Le coincidenze accadono, eccome.
Quelle ordinarie costellano le nostre vite rischiarandole per un attimo come piccole lucciole luminose di magia, strappandoci un sorriso o un silenzioso “mah, che strano” dai pensieri sovraccarichi. A chi non è mai capitato di arrivare con il telecomando già puntato e trovare il cancello aperto per una frazione di secondo? O di incontrare uno della propria città in vacanza, nel posto più ignoto e sperduto nel mondo, magari in fila per il bagno? Ecco, sono casualità che succedono a tutti in modo direi quasi “scientifico”, per quanto bizzarro.
Ma sono le coincidenze eccezionali, quelle che ci stupiscono e talvolta ci sconvolgono per la loro totale, anarchica casualità.
Come quella successa a Lucrezia Uba, studentessa ferrarese che, durante un viaggio-studio in Irlanda, è stata notata da una famosa artista locale e non solo, Jackie Edwards. I tratti estensi della ragazza hanno subito stimolato la sensibilità della pittrice che li ha sovrapposti e identificati con quelli della leggendaria Frida Kahlo, trasponendoli in modalità artistica.
Eh già signori. Niente popodimeno.
E così Lucrezia ha posato come modella in erba prima in un soggetto, poi in una serie di ritratti richiesti dalla stessa Galleria, aventi sempre lei come protagonista e creati dalla Edwards che l’ha raggiunta, tra l’altro, qui a Ferrara, anzi di più, direttamente a casa sua. Dipinti che verranno presto esposti nella prestigiosa Gormleys Gallery di Dublino, spartendosi lo spazio con operette della statura di Dalì, Pollock, Bansky e Warhol.
E dunque, di che tipo di coincidenza stiamo parlando? Quella di nascere con gli stessi lineamenti di un’icona, di essere scoperti dalla persona giusta, o nel momento e nel posto giusto, o di tutte queste circostanze insieme? O forse, non sarebbe meglio parlare di destino?
E mentre continuiamo a pensarci tutti, senza uscirne sani di mente, vado a farmi un caffè per calmarmi.