CIGARETTES AFTER SEX – K – Soundkeeper: Stefania Andreotti
Mentre una parte significativa del pubblico si lasciava andare in romantiche effusioni con la colonna sonora provvista dal vivo dai Cigarettes After Sex, là fuori un ragazzo si sentiva terribilmente solo. E non parlo del metaforico ragazzo con cui si può identificare più o meno chiunque in questo brutto mondo, mi riferisco proprio a uno in particolare, che alle 21 stazionava sotto i volti di piazza Castello – sotto la Via Coperta – con una camicia a quadri e un cartello di cartone appeso al collo da un filo, che recava la scritta “Cerco 1 biglietto per i Cigarettes After Sex“. Con l’1 cerchiato bene a pennarello. Grosso modo due ore dopo il ragazzo non c’era più, mentre il suo cartello giaceva a monte del bidone blu dell’Hera destinato a carta e cartone, a due passi dall’entrata sud del Castello. Potrei sbagliarmi, ma non credo sia riuscito a farcela, visto che il tutto esaurito della penultima serata di Ferrara Sotto le Stelle era annunciato da ormai una settimana e la capienza limitata del cortile non lasciava molte probabilità sotto il profilo statistico.
In quel cortile strapieno, si è consumato un atto d’amore un po’ più prosaico, una sorta di sognante adorazione per una band attiva da ormai dieci anni e che all’attivo ha appena un album intero. Tutto hype e poco arrosto? Probabile, ma intanto i biglietti sono stati staccati senza alcun problema ed a Ferrara si sono riversate centinaia di persone da tutto il nord Italia, malgrado le ulteriori due date previste nel nostro paese (a Gardone Riviera e Roma). I Cigarettes After Sex hanno trovato la formula giusta, nel momento storico giusto e con i mezzi giusti: a contribuire alla loro fortuna hanno provveduto gli algoritmi di Youtube e Spotify, che li hanno suggeriti ad utenti in tutto il globo. Ora quindi passano (giustamente) all’incasso col loro dream-pop che trasuda romanticismo e sensualità a partire dal monicker scelto dal leader Greg Gonzalez. La sua voce super suadente sul palco (e sul disco) peraltro contrasta parecchio con quella che è la voce che usa tutti i giorni, ma questo è un dettaglio.
Gonzalez e i componenti della sua band sono arrivati puntali alle 21.36, accolti da un “Vai Greg” di un tizio che ha sovrastato gli applausi e gli who-hoo tipici del campionario da concerto. Tutti vestiti di nero, luci basse, fumo a profusione per creare un’atmosfera super intima. Non poteva essere altrimenti. Allora ho deciso di cronometrare quanto tempo sarebbe passato dall’inizio del concerto al primo bacio di qualcuno attorno a me: un minuto e venti secondi, quando “Young&Dumb” non era ancora finita. Niente male, ma pensavo meglio. Chi non aveva qualcuno a cui avvinghiarsi filmava / fotograva / Instagram-storizzava (Crusca perdonami perché ho tanto peccato). Gonzalez ha assistito compiaciuto, da frontman consumato, limitandosi al minimo indispensabile di interazione col pubblico: tipo salutare, ringraziare e dire che era la sua prima volta a Ferrara. Grazie a lui e alla sua intonazione quasi androgina il Castello ha potuto aggiungere temporaneamente il cortile dei limoni al già nodo giardino degli aranci al piano di sopra.
Tutti e dieci i pezzi di “Cigarettes After Sex” (Partisan, 2017) sono stati inclusi in una scaletta lineare e dai suoni impeccabili, con “Sweet“, “Sunsetz“, “K.” e “Apocalypse” che hanno fatto brillare display e alzare addirittura accendini in puro stile anni Novanta. In mezzo anche una rielaborazione super minimale di un pezzo anni ottanta degli REO Speedwagon (“Keep on loving you“), spogliata di tutta la sua tamarraggine anni Ottanta che pure oggi è tanto in voga. Gonzalez e compagni tamarri non lo sono per nulla e si sono congedati dopo un’ora e un quarto quasi sottovoce, nel loro stile, dopo aver profuso romanticismo a piene mani.
CIGARETTES AFTER SEX – Sunsetz – Soundkeeper: Stefania Andreotti