Fa un caldo torrido, i bambini urlano a squarciagola alla piscina di via Beethoven e Studio Aperto ci ricorda ogni giorno che bisogna rimanere idratati.
Soluzione? Ok l’acqua, però quando cala il sole un drink fatto a regola d’arte non guasterebbe.
E allora via di Mojito, di Moscow Mule o del tanto popolare Gin&Tonic.
I problemi però possono essere molteplici nei luoghi della movida ferrarese: primo fra tutti una montagna di plastica lasciata in ogni angolo della nostra città. Bicchieri usa e getta impilati a centinaia, cannucce di plastica dappertutto, cestini stracolmi, maleducazione generale e via discorrendo. Per fortuna a Ferrara abbiamo ancora persone che propongono qualcosa di utile per risolvere queste questioni ed è qui che salta fuori l’Associazione Mayr+Verdi che, manco a dirlo, raggruppa attività commerciali di via Carlo Mayr e Piazza Verdi.
Il progetto prende spunto dagli amici genovesi: nel capoluogo ligure è attivo da un anno il progetto “Less Glass” che, per chi è rimasto a Magic English come livello di inglese, vuol dire proprio meno bicchieri. Nel caso specifico, meno bicchieri di plastica.
L’obiettivo che renderebbe Greta Thunberg fiera del suo operato, è quello di ridurre l’impatto ambientale dei classici bicchieri usa e getta utilizzando al loro posto dei recipienti in policarbonato resistenti, attraverso il sistema del “vuoto a rendere”.
Attenzione: il concetto di fondo non è quello di non usare più bicchieri di plastica, ma quello di rendere riutilizzabili quelli venduti. Lo stesso bicchiere di policarbonato, infatti, può essere lavato e quindi riutilizzato addirittura per 500 volte. Sono 499 bicchieri di plastica monouso in meno. Non pochi.
Come funzionerebbe questo sistema?
- Ordini un drink
- Lo paghi un eurino in più rispetto a quello che dovresti pagarlo di base
- Lo bevi in maniera responsabile senza urlare come una scimmia del Bahrein
- Riporti il bicchiere in policarbonato e ti ridanno l’eurino.
L’ambiente è felice, gli esercenti sono felici, Greta è felice.
Matteo Musacci (Presidente Regionale Fipe e bevitore di Bloody Mary in calice) e Davide Urban (Ascom) hanno presentato ieri l’idea alla stampa e stanno ultimando i dettagli per entrare in azione con questa bella iniziativa entro la fine dell’estate. Al momento i locali che parteciperanno sono:
- Apelle
- StraBar
- Messisbugo
- Semplisce
- Maison
- XI Comandamento
praticamente il fulcro della movida in zona Mayr-Verdi.
La particolarità di questo virtuoso procedimento è, inoltre, che se mi bevo un buon Gin Tonic al Messisbugo posso farmi una passeggiata “fino” da Apelle, portando il bicchiere ai ragazzi dietro al bancone che mi ridaranno l’euro speso al Messi. I soldi delle cauzioni, infatti, non saranno gestiti singolarmente dalle attività, ma saranno un fondo a parte amministrato dall’associazione Mayr+Verdi.
Le cauzioni che non torneranno (c’è sempre qualcuno che vuole bersi il cappuccino a casa dentro ad un bicchiere da Mojito a questo mondo) saranno poi utilizzate per comprare altri bicchieri quando saranno finiti, o per organizzare eventi e rassegne di vario tipo.
Non ho studiato economia ma mi pare un discorso che fila.
L’auspicio di chi vi scrive è che i nomi dei locali da aggiungere all’elenco crescano sempre di più, in modo tale da rendere Ferrara e le sue attività completamente “rifiuto-zero” entro pochi anni.
Ah, non bevete con la cannuccia, per favore.