Scrivendo l’articolo sul castagnaccio ferrarese ho rievocato sapori e ricordi dal passato, che mi hanno riscaldato le giornate uggiose di questo autunno un po’ particolare. Pensando quindi al sapore delle castagne e volendo sperimentare un po’ con la farina che mi era rimasta, ho provato a ricreare queste altre due ricette tipiche dei mesi freddi ferraresi: i tamplùn e le mistuchine (o mistocchine).
Questi due dolci, che mi piace definire come i cugini del castagnaccio, sono sempre a base di farina dolce di castagne e acqua: sono dolci poveri, della tradizione, che solo successivamente sono stati arricchiti con altri sapori ad aumentarne la complessità, come gli agrumi, uvette o liquori.
Il castagnaccio ha un alto contenuto di acqua, e risulta infatti una pastella liquida che si cuoce in forno. Ci sono poi i tamplùn, la cui pastella è meno liquida e viene fritta in abbondante olio, ottenendo delle frittelle dolcissime, croccanti fuori e soffici dentro. Infine le mistocchine, dall’impasto denso e maneggevole, sono cotte su una piastra bollente, ottenendo dei bocconi ovali da tenere in mano, scaldandosi passeggiando per la piazza.
Ricordo di aver assaggiato per la prima volta una mistocchina proprio in piazza in compagnia di una amica sul listone, con le luci di Natale che venivano montate sotto i nostri occhi. Devo ammettere che l’ho trovata amara e non capivo perché a lei piacesse! Forse ero ancora troppo piccola… Ora invece, con un po’ di anni di distanza, capisco e apprezzo il gusto complesso e rotondo di questi dolci, di cui lascio qui sotto le ricette e qualche fotografia.
Ricetta per i tamplùn
250 g di farina di castagne
2 cucchiai di zucchero
1 cucchiaio di lievito per dolci
Una manciata di uvette (opzionale)
Scorza di limone (opzionale)
Acqua o latte q.b.
Olio per friggere
Zucchero a velo a piacere
1. Lasciare in ammollo in acqua tiepida l’uvetta. Per chi volesse arricchire il sapore delle frittelle potrebbe anche aggiungere qualche cucchiaio di cognac o liquore a piacere all’acqua.
2. In una ciotola setacciare la farina di castagne, aggiungere il lievito e lo zucchero, quindi aggiungere a poco a poco l’acqua o il latte (o una miscela di entrambi) finché non raggiunge la consistenza di un composto omogeneo e non troppo liquido (diciamo “cucchiaiabile”).
3. Aggiungere al composto la scorza del limone e le uvette, quindi mescolare bene.
4. Riscaldare in un pentolino non troppo grande e con i margini alti abbondante olio per friggere.
5. Raggiunta la temperatura ottimale per la frittura, calare delicatamente un cucchiaino di composto nell’olio aiutandosi con un altro cucchiaio, cercando di creare delle palline dalle dimensioni omogenee.
6. Friggere per 2-3 minuti, girando di tanto in tanto per evitare che si brucino su un lato.
7. Togliere dall’olio e asciugare su carta assorbente, quindi ripetere finché non si esaurisce il composto.
8. Per ultimare, cospargere i tamplùn con dello zucchero a velo e gustare tiepidi o freddi.
Ricetta mistuchine (o mistocchine)
200g di farina di castagne
Acqua q.b.
Un pizzico di sale
Un pizzico di zucchero (opzionale)
1. Setacciare la farina di castagne in una ciotola capiente, con un pizzico di sale e uno di zucchero se temete l’amaro.
2. Aggiungere l’acqua finché non si viene a creare un impasto che si può maneggiare facilmente.
3. Stendere l’impasto su una superficie spolverata con un po’ di farina di castagne fino a raggiungere uno spessore di 4-5mm.
4. Ricavare la mistocchina dall’impasto steso, dandole una forma ovoidale o rotonda, aiutandosi con un coltello oppure schiacciando l’impasto con le mani.
5. Riscaldare una padella antiaderente, quindi adagiare le mistocchine e cuocere per 2-3 minuti a fuoco medio-alto, finché non si abbrustoliscono all’esterno e risultano cotte all’interno.
6. Gustare ancora calde, anche con una spolverata di zucchero a velo.