Con ENS Ferrara alla scoperta della Lingua dei Segni
Martedì, 1 Aprile 2025 - 518 anni fa moriva Sigismondo d'Este, luogotenente

Con ENS Ferrara alla scoperta della Lingua dei Segni

Davy Mariotti racconta il lavoro dell’Ente Nazionale Sordi e le curiosità sulla lingua dei segni
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La prima volta che mi sono arrabbiata con il signor Bardi, avevo meno di tre anni. Era un uomo enorme, con un faccione grande e serio, ma quando mi incontrava, sorrideva sempre. Quello che però non capivo era il motivo per il quale ad ogni mio sonoro Ciao! rispondesse semplicemente scuotendo la mano.

Non sente, mi aveva spiegato la mamma.
Ah.
C’ero rimasta talmente male, che da quel momento, quando lo incontravo, mi sentivo in colpa e mi limitavo a muovere la mano velocissimamente, quasi dovessi sopperire alla mancanza del suono.

Per anni e anni, questo ronzio della comunicazione tra e con le persone sorde, non mi ha dato pace. Tutte le volte che capitava di imbattersi in qualcuno che parlava in silenzio, con il solo uso del viso e delle mani, rimanevo quasi imbambolata, a guardare, osservare, cercare di capire tutte le parole che perdevo, a studiare ogni segno per comprendere il filo logico del discorso. Ingenua, quanti tentativi falliti! Poi, di punto in bianco, un giorno qualunque, ecco arrivato quel momento in cui, mentre bevevo il caffè inebetita dal sonno, sulla schermata del pc è apparso qualcosa che ha risvegliato la mia attenzione.

L’ENS, Ente Nazionale Sordi, stava organizzando, nella sezione provinciale di Ferrara, dei corsi per imparare la LIS, Lingua dei Segni Italiana. Quattro mesi dopo, nell’ottobre 2018, ero seduta in cerchio con le mie nuove “compagne di classe” ad osservare un uomo che apriva le porte di un mondo di cui non avremmo mai immaginato la bellezza.

Al principio, è spiazzante. Vedere come la lingua si orchestra energica e travolgente tra i movimenti delle dita, delle mani e del corpo, come si può leggere tra ogni ruga, tra ogni singola espressione del viso, è qualcosa che lascia davvero… senza parole.
Da udente, mi rendo conto dell’immane privilegio che possiedo e che diamo per scontato. E di quanto in realtà non utilizziamo a pieno tutti gli altri sensi, di quanto la nostra vista pecchi d’attenzione, di quanto tutto quello che spesso consideriamo superfluo si faccia contenitore e veicolo di contenuti.

Vorrei quindi cedere la parola a chi veramente può portarvi in quel mondo, e farvi da trait d’union, mettendomi in gioco, e provando (con l’emozione e l’imbarazzo del caso) a lasciare la tastiera per utilizzare il mio viso, le mie mani e le mie dita… in maniera del tutto differente!
Per scoprire di più, per conoscere la cultura sorda, per comunicare oltre i limiti dei sensi, oggi, vi faccio fare due chiacchiere con il mio professore di LIS, Davy Mariotti, che farà luce su alcune delle peculiarità di questo universo, tutt’altro che silenzioso!

E se cercate qualche altro motivo per tuffarvi in questo mondo, l’ENS ve ne potrebbe suggerire almeno una decina!

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