Eravamo sul pezzo: 17 gennaio 2020, Extinction Rebellion arriva a Ferrara.
L’ennesimo punto di un Risiko che pareva confermare un’onda di movimenti, mediamente giovani e apartitici, che chiedevano un cambio di passo per salvare il nostro pianeta da un cambiamento climatico inesorabile e causato in gran parte dalle attività umane.
Poi è apparso il Covid: niente di diverso da una solida conferma di un equilibrio instabile tra natura, uomo e della supponente percezione di sicurezza e controllo in cui ci siamo rifugiati, sicuri di poter governare qualunque variabile su questa terra.
Eppure proprio questo evento, ancora in corso (anzi in espansione, nel mondo) ci ha allontanato da quel senso di centralità che la lotta ambientale ha in questo periodo storico: ultimo singhiozzo di tempo utile per cambiare i paradigmi delle nostre vite prima di avviare del tutto una serie di cambiamenti irreversibili per molti decenni.
Per fortuna a Ferrara è successo qualcosa di raro: Extinction Rebellion ha mantenuto fede alle sue promesse (“il ruolo che vuole assumere […] è quello di chi vuole fare rete” avevamo scritto) e siamo a parlare oggi della costituzione della Rete per la Giustizia Climatica di Ferrara. Annunciata in conferenza da pochi giorni, abbiamo approfondito la nascita di questa unione con Dario Nardi tra i promotori di Extinction Rebellion Ferrara e dell’accordo raggiunto.
Ci eravamo lasciati con il proposito di unire tutte le realtà cittadine e passati solo sei mesi siamo già a questo punto: come è avvenuto questo processo?
Sicuramente la spinta è avvenuta da Extinction Rebellion ma il merito è condiviso da tutti: già dalla fondazione della nostra realtà locale ci siamo attivati per riunire tutte le associazioni, dalle più grandi (come Fridays For Future) alle più piccole (come Aria Lieve che si organizza fondamentalmente attorno all’asse di corso Porta Mare e Porta Po) andando poi a consolidare il percorso con altre realtà meno direttamente legate all’ambiente ma con cui abbiamo condiviso i temi di base. E la base di tutto sta nel seguire quella che è la carta dei principi che abbiamo elaborato.
Ecco, parliamo di quello che è stato chiamato “Appello per la conversione ecologica”: sembra quasi un solido progetto politico.
Dopo avere riunito tutte le reti abbiamo deciso di prendere tutte quelle che fossero le sensibilità sui temi ambientali più urgenti che fossero percepite dai vari gruppi e ne sono usciti questi tre temi principali: la forestazione, la mobilità sostenibile e la trasparenza climatica.
C’è anche un elemento da non trascurare: due petizioni su tre vanno a fare richieste su azioni che dovrebbero già essere in opera, azioni che non sono mai state fatte e su cui nessuno ha mai alzato la voce. Nello specifico: l’obbligo già esistente per legge di piantare un albero per ogni nuovo nato (e avremmo almeno 700 alberi nuovi all’anno) e l’applicazione del nuovo piano di mobilità sostenibile, perchè nonostante Ferrara si dichiari “Città delle biciclette” ci sono diverse criticità sul muoversi con mezzi alternativi all’automobile.
Il terzo elemento è la richiesta di trasparenza climatica, declinata in una sezione già organizzata all’interno del sito del comune sulle rilevazioni dell’aria della città e dove inserire comunicazioni anticipate ad esempio di forestazioni o tagli di alberi o di sezioni verdi: una trasparenza che ad oggi non esiste e che chiediamo di inserire, per evitare il ripetersi di situazioni già avvenute senza confronto pubblico.
Una volta stabilito questo, le azioni che seguiranno saranno poi autonome da parte delle varie associazioni o ci sarà un coordinamento centrale?
L’idea della rete è proprio quella di riunirsi e fare fronte comune, supportando le richieste e le proposte reciproche. Questo non vincola ma ovviamente invita alla partecipazione comune alle varie attività che man mano metteremo in campo per cercare di domandare una risposta alle nostre richieste.
In questo senso ci sarà un coinvolgimento diretto a livello politico?
A livello di come ci siamo strutturati, la rete è assolutamente apartitica e per dirlo in altre parole nessuno ha intenzione di candidarsi in Comune. Ovviamente non c’è progetto di governo ma ampio progetto di confronto: è l’unico modo per ottenere quei cambiamenti che chiediamo. E possiamo già anticipare che seguiranno iniziative importanti per perseguire i nostri obiettivi.
La sensazione è che rispetto ad altre esperienze, nella nostra città sentiremo forte le voci che spingono per una città più sostenibile e con una gestione condivisa di queste tematiche, le uniche veramente universali.
Le associazioni riunite:
Extinction Rebellion Ferrara
Fridays For Future Ferrara
Parents For Future Ferrara
Teachers For Future Ferrara
FIAB Ferrara
UISP
La Voce degli Alberi Ferrara
Pirati del Po
UPE-Unione Pescatori Estensi
Plastic Free
LAV
Tree Climbers Ferrara
Associazione Apicoltori Estensi
Donne per la Terra
Difesa Ambientale Estense
Pontegradella in Transizione
Arialieve
LINK:
Dove poter firmare la petizione
Sito Web della Rete per la Giustizia Climatica – Ferrara