E’ il primo pomeriggio di un (ancora caldo) agosto quando Francesca Fava ci parla al telefono citando più volte due parole “contagio” e “contaminazione” in una luce positiva, assi portanti della terza edizione di “Strani Giorni: “E”state a Teatro” di cui è direttrice artistica, prevista per il 28 e il 29 agosto, aperta al pubblico a Factory Grisù (il primo giorno) e poi in streaming, nel giorno successivo.
E allora viviamo davvero in un mondo dove le stesse parole usate da medici (la prima) e politici (la seconda) per spiegare una pandemia e i cambiamenti di questa epoca possono essere usate in maniera opposta, quasi che (ed è il bello del teatro e della vita stessa) a seconda della luce che si vuole proiettare possano cambiare l’illuminazione e la visione della nostra realtà.
Attenzione: non a distorcere. E’ come in una casa, con muri e mobilio identici, ma variando l’illuminazione esterna o interna si può cambiare radicalmente l’idea su di essi e sull’atmosfera generale: cambia tutto, in breve, ma è solo una luce diversa.
“La rassegna nasce nel 2017, quando abbiamo scoperto Factory Grisù e con la proposta di uno spettacolo che unisse musica e teatro (con Daniella Firpo, cantautrice di origini brasiliane). Dal 2018 questo progetto è diventato una rassegna vera e propria, di matrice teatrale e musicale con un gruppo di persone più ampio ad unirsi che hanno abbracciato il progetto” ci racconta Francesca, direttrice artistica del festival e attrice di teatro, cinema e televisione, nonchè docente universitaria impegnata a incrociare il sistema teatro con la medicina narrativa.
“Abbiamo deciso di realizzare questa edizione nonostante le ovvie difficoltà, impostandola sul ragionamento di cosa sia il teatro e quali mutazioni stia sostenendo”.
“Ci fa l’onore poter ospitare Franco Cordelli, uno dei più grandi critici teatrali italiani che attraverserà il tema del contagio e accendendo la chiave narrativa musicale curata da Daniella Firpo: ne parlerà partendo da autori come Dostoevskij, Claude Simon e Vargas Llosa, partendo dalle loro contaminazioni letterarie come pretesto per parlare dei contagi nell’ambito della pandemia mondiale.”
“La mediazione di Andrea Grignolio Corsini, storico della medicina e collaboratore di Roberto Burioni al San Raffaele di Milano ci consente di mettere in campo tematiche di medicina e di stretta attualità.”
“In un momento così critico accade di voler riflettere su cosa sia il contagio e cosa siano le contaminazioni: da una parte esiste l’attenzione sanitaria, dall’altro la sensazione che ci si possa sentire fratelli, accumunati e uguali in questa pandemia universale.”
“Il tutto all’interno di tematiche fortemente al femminile, come è sempre in fondo stato per questa rassegna e con uno ampio parallelo musicale ad intrecciarsi.”
Il linguaggio ha subito una veloce trasformazione degli ultimi mesi: come è cambiato il linguaggio a teatro?
“Sicuramente è cambiato il modo di stare in scena, anche a livello fisico sul palco stesso. C’è però l’idea di aprirsi, come con le contaminazioni a livello musicale di Daniela Firpo, con la musica brasiliana che è per cultura stessa fortemente impregnata del concetto di contaminazione.”
“Nella mia esperienza di questi mesi, di Roma dove lavoro, molti gruppi di giovani hanno avuto delle bellissime idee, con la spontanea reazione di buttarsi per le strade, esserci ugualmente; contaminarsi tra video e teatro: ho la sensazione di vivere un momento di grande sperimentazione.”
“La nostra stessa formula è quella di cambiare per riuscire ad andare oltre e il fatto di avere un critico vicino a noi di questa levatura rappresenta un momento di innovazione e confronto.”
“L’idea è di invitare il pubblico ad intervenire e ad essere protagonista durante gli eventi:, dal Centro Teatrale Universitario all’Università stessa, al settore medico idealmente, che vorrei coinvolgere. E, essendo in città per le riprese del suo nuovo film, ho invitato anche Pupi Avati, se vorrà e potrà partecipare, a cui sono particolarmente legata” (Francesca ha recitato ne “La via degli Angeli” e “La rivincita di Natale” del regista, NDA).
Anche perchè, anche a livello della medicina che citi viene da pensare che nel momento in cui si inserisce un necessario distanziamento fisico tra sanitario e paziente, la parola assuma un ulteriore livello di importanza rispetto a prima.
“Per me è sempre stato così: a livello di formazione e di lavoro il momento più bello del mio percorso attoriale sono sempre state le tre settimane seduti al tavolino in cui ci cercava di scoprire, capire ed entrare nel testo nella sua forma letteraria; solo successivamente si andava in piedi e in scena, ma l’importanza e la bellezza della parola sono centrali.”
“Vogliamo che l’edizione di quest’anno non sia un momento di stasi, ma un momento di trasformazione: musica e parole saranno protagoniste e apprezziamo particolarmente l’incrocio con la settimana del Buskers Festival perchè arricchisce l’esperienza cittadina, rappresentando un valore aggiunto.”
“E un nostro desiderio è quello di poter recuperare presto anche il progetto dei laboratori teatrali che sono stati realizzati fino allo scorso anno con libera partecipazione della cittadinanza e grande soddisfazione degli attori non professionisti.”
Una sera, anzi due, di apertura al confronto, piena di parole e note musicali, per raccontare che il contagio è un passaggio e c’è un passato e un futuro: sembra qualcosa di necessario da ascoltare.
Info:
Venerdì 28 Agosto, ore 21 presso Factory Grisù – ” Contagi, tra Teatro e Covid” con Franco Cordelli.
Sabato 29 Agosto ore 19 in streaming “Teatro Donne e Musica, il festival si racconta e si rinnova) (diretta facebook e diretta Youtube)