Bella storia questa della seconda “social street” del mondo, nata nel lontano novembre 2013 in via Pitteri a Ferrara, tramite una pagina Facebook. Gli abitanti hanno ormai perso il conto di tutte le iniziative realizzate: cene di strada, libri liberi nella biblioteca, serate di astronomia, baratto, pulizia della zona, mistery box e filò estivo, il tutto riscoprendo il grande piacere di stare insieme e farsi i fatti degli altri.
Come in molte altre città e quartieri del mondo, anche a Ferrara spesso non ci si conosce pur abitando nello stesso condominio e incrociandosi sui pianerottoli per anni, causa quella diffidenza e quel “farsi i fatti propri” – considerato un valore -, che ci porta a rinchiuderci nel nostro appartamento ed escludere quello che avviene 3 metri più in là.
Eppure si sente sempre più la mancanza dell’atmosfera del cortile e delle chiacchiere, delle semplici relazioni di vicinato e della sicurezza che dà sapere chi abita vicino a te. Lo dimostrano le 471 social street partite in tutto il mondo in questi anni. La prima, famosissima, è nata nel settembre 2013 a Bologna, in via Fondazza. La seconda è la social street estense, medaglia d’argento, avviata il 3 novembre 2013 con l’apertura della pagina Facebook “Residenti in via Pitteri e dintorni” che ha ormai oltrepassato i 500 iscritti e si avvia gloriosamente al traguardo del primo lustro di vita. Più vispa che mai la social pitteriana e bravissimi tutti gli streeters perché ad aprire una pagina Facebook ci vogliono 5 minuti, a mantenerla viva per 5 anni ci vogliono passione, creatività e coraggio.
Si rimane sbalorditi, prima di tutto, dalla quantità e qualità delle iniziative pubbliche messe in campo in questi anni. Chiara, Cinzia, Elisa, Nicola, Daniele, Auro, Denis, Barbara, Rita, Alessandro, Mariaelena e pochi altri sono gli organizzatori di molti degli eventi, zoccolo duro che si percepisce come esiguo e affaticato, rispetto alle belle cose che vorrebbe proporre. Il grande poeta Omero, alle prese con analogo problema nella social street di Atene, 3000 anni fa, suggeriva una soluzione: “Lieve è l’oprar se in molti è condiviso”. Appunto.
Tramite la pagina facebook e un oblò – riciclato da una lavatrice ed appeso al muretto in fondo alla via – che serve da bacheca, le varie proposte vengono pubblicizzate, divulgate e seguite. Tutto a costo zero per i partecipanti quindi niente falso in bilancio o ammanchi di cassa, esclusi i finanziamenti illeciti, le tabelle millesimali e i fondi in nero, praticamente un paradiso fiscale.
L’ultima iniziativa è di fine luglio: l’eclissi di luna vista con un telescopio professionale e spiegata da Andrea, astrofilo del gruppo che ha trascinato a naso all’insù le decine di ragazzi, adulti e bambini presenti. La più bella proposta forse è aver voluto intitolare – tramite una raccolta firme promossa da Irene – una strada ciclabile a Carlo Lambertini, abitante della zona, fabbro, artista, scrittore e da subito sostenitore della social street, a cui dedicò anche una poesia. Un po’ a casaccio perché sono veramente tantissime, ecco l’elenco di alcune delle originali iniziative proposte in questi anni per trasformare ogni anonimo residente in abitante, poi conoscente, qualche volta amico. Pronti?
– Incontri social con aperitivo SanPitter
– Albero di Natale condiviso, in materiale di riciclo, in fondo alla via
– Arrivo della Befana pitteriana con calze per tutti i bambini
– Cene etniche a casa di un pitteriano, con cuoca marocchina e pakistana
– Gestione di un orto di erbe aromatiche
– Cene di strada con pitterbuskers, mangiafuoco e musicisti
– Riciclo dell’ oblò ricavato da una lavatrice come bacheca
– Mercatino di Natale – Esposizione di gioielli artigianali di Mariaelena
– Cena di strada con sfide tra torte
– Proiezione all’aperto del film “Anzul delle stelle”
– Pulizia della strada e vie limitrofe, raccolta rifiuti
– Visita alla Ditta di Dario – pitture e decorazioni
– Acquisto pane, prodotti da forno artigianali da Simona
– Visita degli Scout da tutta la regione
– Acquisto detersivi sfusi da Monica
– Giochiamo a nascondino al buio, sulla strada
– Costruzione e decorazione di una Little Free Library ovvero, biblioteca del libero scambio di Libri aperta a tutti
– Mercatino pro Gattile
– Facciamo i capplitt tutti insieme
– Foto dei nostri cani e gatti
– Baratto, scambio di oggetti , abbigliamento, libri
– Mostra fotografica sul muretto
– Introduzione di una moneta complementare a sostegno dell’economia : il Pittero
– Gita collettiva di donne pitteriane senza mariti all’IKEA
– Andiamo a trovare i vicini di via Zemola
– L’antro dei mostri- pitterdolcetto o pitterscherzetto? serata di halloween per bambini e adulti con dolci, giochi, cartomante e serpenti veri
– Frutta, verdura e miele di Paolo
– Social merenda primaverile e autunnale al parchetto Roveroni
– Le mistery box, cassettine a sorpresa di frutta e verdura, di Gustavo
– Filò estivo del mercoledì sera presso la panchina
Cittadinanza attiva? super-attiva, superlativa. Molti degli eventi organizzati all’aperto sono stati benedetti dall’acqua, dalla semplice spruzzatina tipo aspersorio al diluvio vero e proprio, anche in piena estate e senza una nuvola all’orizzonte: i misteri di viapitteri. Alcune proposte hanno avuto il pienone, altre – come la raccolta rifiuti – il deserto, il motivo è scontato, basta proporre la stessa alternativa in famiglia: mangiamo la pizza oppure sistemiamo il garage? Ma lo scopo della social street non è solo l’organizzazione di eventi e il numero di partecipanti alle iniziative non è l’unico termometro del successo della social, ci rassicurano i pitteriani. Gli eventi sono un mezzo per fornire ai vicini l’occasione di conoscersi, di chiedere “ma tu, per caso, abitavi vicino a ….” e “se sei del Barco ti ricorderai quella merceria…”: l’affascinante scoperta e il mantenimento di nuove relazioni e conoscenze nel vicinato danno un’identità e una sicurezza impagabili. E’ questo forse il grande traguardo a cui aspirano tutte le social street.
Scorrendo i post della Pagina Facebook non mancano avvistamenti, segnalazioni, consigli perché via Pitteri è dominata dalla rassicurante mole del Comando Carabinieri ma ahimè ci sono stati danni alle auto, finestrini rotti e visite ai garage. E poi post di cerco/offro/gratis, auguri e saluti, ricette, memorie del luogo, volti del quartiere, proposte commerciali – immediatamente cassate – degrado e sicurezza; a questo proposito Cristina Pasqualini autrice di “Vicini e connessi – rapporto sulle social street a Milano” ) osserva che “con l’aumentare delle frequenze dei rapporti reali diminuiscono, in tutte le decine di social street monitorate, i post riguardanti il degrado e la sicurezza e si iniziano a proporre iniziative per abbellire la zona”. Se conosci non hai paura, sembrano suggerire questi dati che si commentano da soli.
Ma il gruppo è politico? Assolutamente si, qui si fa vera politica nel significato originale del termine “ polis” ovvero “gestire per il bene della città” e chi meglio dei pitteriani cerca di gestire bene, nel piccolo, il proprio pezzettino di città? Alcuni abitanti hanno contribuito al progetto di Urban Center, sottoscritto un Patto di collaborazione per la cura del bel parchetto di via Roveroni – location preferita di mamme e pitterianini –, partecipato all’ideazione della Carta dei Beni Comuni; la social è presente nell’Album delle comunità di buone pratiche e nella Mappa dei beni comuni del Comune. Giulia Gianugi, dottoranda in sociologia, ha preso in esame questa comunità di vicinato concludendo che “riscoprendo il piacere di stare insieme, i membri del gruppo hanno prestato più attenzione agli spazi pubblici riscoprendoli come luoghi di relazione, una nuova visione della vita cittadinache prima non esisteva”.
Vivar in condominio, carissimo amato e indimenticabile Alfio Finetti, può anche essere cool (non in ferrarese, eh).
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Per approfondire:
Pagina facebook “Residenti in via Pitteri e dintorni a Ferrara”:
https://www.facebook.com/groups/pitterisocialstreet/
Articolo del 2013 sulla social street di via Pitteri, ai primi vagiti:
http://www.listonemag.it/2013/12/02/ferrara-social-street-il-caso-di-via-pitteri/
Primo compleanno di via Pitteri:
https://www.youtube.com/watch?v=wgmulXLX49I
Regole e suggerimenti per trasformare anche la tua strada in una social street:
http://www.socialstreet.it/
Cristina Pasqualini “ Vicini e connessi, rapporto sulle social street a Milano” fondazione Feltrinelli (pdf scaricabile)
http://fondazionefeltrinelli.it/schede/vicini-e-connessi-rapporto-sulle-social-street-milano-con-contributi-dei-ricercatori-dellosservatorio-sulle-social-street/
Giulia Ganugi – “Pratiche di innovazione sociale e sviluppo territoriale: le social street si raccontano”, Bando Print – Raccontare per Trasformare, ed.Pacini