito www.bonificaferrara.it ed è obbligatorio il Green pass.