Anche il festival Riaperture ha subito i contraccolpi delle vigenti ordinanze. Ad un passo dalla quarta edizione (dal titolo “Errante”), il festival di fotografia ferrarese ha comunicato un primo slittamento e, ad oggi, ne attendiamo probabilmente un secondo. Errante di nome e di fatto, anche Riaperture corre sul calendario cercando di ritagliarsi il suo importante spazio.
Il festival dei luoghi riscoperti, in questi 4 anni, ha portato in città decine di migliaia di curiosi; le sue estemporanee mostre fotografiche hanno potuto vantare grandi nomi della fotografia come Gianni Berengo Gardin, Francesco Zizola, Danilo Garcia Di Meo, Massimo Mastrorillo e tanti altri.
Quest’anno si attendono ancora con ansia esposizioni, workshop e conferenze ma nel frattempo l’associazione non è potuta rimanere con le mani in mano: così è nata la raccolta fondi benefica La fotografia guarda oltre. Una campagna a sostegno dell’attività di ricerca dell’Università di Ferrara nell’ambito delle malattie dell’apparato respiratorio. I fondi raccolti, come spiega il professor Alberto Papi, coordinatore della ricerca, contribuiranno a supportare uno studio per valutare le conseguenze delle infezione COVID sulla funzione respiratoria in una popolazione fragile con patologie concomitanti, per poi immaginarne un contenimento.
58 i fotografi aderenti, tra i quali grandi nomi della fotografia internazionale, qualcuno in arrivo a Ferrara con l’edizione Errante, che hanno donato un loro scatto per la raccolta. Le fotografie sono tutt’ora acquistabili, fino al 9 maggio, tramite il sito di Riaperture, a 70 euro l’una. Ovviamente, il ricavato andrà totalmente alla ricerca, tolte le spese di stampa.
“Siamo in una fase di stasi, sospensione, a causa del festival rimandato che dobbiamo ancora capire se dovremo rimandare ulteriormente – racconta Giacomo Brini, presidente dell’Associazione Riaperture -. Abbiamo visto l’iniziativa 100 fotografi per Bergamo e abbiamo pensato che fosse molto importante che Riaperture si attivasse per aiutare. Ci siamo confrontati molto e abbiamo deciso che fosse utile aiutare la ricerca affinché tutto questo non accada più”. Così inizia la nostra virtualissima chiacchierata.
Giacomo, cosa significa guardare avanti per un evento come Riaperture? Idee sull’edizione 2020, che sta ancora cercando di ritagliarsi il suo spazio?
Guardare avanti significa riuscire a realizzare quello che avevamo ideato, programmato e costruito in un anno di lavoro. Abbiamo il festival pronto e crediamo fortemente in quello che abbiamo in mano per questa 4°edizione, vogliamo condividerlo con tutta Ferrara ma anche con tutta Italia, con tutti quei curiosi di fotografia, storie, città e luoghi. Il tema errante è stato sviluppato in maniera, crediamo, originale, aperta e sempre con la volontà di stimolare domande più che dare risposte, oltre a mostrare spazi incredibili intrisi di fotografia.
Contingentamento per Riaperture significherà code un po’ più lunghe e maggiori distanze tra le persone, ma non cambierà tantissimo per la fruizione delle mostre perché già in questi anni, per poter riaprire una parte dei luoghi siamo stati obbligati a contingentarne gli ingressi, facendo entrare un numero limitato di persone per volta. Quello che potrà cambiare saranno conferenze e talk, ma saremo pronti a valutare l’impatto delle norme, magari con dirette online da trasmettere in più punti del festival.
Scegliere di sostenere la ricerca significa rivolgere uno sguardo al futuro. Sto tristemente notando che in questo momento non siamo troppo propensi a parlare di futuro, forse per le troppe incertezze; paradossalmente, pensando a ciò che sarà, si spera che tutto possa ritornare come prima. Il futuro è stato anche il tema di un’edizione di Riaperture. Che contributo può dare la fotografia alla ripresa? Che relazione c’è tra fotografia e futuro oggi?
L’abbiamo affrontato nell’edizione 2018 e francamente non avevamo previsto nulla di quanto sta accadendo. La fotografia è parte della nostra società, dai social alla comunicazione, dalla narrazione al ricordo, è lavoro e passione. La fotografia manterrà e credo potenzierà il suo ruolo nel futuro. La ripresa avrà bisogno di immagini, da uso pubblicitario a uso documentaristico, oltre al fissare i ricordi: i budget si ridurranno inevitabilmente ma credo che si dovrebbe invece dare maggior impulso investendo nella fotografia o nell’immagine più in generale.
La relazione tra fotografia e futuro è quasi paradossale: la fotografia è il passato per eccellenza perché è memoria di un istante che è nel momento in cui viene fermato diventa passato. Ma la fotografia ha, talvolta, immaginato il futuro e di sicuro ha contribuito a migliorarlo.
C’è un fotografo che secondo te rappresenta bene questa relazione foto-futuro?
Tra quelli che ci hanno donato una loro immagine ci sono molti fotografi che accumunerei alla parola futuro, più che per la singola foto per la carriera, che, secondo me, faranno come fotografi, direi che 4 ci sono. Sono talentuosi, con un occhio non banale nello scatto e con una capacità narrativa notevole.
Sul festival, ancora non abbiamo annunciato chi sono i fotografi in mostra, bloccati dal Coronavirus, ma non vedo l’ora di presentare quello che era la nostra idea di “Errante” e, così di primo acchito, mi viene da segnalare e quindi annunciare un primo fotografo internazionale, molto noto negli USA: Gregg Segal, perché presenta il tema dell’inquinamento quotidiano, dovuto al packaging come rifiuto costante e tipicizzato, in maniera diretta, immediata ed efficace, con “ritratti di famiglia e di spazzatura”.
Come spesso accade, la cultura si impegna per essere presente anche nei momenti meno sereni. La raccolta fondi La fotografia guarda oltre porterà un sostegno alla ricerca, ma è innegabile che le magnifiche immagini donate possano nutrire tutti noi. Cosa sarebbe stato questo strano periodo senza l’arte? La cultura ci salva sempre, speriamo che tutti vogliano ricambiare il favore quando ce ne sarà bisogno.
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LE FOTO IN VENDITA PER BENEFICENZA:
https://riaperture.com/la-fotografia-guarda-oltre/
Tra i fotografi aderenti:
LUANA RIGOLLI – Finalista al Premio Voglino.
GABRIELE CECCONI – 2018 – Winner of the Fotografia Etica Award, Premio Voglino; 2019 – Winner of the Open Call New Visions, Cortona On The Move; 2019 – The Andrei Stenin International Press Photo Contest “Grand Prix” Winner.
FAUSTO PODAVINI – Fotoreporter, 2013 -1st “Daily Life” – World Press Photo; 2018 – 2nd “LONG TERM” category – World Press Photo; 2013 – 3rd “Lifestyle” category – Sony; 2013 – Finalista “Lens Culture Exposure Awards”.
LINA PALLOTTA – Fotografa documentaria, docente, lettrice, curatrice.
GIULIO DI MEO – Presidente dell’associazione Witness Journal e photo editor dell’omonima rivista di fotogiornalismo WJ.
ROCCO RORANDELLI – Fotografo documentarista, pubblicazioni in moltissime riviste famose in tutto il mondo
FRANCESCO ZIZOLA – Vincitore di dieci premil World Press Photo e quattro Pictures of the Year Internazional (POYi), rappresentato dall’Agenzia Noor, fondatore di 10b Photography
DANILO GARCIA DI MEO – Collabora con l’associazione di fotogiornalismo Witness Journal. Nel 2019 è selezionato da Sky Arte per Master of Photography; due volte vincitore del Gran Premio all’ “Andrei Stenin International Press Photo Contest”.
MASSIMO MASTRORILLO – Vincitore del World Press Photo, Pictures of the Year Internazional (POYi), New Photographt Talent FNAC, Sony World Photography Award.
KARYMAVA HULNAZA – Vincitrice del Italy Photo Award.
FRANCESCA SASSO – Fotografa documentarista e di moda, selezionata da Fabrica.
GIACOMO BRINI – Presidente del Riaperture PhotoFestival Ferrara, fotografo professionista.
RICCARDO BONONI – Direttore Artistico del IMP festival fotogiornalismo di Padova. Vincitore ai Sony World Photography Awards 2015 fotografia sportiva.
Gli altri fotografi – in ordine alfabetico:
Alejandro Ventura, Aleksey Kondratyev, Alessandro Ruzzier, Andrea Angelini, Andrea Bighi, Antonio Cunico, Arianna Sanesi, Claudia Baldassarra, Claudia Corrent, Daniela Calanca, Daniele Cirelli, Eugenio Grosso, Fabio Sgroi, Francesca Leonardi, Giacomo Stefani, Giulia Scarpetta, Giuliana Del Gatto, Laura De Marco, Liza Ambrossio, Lorenzo Leone, Lorenzo Mini, Luana Rigolli, Luca Greco, Marco Marucci, Marco Sconocchia, Marco Trinchillo, Margherita Franzoni, Maria Chiara Bonora, Marika Puicher, Marta Viola, Matteo Santoni, Michele Lapini, Mirko Lamonaca, Paola Fiorini, Paola Rossi, Pier Luigi Fagioli, Pietro Viti, Roberto Boccaccino, Serena Vittorini, Simone D’Angelo, Stefano Vigni, Stuart Paton, Valentina Mantovani Sarti, Vincenzo Tessarin, Yannick Fornaciari, Alejandro Ventura.