L’iniziativa “SPAL….LE LARGHE” parte da un progetto voluto dalla proprietà della SPAL, nelle persone di Simone ed Elisa Colombarini e dal Presidente Walter Mattioli. Ha trovato importante riscontro grazie alla collaborazione del Sindaco di Vigarano Mainarda Barbara Paron e dell’amministrazione del medesimo Comune.
Primo in assoluto, con l’auspicio che possa essere ben presto emulato da altre società professionistiche, il progetto mira a contribuire allo sviluppo fisico e personale dei bambini con disabilità fisiche ed intellettive medio-gravi, attraverso il gioco del calcio e con conseguente loro inserimento nell’ambiente sportivo. Quale migliore cassa di risonanza se non il patrocinio della squadra di calcio ferrarese che tanto amore suscita da sempre, ed oggi ancor di più dopo essere tornata nella massima categoria?
La SPAL, con l’avvento della famiglia Colombarini, ha da subito prestato grande attenzione non solo verso il settore giovanile ma anche verso le categorie più deboli per la loro accettazione e conseguente inserimento tramite lo sport nella società. Si é inoltre distinta come la gestione che ha più di tutte le altre investito in questo settore per queste categorie. Il progetto è rivolto inizialmente ai bambini/e dai 5 ai 13 anni e si sviluppa come primo esperimento da gennaio a maggio 2019. Vede scendere in campo (è proprio il caso di dirlo) istruttori diplomati Isef, laureati in scienze motorie, insegnati di educazione fisica e di sostegno.
Questi professionisti, tesserati Spal, si danno appuntamento ogni venerdì dalle 17 e 30 alle 19 per seguire i ragazzi in lezioni che si sviluppano in tre momenti ben precisi:
– Attivazione per iniziare la seduta
– Psicomotricità legata al calcio
– Gioco finale, indispensabile non tanto e solo per mettere in pratica quanto appreso ma per finire con un vero e proprio divertimento.
Il rapporto bambini/insegnante di due o tre a uno è la conferma della serietà e della volontà di perseguire i risultati che l’iniziativa fin dall’inizio si è prefissa di ottenere. A tre mesi dal suo inizio ci siamo recati sul campo sportivo di Vigarano Mainarda dove si tengono da fine febbraio le lezioni, una volta ultimato un iniziale periodo di sedute indoor. Qui incontriamo Simone Vallieri, responsabile organizzatore del team di insegnanti che segue il progetto.
Ci accoglie non prima di aver salutato un suo allievo, appena arrivato, abbracciandolo come si fa con i vecchi amici e facendo con lui un giro intero di campo, camminando e sostando un paio di volte per scambiare qualche parola, vedere il resto dei giovani allenarsi ed ambientarlo al tappeto erboso come fosse la prima volta.
“Lo definisco un progetto di vita quello che abbiamo iniziato qui, e tutte le nostre aspettative non sono state disattese. I sette ragazzi, che attualmente vengono seguiti dai tre insegnanti, sono stati accorpati ad un gruppo di una quindicina di bambini di pari età per una loro più facile integrazione. Ed anche questi quindici a loro volta stanno traendo importanti benefici grazie a nuovi stimoli che provengono da ragazzi che mi riesce difficile chiamare diversamente abili”.
Al fianco di Simone collaborano al momento Andrea Rudatis e Roberto Vanzini ma in stand-by ci sono altri due/tre tesserati Spal pronti ad iniziare da settembre, terminato il progetto pilota di questi cinque mesi, una stagione piena che vedrà già nuovi iscritti. Simone, pieno d’orgoglio, aggiunge trionfante un’ulteriore considerazione: “Nel successo del progetto si aggiunge un ulteriore risultato e cioè quello di essere riusciti a tesserare nella SPAL, a tempo record, uno di questi sette ragazzi. Tutto ciò significa allenamenti assieme ai nuovi compagni tre volte alla settimana, oltre alla seduta specifica del venerdi, e l’accesso alle partite ufficiali giocando nel campionato di categoria.
Ed i genitori?
“Ci stanno dando un grande apporto e supporto – risponde Vallieri – visto che collaborano, presenziano e vivono i successi dei figli come non mai. Se per caso un ragazzo venisse ripreso giustamente, alla pari di tutti gli altri, non ci sono stati casi di risentimento o rimprovero. Questo è il vero significato: tutti devono sentirsi uguali tra di loro.”
Solo grazie alla collaborazione del Comune di Vigarano, che ha messo a disposizione gratuitamente fino a maggio la palestra comunale, e della famiglia Colombarini, tutte le parti in gioco hanno raggiunto i risultati attesi: i ragazzi sono sereni, sono coinvolti nel gruppo e se poi in futuro scegliessero un altro sport poco importa, l’obiettivo è comunque raggiunto. Lasciamo il campo da gioco con le voci dei bambini che riecheggiano: sono voci allegre che riempiono di gioia chi le sente, perché dimostrano quanto bene stiano e quanto si divertano assieme.
Una bella iniziativa meritevole di lode.
1 commento
Bravo Enrico per l impegno e le notizie che ci dai.