C’è un tempo che scocca come una scintilla: primo week-end di maggio, prima voglia di aria marina, si corre ai Lidi e si torna alla sera stanchissimi ma appagati, con l’ultima luce del sole puntata dritta negli occhi come un laser. I ferraresi scappano a dare un’occhiata alla casa al mare: mì a glò agli Scacchi, mì agli Estensi – case spesso comprate decenni fa quando i Lidi erano… ma cos’erano effettivamente?
Facciamo un passo indietro e pensiamo agli anni Sessanta di cui, è inutile ripeterlo, si ha sempre un po’ di nostalgia: la SPAL arrivava alla finale della Coppa Italia poi vinta dal Napoli, in ogni condominio di città c’era la bugadara (si, come la discoteca) dove si lavavano i panni, il frigo non c’era e si comprava il ghiaccio in via Fiume; si discuteva con disprezzo e paura di via Mortara 70 e del Birago, rifugi degli ultimi; si andava spesso al cinema: Manzoni, Mignon e Diana erano considerati localetti di classe B, mentre l’Apollo, il Ristori, il Rivoli, il Nuovo e il Corso erano belle sale dove, come in tutti i cinema, si poteva spipazzare senza problemi.
Negli anni ’60 la scappata domenicale ai Lidi era ancora un’eccezione riservata agli eccentrici. Poi, lentamente, è diventata una bellissima scoperta raggiungere il mare nelle domeniche estive: si trotterellava senza polemiche ai Lidi partendo verso le 6, il gregge procedeva abbastanza spedito poi man mano che le luci dell’alba avanzavano si andava sempre più piano; l’arrivo era previsto al massimo per le 8, parcheggio sotto gli alberi quando ancora c’erano ed erano rigogliosi, cestoni con le vettovaglie, asciugamanoni peso medio 8 kg l’uno, indispensabili costumi di ricambio, creme, cappellini e occhialoni e via a piantare il trofeo sulla spiaggia ancora libera.
I Lidi iniziano a diventare luogo ideale dell’acquisto vero e proprio di seconde case negli anni ‘70: prima monolocali, poi bilocali, poi villette a schiera. Boom edilizio in contemporanea col baby-boom. Figli, amici dei figli, parenti, vicini di casa, nonni, zii e cuginetti, ci si piazzava lì tutta l’estate. “Visto che l’abbiamo la casa, sfruttiamola…” chiosava la signora mamma o nonna, e vai con i bif alla menta e all’amarena, il Paiper, il Camillino e il Calippo, bagno solo 2 ore dopo i pasti e non andare oltre gli scogli. Meravigliose cuffie in lattice coi fiori colorati, Carlino ogni giorno e Settimana Enigmistica ogni sabato, secondo la più classica ed estenuante vita da spiaggia; stessa spiaggia, stesso mare, cantava Piero Focaccia nel 1963, e tanto più stesso ombrellone, visto che ogni famiglia pretendeva sempre il medesimo numero – tramandabile e immutabile per generazioni – in modo da ritrovare puntualmente gli stessi vicini di fila con cui scambiare report annuali di sano pettegolezzo.
Impossibile citare tutti i posticini che qualche decennio fa andavano per la maggiore nei sette Lidi: ristoranti in erano il Sambuco, l’Europa e il Panfilo, la pizza migliore pare fosse quella del Papa nero, della Foresta nera e del Fieramosca. Per un pranzo in slip o pareo niente di meglio che Il Gazebo, essenziale un salto al Roof Garden per un drink. Dopo il gelato al Nuovo Fiore, per trascorrere la serata si sceglieva tra il Topkapi, la Casbah, la Rotonda, il J&J e il Barracuda, non mancava il bombolone caldo all’alba nelle pasticcerie Del Viale e alle Perle, solo per citare i primi nomi che vengono in mente a qualsiasi cinquantenne estense, ma l’elenco sarebbe lungo. Cosa ci resta delle centinaia di giornate trascorse ai Lidi? Il tempo delle mele – come quello degli gnocchetti verdi al gorgonzola di Aroldo – è finito, restano alcune foto in bianco e nero, forse pochi eventi notevoli ma tantissime atmosfere indimenticabili.
Difficilissimo ricordare i 7 Lidi a memoria, ne manca sempre uno, come i 7 nani!
GIOCO: Provate ad affrontare questo semplice test d’ingresso, unendo ogni Lido alla propria attrattiva principale:
1 – Lido di Spina | a) Shopping – mondanità – divertimento |
2 – Lido degli Estensi | b) Pineta – vasta spiaggia – residenziale |
3 – Porto Garibaldi | c) Sport – lago – animazione |
4 – Lido degli Scacchi | d) Tranquillo – famiglie con bambini |
5 – Lido di Pomposa | e) Pineta – natura, ampi spazi |
6 – Lido delle Nazioni | f) Porto di mare – aperto tutto l’anno |
7 – Lido di Volano | g) Attrezzato per Famiglie – accogliente |
Ecco, questi sono i Lidi oggi, 25 chilometri di spiaggia totalmente inserita nel Parco regionale del Delta del Po, mare da anni con riconoscimento Bandiera Blu, conferito dalla Foundation for Environmental Education.
Cercate un mare verde smeraldo, fondali cristallini, branchi di pesci colorati, acque profonde ideali per i sub, coste rocciose frastagliate, cale, insenature e grotte accessibili solo con la barca? Nooo, non c’è, non c’è. Queste spiagge soddisfano esigenze diverse: qui ci sono meravigliosi fondali lisci ideali per nonni, bambini e genitori apprensivi, spettacolari basse maree mattutine che stimolano le passeggiate all’alba sul bagnasciuga; paesi totalmente pianeggianti ideali per anziani e persone in difficoltà, adattissimi per le biciclette, comodi per manovrare carrozzelle o passeggini stracarichi di borse da spiaggia; sabbia finissima, un sassolino neanche a pagarlo, mentre ai due estremi dei sette Lidi le meravigliose pinete ci concedono profumata penombra. E poi lungomare , animazione, piscine, bar, gelaterie, piadinerie e pizzerie, ristoranti, sala giochi, parchetti, giostre e luna-park, aste e gioiellerie, mercatini e bazar, risciò e bancarelle, camping, hotel e pensioni, agenzie immobiliari e bagni super-accessoriati, abbigliamento, scarpe e bazar, zumba e trenini, insomma un’organizzazione impeccabile per tutti i gusti, da aprile a ottobre. Vicinissimo a casa tua: e questo lampante aspetto resta per noi autoctoni il richiamo e il fascino più appetibile, sa vot ad più?
Dunque i Lidi – che non oseremmo mai chiamare ferraresi ma, come perentoriamente indicato nei cartelli stradali a lettere cubitali, comacchiesi – hanno ancora appeal ovvero fascino e attrattiva? A quanto pare si, se sui social Eros Schiavon, noto centrocampista biancoazzurro, è fiero di scrivere post come: “Ibiza? No grazie, preferisco Spina”, ottenendo standing ovation di like.
I numeri della Regione Emilia-Romagna parlano chiaro: l’anno 2017 ha avuto un aumento di presenze del 18,3% sulle coste emiliane, sorprendente ma prevedibile, visti gli investimenti a lungo termine di Consorzi e amministrazioni: in crescita la componente italiana ma anche internazionale in particolare Russia +25%, mentre la fedelissima Germania sale ancora del 9%. “Best in Europe 2018” l’Emilia-Romagna, secondo la celebre guida da viaggio Lonely Planet: la regione è al primissimo posto per il cibo più famoso del mondo e le preziose architetture, di cui Ferrara e Comacchio sono esempi illuminanti. La domanda “ma cosa facciamo se piove” qui ai Lidi ha – o dovrebbe avere! – una sola risposta: approfittiamone per visitare le nostre capitali culturali e apprezzare la buona tavola.
Cristina, il cui padre era titolare già dagli anni ’60 del campeggio Tahiti al Lidi delle Nazioni – oggi unico campeggio italiano con Terme accreditate dal SSN – non ha dubbi nel ribadire che la media dei soggiorni si è sicuramente accorciata mentre la propria clientela resta prettamente straniera, a parte il mese di agosto in cui prevalgono gli italiani. Carlotta, titolare dell’agenzia immobiliare Mondo al Lido di Volano da 3 generazioni, ha il polso della situazione turistica nei decenni e ricorda che fino a 20-30 anni fa si affittava l’appartamento per tutta la stagione oppure a mesi, minimo 15 giorni, “ma proprio i più puvritt”. C’era il cambio mese, come in colonia: i fissi di luglio, i fissi di agosto, i mesi di giugno e settembre per bambini. Adesso invece si prenota solo a settimane o giornate, turismo mordiefuggi concentrato nei week-end, forse non tanto per una questione economica ma proprio di tempo strappato sempre più duramente al lavoro. L’unica cosa che i vacanzieri chiedono in più rispetto ad anni fa sono le comodità: a microonde e condizionatore non si può più rinunciare.
Ah, avviso a tutti i turisti: non preoccupatevi se ogni tanto il partner se ne esce con “Tesoro, vado a buttare il pattume…”, poi sparisce e torna dopo 3 ore. Niente paura, è andato a cercare il contenitore per la differenziata. Si perché qualche peccatuccio i Lidi ce l’hanno… sistema di smaltimento dei rifiuti insoddisfacente, strade e marciapiedi sconnessi, poche ciclabili, una certa lontananza delle strutture sanitarie e soprattutto collegamenti inadeguati. Si rammarica infatti un anziano tedesco che dal 1970 trascorre qui, con i figli prima e con i nipoti ora, la stagione estiva: “Peccato manchi un treno che arrivi ai Lidi”. E ha perfettamente ragione!
“Lido di Pomposa – Lido di Pomposa… Si avvisa la spettabile clientela che è vietato attraversare le signore stese al sole, servirsi degli appositi percorsi. Si prega di non lasciare anziani incustoditi in spiaggia o si provvederà alla loro rimozione. Attenzione! Bambino in transito veloce all’ombrellone quindici, pipì delle 10 e 21 in arrivo: allontanarsi dalla linea gialla.”
8 commenti
Spetacul!
Complimenti per l’articolo.
E le altalene Campari in riva al mare?
E i tandem 4 o 5 posti?
E le storie estive, la notte dei fuochi?
Ora è tutto supernormato per la sicurezza e tutto il resto.
E le discoteche/balere sono scomparse quasi tutte e vivono di quelli che si sballano.
Tanto benessere in più ma tanta spensieratezza in meno
Grazie!
si è vero, tutto supernormato e controllato.
Ma la tristezza che fa l’animazione per bambini in spiaggia? questa non la reggo proprio
Resoconto sentimentale, molto coinvolgente, che mentre lo si legge si sorride compiaciuti, tanto che me lo sono letto due volte.Ho respirato per un attimo il profumo del mare, diffuso da una fresca brezza mattutina che si mescola con un lieve odore di vernice ad olio con cui è stato appena pitturato un moscone, Questo è un ricordo di Porto Garibaldi degli anni ’30 quando i genitori mi mostrarono il mare per la prima volta. Da allora non ho mai smesso di amarlo. Grazie Alida per questo viaggetto.
grazie Florio, si vede che siamo della stessa generazione! li amiamo ancora e sempre i nostri vecchi Lidi .
ps il moscone! ahah
Brava Alida, potrei averlo scritto io 🙂 adoro i nostri lidi specie Spina! È dolcissima… ciao da Maria Elena!
Eh si…quei Lidi hanno il loro ricordo in noi. Allora meglio di oggi. Anche se la pineta è sempre splendida. Ricordo la nave Olimpia. Ho visto che la disco ristorante Barracuda al.lido di spina c è ancora
Complimenti Alida da un indigeno poco più vecchio di te. Hai descritto veramente bene le atmosfere che si vivevano nei fantastici anni 80. Mi permetto di inserire nel album dei ricordi il teatro dei burattini e l’attigua pizzeria Embassy , le prime visioni cinematografiche nelle arene all’aperto del prof Mario Terzi al lido Estensi . Saluti dal mare
Mannaggia, si sente che te la sei goduta!