Manufactory Festival: la street art travolge Comacchio
Martedì, 1 Aprile 2025 - 518 anni fa moriva Sigismondo d'Este, luogotenente

Manufactory Festival: la street art travolge Comacchio

Lo stadio Raibosola riacquista nuova vita in un weekend con le opere di 10 writer
Iscriviti al nostro canale Whatsapp

Spontanea, espressiva, pubblica, illegale ma effimera. È così che ci immaginiamo l’arte urbana. Questa volta però a Comacchio è andata un po’ diversamente. Già dal 2005 infatti erano approdati nella cittadina lagunare, Blu ed Ericailcane, artisti di rilevanza internazionale che hanno ammantato Comacchio con i loro colori. Ora, a distanza di 13 anni, l’amministrazione comunale insieme a Riccardo Buonafede, urban artist comacchiese, lancia ufficialmente il Manufactory Festival.


Novità del 2018, si terrà a Comacchio la sua prima edizione tra il 22 ed il 24 giugno, nella zona dello Stadio Raibosola.

L’idea del progetto, racconta Riccardo, nasce nel 2017 quando si propone al Comune per dipingere alcune pareti di palazzine della città. Qui scocca la scintilla e l’Amministrazione, che in questi ultimi anni si sta muovendo per rendere Comacchio un luogo di aggregazione per sport e cultura, propone a Riccardo di riqualificare l’intera area dello Stadio. Si tratta però di un progetto immenso per una sola persona quindi nasce l’idea di lanciare un contest internazionale con lo scopo di chiamare artisti, con stili e connotazioni diverse, per creare un’opera collettiva, che ha proprio lo scopo di “mixare” il tocco di ogni artista.

Così facendo tutti gli artisti hanno modo di collaborare tra loro, l’opportunità è quindi quella di «Miscelare insieme gli stili in modo che il risultato sia un dipinto unico, omogeneo, eppure differente in ogni porzione di muro senza linee rette di separazione tra un’opera e l’altra». Ospite d’eccezione della prima edizione, annunciato dal direttore artistico Marco Miccoli di Bonobolabo, sarà il belga Dzia, celebre per i suoi dipinti in tutta Europa, il quale andrà a realizzare nella facciata dello stadio comunale un’anguilla.

L’artista belga DZIA

Il tema? Marittimo, ovviamente. L’obiettivo finale di questo progetto è quello di valorizzare e tutelare, le opere che già colorano Comacchio e promuovere la cittadina dando la possibilità, ad artisti di fama internazionale, arricchire a livello artistico e culturale i luoghi reputati idonei dall’Amministrazione Comunale.

Intanto in questi giorni di attesa, hanno preso luogo alcune iniziative con lo scopo di promuovere il festival tra grandi e piccini, come per esempio “La caccia alla Street Art”, un evento organizzato da Melania Ruggini di DelArte in collaborazione con Voci per la Libertà, con opere gentilmente concesse dall’artista Marco Mei. Alunni della scuola dell’infanzia, turisti e famiglie sono stati invitati a partecipare a questo percorso itinerante con l’obiettivo di scoprire e valorizzare il territorio. Le cinque opere realizzate da Marco Mei per Comacchio sono andate quindi a collocarsi in maniera naturale all’interno del paesaggio del paese, andando così a promuovere un turismo eco-sostenibile.

Oggi, 21 giugno, si terrà a Spazio Marconi la presentazione, dove saranno proiettati i bozzetti degli artisti rintracciati grazie ad una “Call for Artist” lanciata in rete, alla presenza di Riccardo Buonafede, il direttore artistico Marco Miccoli e il suddetto Dzia, artista di punta del Festival.

Inserzione pubblicitaria

INFO: http://www.manufactory-project.com/

Iscriviti al nostro canale Whatsapp
Lascia un commento Lascia un commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articolo precedente

Buonanotte, il ritorno di Luca Bretta

Articolo successivo

Aperitivo in San Romano 9

Inserzione pubblicitaria