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Biblioteca ariostea, Via delle Scienze, 7 – Sala Agnelli
6 Maggio ore 18:00
“Le belle”: nel libro di Francesca Cappelletti un viaggio fra i “Ritratti femminili nella stanze del potere”
E’ un viaggio alla scoperta dei “Ritratti femminili nelle stanze del potere” fra ‘500 e ‘600 quello proposto dal libro di Francesca Cappelletti “Le Belle” (Mondadori, 2024) che lunedì 6 maggio 2024 alle 18 sarà presentato nella sala Agnelli della biblioteca comunale Ariostea (via Scienze 17 Ferrara).
Dialogheranno con l’autrice: Claudio Strinati (Accademia di San Luca) e Cecilia Vicentini (Università E-Campus).
L’iniziativa è parte del calendario eventi 2024 dell’Istituto di Studi Rinascimentali e del Servizio Musei d’Arte del Comune di Ferrara, in collaborazione con la Fondazione Ferrara Arte e il Servizio Biblioteche e Archivi.
L’incontro potrà essere seguito anche in diretta video sul canale youtube Archibiblio web.
Nella seconda metà del Seicento, nei più importanti palazzi nobiliari, intere stanze erano destinate a ospitare i ritratti delle «donne famose» del tempo, quasi a catalogarle. Dame contemporanee, influenti personaggi di corte o bellezze leggendarie la cui fama si diffondeva velocemente fra i circoli dell’aristocrazia europea. Mogli di principi o future madri di cardinali, anelli fondamentali di alleanze politiche e pedine insostituibili di complesse strategie familiari. Personaggi celebri per la loro bellezza, spesso all’origine di passioni incoercibili e di eventi drammatici. Queste tele, note come «le Belle», popolavano le maggiori collezioni italiane ed europee. Una moda che aveva precedenti illustri e che Francesca Cappelletti racconta con appassionata ammirazione e competenza in queste pagine. Un affascinante viaggio che ci accompagna nelle camere dedicate ai ritratti femminili della cinquecentesca collezione Farnese, o in quella del cardinale Pietro Aldobrandini, nipote di Clemente VIII, passando per le «Stanze delle Veneri», allestimenti fra il mitologico e il licenzioso in cui erano esposti capolavori della pittura rinascimentale raffiguranti le dee e le eroine delle favole antiche, in un tributo non solo a Venere, dea dell’amore, ma anche alle grazie delle protagoniste, spesso sfortunate, dei miti ovidiani. La presenza in questa storia di alcune straordinarie figure catalizzatrici, come per esempio Clelia Farnese, Lavinia Fontana o Maria Mancini, è un ulteriore invito a riflettere «sulle metamorfosi del ritratto femminile, ma anche sul ruolo di alcune donne, sulla loro capacità di mettere in scena se stesse, di creare un personaggio in grado di autorappresentarsi e di generare forme di ritratto». Avvicinandosi ai loro volti fino a sfiorarli, Francesca Cappelletti ne disvela passioni, paure e speranze, ma soprattutto offre una nuova prospettiva per indagare il ruolo della donna nella storia.
Francesca Cappelletti, storica dell’arte, è direttrice della Galleria Borghese. Ha studiato a Roma, a Londra, Warburg Institute e a Parigi, Collège de France e ha poi insegnato Storia dell’Arte Moderna e Storia dell’Arte dei Paesi europei all’Università degli Studi di Ferrara. Autrice di saggi e articoli sulla storia del collezionismo, con il suo lavoro ha contribuito al ritrovamento del dipinto di Caravaggio La cattura di Cristo, attualmente alla National Gallery di Dublino. Ha curato mostre e cataloghi in Italia e all’estero.
► Il programma completo degli appuntamenti culturali della biblioteca comunale Ariostea di Ferrara alla pagina: http://archibiblio.comune.fe.
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