Quanto sottotono si riduce ad essere questo “Anno di Dante“? Questo anno intero di celebrazione a settecento anni dalla morte, nella notte tra il 13 e il 14 settembre del 1391 del poeta che, probabilmente più di tutti, è simbolo della letteratura italiana?
Ovviamente Ravenna si sta impegnando il più possibile a raccontarlo ma anche la nostra città cerca di dire la sua, con un incrocio curioso: la Divina Commedia e il suo rapporto con il mondo naturale, per una piccola quanto interessante mostra dal titolo “La Divina Botanica: le erbe, i fiori e gli alberi di Dante“.
A proposito di incroci: sono anche i 250 anni dalla fondazione dell’Orto Botanico dell’Università di Ferrara e il progetto della curatrice, la dott.ssa Lisa Brancaleoni, insieme ad una nutrita squadra di collaboratrici è stato quello di cercare di unire sotto la stessa lente i due elementi.
Ne esce l’occasione per la riapertura della sala delle esposizioni di Palazzo Turchi di Bagno (l’ultima volta, tra 2019 e 2020 si parlava di spazio, quasi davvero quest’anno ci abbia costretto a tornare alle nostre radici o, forse, a sognare meno) e per un lavoro importante di studio (è prevista l’uscita di una nuova edizione scientifica della Commedia) per collegare l’opera di Dante Alighieri e la natura, con preziose tracce del nostro territorio.
Ci sono estratti di frasi dal testo dantesco che raccontano di uno scrittore assolutamente cosciente dei processi naturali e delle diversità della natura, uniti a fotografie e in diversi casi di vere e proprie foglie o piante della natura citata nel testo, proveniente direttamente dai duecentocinquanta anni di storia dell’Orto dell’Università o dal territorio della città stessa.
Si ripercorrono così i tre grandi scenari, Inferno, Purgatorio e infine Paradiso, andando a trovare nuove chiavi di lettura e nuovi simbolismi, in un’opera che si presta ancora oggi a nuovi sguardi.
La mostra ci regala lo sguardo attento di un uomo cresciuto senza che nemmeno esistesse la Botanica, intesa come scienza, eppure così in grado di comprenderla, da farci pensare a quanto ci siamo disabituati a guardare il nostro mondo, di cui abbiamo sempre più informazioni e meno coscienza. Osservarlo, con calma, per capirlo, che è un concetto diverso dal cercarne frettolosamente informazioni veloci online per acquisire una piccola nozione: vuol dire viverla, la nostra terra.
Impossibile non pensare a quanto questi settecento anni hanno cambiato la nostra terra, in conseguenza alle nostre azioni. Forse, un piccolo cerchio nell’inferno ci sarebbe anche per noi, gli “incuranti” di tanta bellezza.
Guarda la conferenza organizzata dalla mostra dal titolo “Dante Geoturista”
Guarda il tour virtuale della mostra
INFO
La Divina Botanica: le erbe, i fiori e gli alberi di Dante
Palazzo Turchi di Bagno, Corso Ercole I D’Este – Ferrara
Ingresso libero, tutti i giorni – ore 10/18 – fino al 12 settembre 2021